Mike's pov
«Ci stai benissimo con gli occhiali.» quando si staccò dalle mie labbra Will mi sorrise dolcemente, con quella frase in accompagnamento.
«Sei più... gay.» scoppiai a ridere e lui mi seguì subito. La casa ad ogni nostro movimento si muoveva, ma noi ormai non ci facevamo più caso.
Eravamo troppo felici per poter pensare al resto.
Finalmente eravamo di nuovo insieme.
Non lo avevo perdonato del tutto, ma mi faceva sentire talmente tanto bene che il passato presto sarebbe diventato solo tale.
«E tu con questi jeans con l'arcobaleno sul retro delle tasche?» lo schernii e lui mi fece il verso, sorridendo sotto di me.
«Non ti peso?» «Sei un fottuto stuzzicadenti, pesi dieci chili di altezza.» sorrisi e Will disse: «Carino.» gli presi le guance tra le dita e lui scosse il capo per liberarsi dalla mia presa.
«Carino sarai tu, io sono gnocco.» lo dissi sorridendo e lui scoppiò nuovamente a ridere.
Quanto mi era mancato. Era indescrivibile quello che stavo provando a riaverlo vicino. A riaverlo mio.
Solo mio.
«Già, e tu invece sei proprio bono.» gli diedi un bacio sul mento, poi sulla guancia e infine sulle labbra.
Mi strinse i franchi e mi fece leggermente spostare.
Mi staccai poco dopo dal bacio e poggiai la testa nell'incavo del suo collo. «Io rimango comunque qui. Devo farmi perdonare dai miei amici, poi forse vengo con te ad Houston.» lo dissi così, mi venne semplicemente in mente.
Will mi costrinse ad alzare la testa.
«Mike, non devi dirmi nulla. Fai come ti senti.» annuii e poi gli diedi un bacio a stampo per poi alzarmi ed avvicinarmi alla porta.
«Devo tornare da mio padre.»
«E io da Lucas e gli altri. Ciao Mike.» me lo disse sorridendomi. Gli feci un cenno e poi cominciai a correre verso casa di papà.
Mamma e le mie sorelle sarebbero partite quel pomeriggio, non avevo intenzione di salutarle.
Dovevo pensare a Will e a quello che dovevo fare con i miei amici e con la mia vita. Poi avrei pensato a chiamare mamma nella nuova casa.
Entrai in casa sorridendo come uno stupido, papà mi stava aspettando seduto in cucina.
«Siete fidanzati?» «E non va bene?» «Sì.» «Allora sì.» «Se ti avessi di no mi avresti detto una bugia?» «Sì.» papà si alzò e mi afferrò per le spalle, sbattendomi contro il muro come avevo fatto io poco prima con Will.
«No Mike! Sono tuo padre, ti ho chiesto scusa okay? Ho fatto un errore, adesso tu devi solo essere sincero con me e dirmi sempre la verità. Se lo ami va bene... devi essere felice, sempre.» a quelle frasi opposi resistenza e riuscii in qualche modo ad abbracciarlo forte. Lui ricambiò la stretta, dandomi un bacio tra i capelli.
«Devi solo essere felice. Ricordatelo sempre.» mi strinse a sé e rimanemmo abbracciati per molto tempo.
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Non mentire||byler
Fanfiction(Sottosopra sequel) È passato un anno da quando Mike e Will hanno avuto la loro storia felice, ma non tutto è andato come avevano sperato...