Vattene!!

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Bene ragazze ecco a voi l'ultimo capitolo del 2019. In attesa di questa ultima giornata che vi auguro sia piena di emozioni, ho deciso di prenotarvi con questo capitolo, molto forte!!! Come sempre lasciatemi una ⭐ se il capitolo vi è piaciuto e se volete farmi ancora più felice anche un commento sarebbe gradito. Vi abbraccio come sempre. Ale
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Un'altra giornata sta per iniziare e come sempre non ho voglia di alzarmi dal letto, sono successe tantissime cose da quando ho conosciuto Paulo e non smetterò mai di ringraziarlo per avermi fatto ritrovare Federico. Ieri ci stavamo per baciare e non so ancora se ringraziare il petto di pollo che si stava bruciando per avermi distratta, oppure ammettere finalmente che cosa provo per lui e piantarla di nascondermi dietro la mia corazza. Poi all'improvviso mi ricordo della giornata che dovevo passare con Alessia così mi tiro su di corsa dal letto e entrando in soggiorno la vedo che sta leggendo nel tavolo in cucina. Mi avvicino a lei e l'abbraccio così forte da stritolarla, lei prova a contorcersi ma senza alcun risultato.

<< Dai Sofy così non respiro, lasciami ti prego>>
<< Mi sei mancata da morire Ale, scusa se non ti ho cagato di striscio gli ultimi giorni, comunque che leggi di bello>>?? abbasso lo sguardo e vedo che sono degli annunci per delle case a Milano così mi siedo vicino a lei, la guardo e gli dico     << vuoi andartene, che è successo>>?
<< tranquilla sofy non sono per me, sto aiutando un'amico a trovare un appartamento a Milano perchè gli è stato offerto un lavoro là >>.
<< ah ok perchè non riuscirei a vivere senza di te e lo sai, adesso mi vado a fare una doccia e poi decidiamo cosa fare>>.

Alessia's pov
Non posso più continuare a mentire, devo dirgli la verità è solo che conoscendola si arrabbierà moltissimo e io non voglio che il nostro rapporto si rovini, ma il fatto è che è da tempo che sono stanca di essere la sua manager per queste corse clandestine e ogni volta di rischiare di essere scoperta e finire dentro per una cavolata, è ora che inizi a pensare al mio futuro, ecco perchè  tre giorni fa ho fatto domanda per uno stage in una casa di moda di Milano, mi è sempre piaciuto disegnare e creare abiti, che altre persone potessero mettere un giorno. Questa sera durante la cena, gli racconterò tutto e spero davvero che mi capisca, anzi proverò anche a convincerla a lasciare quel mondo. 

Sofia's pov
<< Bene Ale eccomi, allora che cosa ti piacerebbe fare oggi shopping, cinema, passeggiata>> ?
<< Beh veramente ti stavo per chiedere se ti andava di fare una passeggiata al parco del valentino e poi potremmo arrivare alla Gran Madre e prenderci una cioccolata calda che ne dici>>? 
<< mi sembra perfetto, ok allora vestiamoci e andiamo e  per cena vuoi restare fuori>>?
<< no torniamo a casa e magari ci vediamo un film su netflix>>
<< perfetto arrivo, cinque minuti e sono pronta>>. 
[...]
Stiamo camminando nel parco e devo dire che tutte le volte che ci vengo è sempre più bello, abbiamo preso anche le nocciole e stiamo dando da mangiare agli scoiattoli. Proprio come quando ci siamo conosciute e quando non avevo ancora la macchina, siamo venute in autobus. Mi giro verso la mia migliore amica e vedo che è molto silenziosa, di solito mi rimbambisce per quanto parla, così metto il braccio attorno alle sue spalle, lei si gira verso di me e poi continua a guardare il fiume.
<< Mi dici cosa ti succede, non sei mai stata zitta per così tanto tempo>>.
<< Oh niente sto pensando tutto qui, negli ultimi giorno giravo per Torino come una turista e molte volte senza neanche pensare a niente>>.
<< Ok ma sei sicura che vada tutto bene>>?
<< Certo tesoro, tranquilla anzi provaci anche tu, guardati attorno e concentrati su tutti i rumori che senti>>.
Continuiamo a passeggiare in questo modo per tutto il parco e davvero questo pomeriggio non poteva essere migliore di così. Nel frattempo, arriviamo nel bar e appena ci sediamo tiro fuori il cellulare per vedere se ho dei messaggi, stranamente nessuna chiamata o messaggio delirante da Paulo e da Federico, così entro nella chat di Paulo e lo chiamo.
Il telefono squilla un paio di volte ma nessuno risponde, dentro di me penso che magari è ad allenarsi, oppure sta con sua madre e non vuole distrazioni visto che la vede pochissimo. Rimetto il cellulare in borsa e ritorno a godermi la cioccolata con la mia amica.

[...]
Il pomeriggio è passato molto velocemente e apparte scherzare con Alessia non ho più sentito Paulo ma non mi preoccupo, Ale sta cucinando la pasta ma ad un certo punto si gira verso di me mi guarda e inizia a parlare di un suo probabilmente trasferimento a Milano per uno stage in una casa di moda. Ora capisco tutto, il silenzio e la rivista degli appartamenti che stava guardando questa mattina, mi ha solo presa in giro. Così non ci vedo più inizio ad andare verso di lei e all'improvviso gli do uno schiaffo così forte che la faccia gli si gira completamente.
<< Ma sei per caso impazzita>>??
<< Oh si certo come se adesso la colpa sia mia vero? Tu sapevi tutto da giorni e non mi hai resa partecipe delle tue decisioni, hai pensato solamente a te, che c'è già ti sei dimenticata della promessa che ci siamo fatte quando ci siamo conosciute>>??
<< No Sofy assolutamente, non me la potrei mai scordare, ma ultimamente sto pensando al mio futuro e al fatto che non c'è la faccio più ad occuparmi delle tue gare, voglio essere indipendente, avere un lavoro vero e tornare la sera a casa che sono stanca perché il lavoro è stato pesante e no perché ho fatto troppo tardi la sera prima, ti prego cerca di capirmi questo mondo non è la scelta giusta, vieni con me andiamo a vivere insieme e soprattutto concentrati su chi vuoi diventare>>.
<<Basta smettitela non c'è la faccio più a sentirti, abbiamo chiuso Ale, certo non ti sbatterò in mezzo ad una strada per questo ma con me hai chiuso>>.
E detto questo prendo la borsa e le chiavi della macchina e non mi volto più indietro. Arrivo davanti casa sua e provo a chiamarlo, sperando che almeno lui mi risponda.
<< Ehi Sofy come stai>>?
Inizio a piangere fortissimo così lo sento sospirare e poi prendo forza e gli dico
<< Fede sono davanti casa tua, ti prego aprimi ho bisogno di un'amico>>.
<< Tranquilla vieni su>>.
Parcheggio la macchina vicino alla sua e non faccio in tempo a scendere dalla macchina che me lo trovo davanti e così lo abbraccio fortissimo e ricomincio a piangere.
<< Tranquilla, io sono qui quando me ne vorrai parlare ci sono per te>>.
Annuisco e poi insieme a lui entriamo dentro casa e mi stendo sul divano con lui che mi accarezza i capelli, fino a crollare in un sonno disperato.

Nightchanges 💎 Paulo Dybala. (DA REVISIONARE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora