Mentre dentro invece è la più marcia,
mentre dentro è fredda come igloo.._________________
"Cinzia! Ti sbrighi? Ma che ci vuole, è mezz'ora che ti chiamo!" Entro in casa e le urla di Alba mi accolgono dopo una giornata interminabile. Cinzia è la signora che mi aiuta coi lavori domestici che viene tre volte a settimana e Alba sicuramente la starà facendo impazzire. Sorrido al pensiero di una ragazza così dolce e fragile che però quando vuole sa essere determinata e caparbia.
"Sono tornato!" Alzo leggermente la voce per farmi sentire e dalla stanza da letto escono prima Cinzia che mi saluta con un leggero movimento della testa e poi anche Alba.
"Amore, sei tornato prima" sorride e mi raggiunge baciandomi sulla bocca.
"Non ho trovato traffico, ci ho messo meno tempo" spiego e lei annuisce lisciandomi la tuta con la mano sottile.
"Ah okay, meglio così. Io e Cinzia stavamo sistemando un po' in camera. Avevo pensato.." Mi prende la mano e mi trascina in camera da letto. "..di spostare questo quadro da qui e metterlo altrove, così possiamo mettere qualche nostra foto" racconta super entusiasta. Guardo lei e poi il quadro che ha dipinto mia madre e che mi ha regalato per il mio ultimo compleanno.
"Posso trovargli un altro posto, va bene" le scompiglio i capelli e lei fa un salto di gioia regalandomi un altro bacio.
"Perfetto, grazie" mi fa l'occhiolino e fa qualche passo verso la porta. "Cinzia!! Ma dove sei? Vieni dai che dobbiamo sistemare ancora qui, oggi mi stai facendo innervosire" urla di nuovo.
"Ehi piccola, calmati. La signora è qui per aiutarci, trattala bene" mi tolgo le scarpe e le poso al loro posto.
"Dovrebbe ubbidire, non fare i suoi comodi" il suo viso diventa duro e i suoi occhi si riducono in due fessure.
"Eccomi, mi scusi finivo di pulire il bagno come mi ha chiesto" dice e per un attimo guarda anche me come a chiedermi aiuto.
"Devi muoverti o mi costringi a cacciarti e a trovarmene una più giovane" le dice. "Prendi quel quadro e toglilo da lì, portalo nel ripostiglio" si ferma e guarda me. "Poi decideremo dove metterlo" mi sorride e io annuisco.
Stiamo insieme da due mesi e ha completamente rivoluzionato la mia vita e anche la mia casa. Ora in camera da letto mezzo armadio è il suo, in salone ci sono due tappeti nuovi, le tende color cipria e in cucina delle nuove sedie. Ha anche spesso a che fare con le persone che mi aiutano in casa come Cinzia. A dire il vero non mi piace come l'ha trattata ma so che non lo fa per cattiveria e spero che la donna lo capisca.
"Stasera cosa cuciniamo?" Chiedo dal divano dove mi sono appena seduto.
"Stasera facciamo il gatteau ma domani mi porti al ristorante, non voglio scuse" mi punta il dito come se le facessi mancare qualcosa e non capisco se è seria o scherza. Non mi piacciono questi modi di fare. Proprio quando sto per risponderle scoppia a ridere.
"Scherzo amore!" Ride ancora e mi bacia velocemente. "Ci hai creduto davvero?" Scuote la testa e dietro di lei passa Cinzia mentre si infila il cappotto.
"Io vado, ci vediamo venerdì" dice.
"Va bene Cinzia, ciao e grazie" le sorrido ma Alba la ferma.
"Grazie un cazzo Cinzia, vai via dieci minuti prima?" Guarda l'orologio della Kors che le ho regalato e poi guarda lei.
"Io veramente.." la donna, che potrebbe essere nostra madre, sgrana gli occhi e mi guarda esterrefatta.
"Alba eddai, smettila, che saranno mai dieci minuti? Vai Cinzia, ci vediamo venerdì" la accompagno alla porta e quando torno al divano la trovo a braccia conserte e col broncio.
"Non si trattano così le persone"
"Lavora per me deve fare ciò che le chiedo e non rubarsi lo stipendio"
"Qui nessuno ruba nulla" divento serio e la rimprovero con lo sguardo. "E' sempre stata perfetta per me in casa, non c'è bisogno che le urli così"
"Ale, amore.." si alza e mi prende le mani. "Voglio solo far andare meglio casa tua, lo faccio per te. Devono rispettarti"
"Si ma con le buone maniere, non voglio che tratti male le persone"
"Se lo faccio è solo.."
"Non lo devi fare e basta" ripeto e lei annuisce. La supero, prendo il telecomando e accendo la tv. Va in cucina e inizia a cucinare, per la prima volta da quando stiamo insieme non la aiuto perché mi ha fatto davvero incazzare. Deve calmarsi un po'.
"E' pronto, vieni?" Mi chiama e la raggiungo a tavola. Cerca di parlarmi, di intavolare conversazioni ma non le do molta corda, non mi è ancora passata. Finiamo di mangiare, sparecchio, carico la lavastoviglie e me ne torno sul divano.
"Amore.." Ha gli occhi lucidi e le cola il naso. Le guance sono arrossate e i capelli scompigliati. Dio che effetto mi fa, non so tenerle il punto per più di un paio d'ore..
Si siede sulle mie gambe e si accoccola sul mio petto. Cerco di restare freddo, di non accarezzarla, di mostrarle che sono davvero arrabbiato.
"Mi dispiace, non so che mi è preso, non volevo trattare male nessuno" alza la testa e mi guarda negli occhi. Poi si lancia sulle mie labbra e mi bacia. Mi lascio trascinare dal suo bacio interminabile e senza accorgermene mi trovo, poco dopo, disteso con lei su di me che mi disegna una scia di baci che arrivano fino ai miei boxer. Chiudo gli occhi e mi rilasso, poi però rinsavisco e le sposto il viso dal mio basso ventre.
"Non si risolvono così i problemi Alba, fermati"
Alza la testa, mi guarda. Deglutisce e i suoi occhi sembrano farsi più grandi per un attimo. Stacca il braccio che teneva come perno per reggersi sul divano e mi spinge giù dandomi una spinta sul petto.
"Sta zitto e scopami" dice calandomi i pantaloni e prendendo tra le mani la mia erezione.
"Alba seriamente.." Cerco di tirarmi di nuovo su ma mi ributta giù facendomi sdraiare e stavolta sento le sue labbra calde che mi inghiottono completamente. Cerco di concentrarmi, di spostarla via ma non ce la faccio, adoro quello che mi sta facendo e adoro la sua testardaggine. Poco dopo la tiro alla mia altezza, stavolta tocca a lei stare sotto. La spoglio e le entro dentro, senza troppe spiegazioni. Faccio come mi ha chiesto, la prendo in ogni modo possibile mentre lei mi chiede di non fermarmi, di spingere più forte, di darle il piacere che cerca. Mi infila le unghia nelle braccia, mi morde il collo, il suo respiro caldo mi fa eccitare ancora di più. Sto quasi per arrivare e i suoi occhi, i suoi occhi così chiari che si appannano quando prova piacere mi facilitano ancora di più. Mi accascio sul suo seno mentre entrambi ancora ansimiamo.
Mi accarezza i capelli, sospira e mi dice qualcosa all'orecchio.
"Scusami" sussurra. Annuisco e le bacio i capelli, come faccio a non perdonarla?

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CRUDELIA ; Alex Meret
FanfictionNon provi niente, sei un rettile vestito da essere umano quello che hai fatto a me e quello che hai fatto a te stessa lo farai a tutti e per sempre perché sei un buco nero perché questa è la tua natura.. FanFiction su Alex Meret Pubblicata il 27/1/20