Si gioca di martedì alle tre, strano, stranissimo. La Lega ha deciso così e noi, ovviamente, non possiamo che assecondare il calendario.
Sono in tribuna con Alba e con me ci sono anche Kevin e Kalidou.
"Potevo dirlo anche a mio fratello, che sbadata!" Dice all'improvviso, passandosi una mano sul viso.
"Vero, l'ho dimenticato anche io. La prossima in casa lo fai venire, è mio ospite tutte le volte che vuole"
"Glielo riferirò" mi fa la linguaccia e torna a guardare il campo.
La partita inizia e quando siamo quasi alla mezz'ora ci assegnano un rigore a favore che Lorenzo trasforma in gol.
"Sì!" Urlo e abbraccio Kevin e Kalidou, dando poi un bacio anche ad Alba. Faccio lo stesso una decina di minuti dopo quando ce ne assegnano un altro.
Giochiamo contro il Perugia, una squadra di Serie B, ma è uno scontro diretto quindi è importante vincere a tutti i costi.
Lorenzo segna anche il secondo rigore ed esulto ancora. Allo scadere del primo tempo viene assegnato anche un rigore a loro, rigore che l'arbitro impiega una vita a dare con l'aiuto del Var.
"Guarda questo eh, è peggio per te" mi dice Alba lasciandomi un attimo di stucco.
"Cosa?" Chiedo ma non aspetto la risposta perché Kevin mi avverte che l'attaccante del Perugia sta battendo il penality. Lo batte basso a sinistra di David che lo respinge, poi Mario Rui scaraventa fuori il pallone. Salto in piedi ed urlo più delle altre volte, abbracciando ancora i miei compagni. Quando mi volto verso Alba non è felice, anzi. Ha le braccia conserte e lo sguardo fisso sul campo come se si fosse innervosita.
"Ma che c'è?"
"Questo ti ruba il posto" dice, fredda come un pezzo di ghiaccio.
"Ma no, io sono infortunato e lui sa fare bene il suo lavoro. E' un bene che ci sia uno così valido in squadra"
"Poi vedremo" mi punta il dito contro per un attimo tornando poi subito ad incrociarle sotto al seno e a seguire ancora la partita.
Sono stranito dai suoi ragionamenti. David è un caro ragazzo e soprattutto un ottimo portiere. Merita di giocare così come lo merito io. Tra di noi c'è una sana competizione e l'importante è fare il bene della squadra. Quando gioco io lui tifa per me, quando gioca lui io tifo per lui. E' così che ci si comporta, la gelosia e l'invidia in una squadra non devono esistere, lo si impara da bambini.
Il match finisce sul due a zero e torniamo a casa. Lei si mette a studiare qualche ora e lo stesso faccio io. Poi ceniamo e andiamo a dormire.
Il giorno dopo mi sveglia inviperita più che mai.
"Guarda Ale, guarda coi tuoi occhi" mi sveglia e accende la tv in camera da letto mettendo su Sky Sport. Le parole del mister che dice che preferisce un portiere bravo coi piedi per il suo gioco campeggiano in prima pagina. Ci metto un po' a capire cosa vuole Alba ma poi lo capisco e sospiro.
"Siamo compagni di squadra e abbiamo lo stesso ruolo, chi lo merita, gioca. Non c'è bisogno di fare scenate"
"E se ti ruba il posto?"
"Convincerò il mister a farmi giocare appena starò bene"
"Ma se lui preferisce quel vecchio!" Sbuffa e batte le mani sulla trapunta grigia.
"Non preferisce nessuno, fa giocare chi sta bene. Tranquilla, io e David ci siamo sempre alternati senza problemi e i problemi non nasceranno di certo ora"
"Per te sì" dice ancora, poi si volta e va via lasciandomi nel letto con la tv ancora accesa.
Sospiro ancora una volta e mi alzo. Mi vado a fare una doccia e poi faccio colazione con lei che si prepara per andare a lavoro.
"Io vado, tu torni per pranzo?" Mi domanda.
"Sì, ti passo a prendere allo studio"
"Va bene, buon lavoro" mi bacia le labbra giusto un attimo e va via.Vado agli allenamenti e faccio ancora differenziato. Il dolore non è ancora sparito e non sono ancora guarito del tutto. Devo essere al cento per cento per mettere il mister nelle condizioni di scegliere il portiere titolare. Quindi lavorerò in palestra fino a quando non starò bene. Non vado di fretta, devo prendermi i tempi giusti.
Lavoro fino alle undici e mezza poi faccio la doccia e vado da Alba. Parcheggio sulle strisce blu, faccio il ticket e salgo allo studio. E' tanto che non ci passo e ne voglio approfittare per salutare anche la dottoressa. Busso e Alba mi apre subito alla porta.
"Alex, ciao" mi sorride e mi fa entrare.
"Ciao piccola" le do un bacio sul viso ed entro, trovandomi Ciro di fronte.
"Ciro ciao. Ultimamente vedo più spesso te che la mia ragazza" scherzo e lui se la ride. Non ha l'abbigliamento da lavoro, anzi, è vestito bene. Ha una felpa di Balr e delle D&G ai piedi, D&G che avevo anche io prima che le dessi ad Alba per portarle in parrocchia.
"Addirittura?"Mi risponde e poi scuote la testa dando un'occhiata anche ad Alba. "Oggi sono qui come cliente dello studio, non come fornitore di caffè" spiega e mi è tutto più chiaro.
"Ah capisco, io sono passato a salutare"
"Okay io vado che il pranzo mi aspetta. Ciao ragazzi" ci saluta e noi ricambiamo. Saluto anche la dottoressa e poi torniamo a casa.
Pranziamo e poi mi metto sul divano. Poco dopo lei mi raggiunge sdraiandosi accanto a me con e con la testa sul mio petto.
"Scusami se sono stata nervosa in questi giorni, è che tra università, lavoro e casa sono stressatissima" dice con un filo di voce.
"Non ti preoccupare anzi scusami tu. Sono stato così concentrato sul mio infortunio che non ti ho proprio chiesto come stanno andando le cose. Cosa è successo?"
"No ma niente, le solite cose e in più mia mamma che mi innervosisce, poi anche il compleanno di mio fratello e uffa.."
"Cosa gli vuoi regalare?"
"Vorrebbe o una felpa della Dsquared o la PS4.."
"Fallo decidere allora"
"Oppure gli do dei soldi, così si compra ciò che vuole"
"Compragli la PS4 e poi gli dai anche dei soldi, così sicuro è contento"
"Buona idea, quasi quasi faccio così"
"Domani ti do la carta così vai a comprargliela e prendi anche i soldi"
"No Ale, questa è una cosa mia non voglio che.."
"Glielo faccio anche io il regalo, se me lo permetti"
"Sì?"
"Si" annuisco e lentamente la faccio scivolare sotto di me.
"Se la metti così.."
"La metto proprio così. E ora chiudi gli occhi che ti faccio rilassare un po'.." Le bacio le labbra e poi scendo sempre più giù fino ad arrivare al centro di lei e darle tutto il piacere che si merita.
***
NdA: Okay, ho portato male ad Alex, come sempre. Possibile che quando scrivo su qualcuno poi succede sempre qualcosa? Sono la sfiga della SSC Napoli..

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CRUDELIA ; Alex Meret
Fiksi PenggemarNon provi niente, sei un rettile vestito da essere umano quello che hai fatto a me e quello che hai fatto a te stessa lo farai a tutti e per sempre perché sei un buco nero perché questa è la tua natura.. FanFiction su Alex Meret Pubblicata il 27/1/20