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Mentire senza emozioni, come fai?

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Le cose sembrano essere molto migliorate. Alba è più calma, non fa più scenate, non è antipatica e anzi, è più dolce e gentile che mai. Forse, dopo gli ultimi avvenimenti, ha capito che deve darsi una calmata? Lo spero.
Il campionato è finito, siamo arrivati quinti e quindi saremo in Europa anche quest'anno, per fortuna.
Per me ora inizia un altro viaggio: Euro 2020. Sono stato convocato e non vedo l'ora che inizino, anche se non sono titolare.
Sto preparando la valigia da portare a Coverciano quando la mia ragazza entra in camera e incrocia le braccia.
"Me ne voglio andare da questa casa"
Alzo subito la testa fissando i miei occhi nei suoi.
"Cosa?" La fisso ancora e lei non si smuove, quindi continuo. "Perché?"
"Mi dà fastidio Giorgia e poi è ora di avere una casa solo nostra, una villa"
"Che fastidio ti dà Giorgia?"
"Esiste"
"Alba.."
"No Ale, Alba un cazzo. Voglio stare lontana da lei, okay?"
"Va bene, che ti devo dire? Io ora devo partire, torno tra un mese se tutto va bene e non posso mettermi a cercare casa. Ho altro a cui pensare onestamente"
"Infatti ci penso io. Che ne dici di comprarla?"
Wow. Sgrano gli occhi, me l'ha davvero proposto?
"Vuoi comprare casa?"
"Beh si, comunque questa è la mia città, avremo una base sempre qui" spiega. Annuisco, non ha tutti i torti.
"Allora cercala, poi quando torno decidiamo insieme"
"Va bene, ti manderò le foto su whatsapp" viene a passi svelti verso di me, mi bacia la guancia e si infila le Converse.
"Io esco, ci vediamo dopo" mi saluta e va via.
Bah, chi la capisce è bravo. Io ormai ho quasi smesso di provarci.
Termino di fare la valigia e poi faccio venire un po' Giovanni da me per giocare a FIFA.
Giochiamo per un paio d'ore, siamo entrambi gasati per la convocazione in Nazionale e non stiamo più nella pelle. È il nostro primo torneo ufficiale e siamo molto emozionati.
"Ma Alba?" Chiede quando ci siamo stancati di giocare e andiamo in cucina a sgranocchiare qualcosa.
"È uscita prima che venissi tu, non so quando torna ma credo tra poco" spiego.
"Ah Ok. Ma non lavora più?"
Scuoto la testa.
"Non lavora più da tre mesi. Era troppo stressata" rispondo.
"Ah ho capito. Strano perché spesso la vedo da quelle parti, dove c'è lo studio dentistico.."
"Ah Sì?" Vabbè comunque lei il quartiere lo frequenta quindi è normale"
"Sì certo. Tra di voi tutto bene comunque?" Ogni tanto mi fa questa domanda, se fossi scaramantico toccherei ferro.
"Sì tutto bene. Presto compreremo casa insieme" dico e un attimo dopo si sta per strozzare con un grissino integrale.
"Oh fra tutto bene?"
"Sì tutto bene" annuisce e si batte in petto con gli occhi fuori dalle orbite.
"Stai attento" lo riprendo e lui mi sorride.
"Comprate casa insieme?"
"Sì qui non vogliamo più stare" alzo le spalle omettendo la parte in cui è lei ad averlo deciso.
"Auguri allora" mi dà una pacca sulla spalla e poi mi abbraccia.
"Giovanni Di Lorenzo, che piacere averti a casa mia" Alba appare in cucina dal nulla e dà due baci sulle guance al mio collega e amico.
"Il piacere è mio" risponde lui, smettendo quasi subito di guardarla.
"Abbiamo giocato un po' a FIFA e ora mangiavamo qualcosa" racconto alla mia ragazza che annuisce alle mie parole.
"Capisco"
"E ora stavo per andarmene, devo sbrigare una commissione" guarda l'orologio e sorride ad entrambi.
"Non vuoi restare?" Gli domando e lui scuote la testa.
"Dai resta" glielo chiede anche Alba e lui stavolta la guarda per più tempo, per poi fare di nuovo di no con la testa.
"Non posso, grazie lo stesso"
Ci saluta e va verso la porta dove lo accompagno.
"Che fai le cose alle mie spalle?" Mi chiede Alba non appena entro in casa da solo.
"Alle tue spalle?" Che cazzo dice, ora inizia a delirare.
"Lo inviti quando non ci sono?"
"È mio amico e ti ricordo che questa è anche casa mia, non solo tua" rispondo.
"Senza dubbio, però devo sapere chi viene in casa nostra"
"Stiamo parlando di Giovanni, il mio migliore amico. Non penso che mi serva un pass governativo per invitarlo a casa" sbuffo, a volte è davvero pesante.
"Stiamo parlando di Giovanni, il tuo migliore amico che ci ha provato più volte e spudoratamente con me" dice, fredda come il ghiaccio, per poi fare una risatina falsa.
"Cosa?"
"Già. Qualche mese fa qui a casa nostra e un'altra volta quando lavoravo allo studio. Non te l'ho mai detto perché è tuo amico, ma ora devi saperlo. Sta sempre qua e mi dà fastidio che mi guarda in quel modo viscido, non lo voglio più qui"

Resto attonito, mi si secca la gola e mi si appanna la vista.
È per questo che mi chiede sempre di lei? È per questo che sembra quasi spaventato dalla sua presenza?

Più ci penso più mi fa male la testa. Giovanni, uno degli amici migliori che ho incontrato durante il mio percorso, può avermi fatto questo?
Alzo gli occhi sulla mia ragazza, la fisso, la scruto. Non può avermi mentito, non può essersi inventata tutto. Lei mi ama, lei condivide la sua vita con me, lei mi ama.
Scuoto la testa e poi la lascio cadere tra le mani.
Mi sento male.

"Basta che lo allontani un po', non c'è bisogno che gliene parli, sarebbe peggio" Alba mi accarezza i capelli e mi lascia un bacio sul collo per poi sparire in cucina.
Sì, ha ragione. Nessun litigio, nessun chiarimento. Devo allontanarlo e far finta di nulla, per il bene di tutti.

CRUDELIA ; Alex MeretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora