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Rissa per la strada per la tua scenata, quasi all'estero mi arrestano..

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Dubai è bella e calda come ce la aspettavamo. Spiagge immense, acqua cristallina e lusso ovunque. Alba sembra una bambina in una sala giochi, non smette un attimo di sorridere e si fa foto in continuazione postando qualsiasi cosa e taggandosi con me a Dubai.
Io, che qualche vacanza del genere l'ho già fatta, invece, penso più che altro a rilassarmi. Faccio lunghe nuotate e poi passo i pomeriggi al sole. Incontriamo Insigne con la sua famiglia e altri calciatori sia di Serie A che di altri campionati.
Mangiamo ogni sera in un ristorante diverso, sempre di un lusso estremo. Alba ha comprato vestiti per ogni occasione, si cambia praticamente ogni tre ore.
Una sera ceniamo anche nel ristorante del famoso cuoco Nusret Gökçe, meglio conosciuto come Salt Bae, ovviamente dopo pressanti richieste della mia ragazza.
Cerco sempre di accontentarla perché capisco che per lei è tutta una novità e amo l'entusiasmo che ci mette quando scopre nuovi paesaggi o nuovi ristoranti.
A pranzo mangiamo quasi sempre al ristorante del resort sulla spiaggia per poi approfittare anche dell'aperitivo che fanno al tramonto.
Va tutto bene, benissimo, fino alla sera prima della partenza.
Dopo cena passeggiamo nella Dubai vecchia, quella ricca di storia e vita. Poi Alba insiste per andare in un locale, vuole ballare, dice. E come al solito mi trascina con lei, io che odio la confusione e la musica troppo alta.
"Chiudi gli occhi e balla" Mi sussurra quando mi costringe ad andare con lei in pista.
"Mhmh" faccio come mi dice e mi lascio andare. Cerco di andare a ritmo con la musica, di rilassarmi come fa lei ma ci riesco solo in parte. Di sicuro non come lei che invece è a suo agio mentre dimena i fianchi e muove la testa facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli color rame. E' bellissima e la tiro a me per sussurrarglielo all'orecchio. Lei mi bacia e poi torna a ballare. Richiudo gli occhi e lascio che la musica mi prenda del tutto.
"Ale, Ale.." Alba mi scuote dal mio stato di trance e spalanco gli occhi.
"Che c'è?"
"Quel tizio mi ha toccata" dice indicando un tipo muscoloso e tatuato.
"Che ha fatto?" La musica è alta e non la sento bene.
"Sì e sta continuando a guardarmi" continua e mi sembra sempre più nervosa.
Guardo quel tizio che mi sembra star ballando per conto suo e cerco il modo per calmare la mia ragazza.
"Non l'avrà fatto apposta, lascia stare" la tiro a me ma strattona via il braccio dalle mie mani.
"Non lascio stare proprio nulla, mi sta rompendo il cazzo da quando sono entrata" in un attimo mi dà le spalle e sparisce dalla mia visuale. La rivedo quando è già di fronte a quel tizio e gli butta praticamente il cocktail in faccia dicendogli chissà quali parolacce.

Cazzo!

Corro verso di lei e la tiro via dal ragazzo infuriato che la spinge e per poco non la fa cadere a terra.
"Stop, stop! She's a woman, stop it!" Urlo in inglese per farmi capire e lui in risposta mi tira un pugno proprio sul naso. Intorno a noi ci guardano tutti, siamo uno spettacolo. Un orrendo spettacolo.
Gli tiro anche io un cazzotto e lui sta per rispondere quando la sicurezza fortunatamente ci separa e ci porta fuori.
Alba mi urla contro, mi dice che sono un cretino, che la dovevo lasciare stare e che quello le mani addosso a lei doveva mettere così l'avrebbe rovinato.
Mi danno del ghiaccio che appoggio sul viso dolorante mentre aspettiamo la polizia.
Già, la polizia.
Sono incazzatissimo con Alba, con quel tipo e con me.
Non mi sono mai messo in situazioni del genere e se fosse stato per me non mi sarei messo nemmeno stasera. Ma Alba mi ha quasi costretto, non potevo lasciarla lì da sola.

"Spiegate cosa è successo" gli agenti di polizia ci portano in caserma e ci fanno domande su domande. Io spiego le mie ragioni mentre l'altro ragazzo giura di non aver mai sfiorato e nemmeno visto Alba prima che gli buttasse il drink in faccia.
Appena sanno chi sono iniziano a fare illazioni stupide sul mio lavoro, sul fatto che i calciatori sono bambini viziati e rissosi, sul fatto che sono italiano e altri luoghi comuni.
Chiamo immediatamente il mio avvocato che sbrigherà lui la faccenda per me.
Ci lasciano andare non appena appurano che è stata una cosa da niente.
Torno in hotel dove Alba mi sta aspettando.
"Ale, come stai?" Mi butta le bracci al collo con gli occhi lucidi. "Mi dispiace, non pensavo succedesse tutto questo casino"
"La prossima volta pensaci" la stacco da me e vado a farmi una doccia.
Con l'acqua che mi scorre addosso non faccio altro che pensare a quello che è accaduto e a come Alba, ancora una volta, mi abbia messo nei guai.
Non lo fa apposta, lo so, ma deve imparare a controllarsi e devo farglielo capire.
"Mi hai perdonata?"
"Spero che in Italia non ingigantiscano la cosa"
"Non lo faranno" scuote la testa e mi avvicina.
"Lo spero perché ho già troppi problemi, anche la rissa non ci vuole"
"Mi dispiace, davvero"
"Il ragazzo ha detto che non ti aveva toccata e che non ti stava guardando" spiego.
"Come?" Fa una risata nervosa e si sposta i capelli dietro le orecchie. "Allora mi sono inventata tutto, volevo far scoppiare la rissa"
"Non ho detto questo.. Ho detto che lui ha negato"
"Tu mi credi?" Mi guarda negli occhi e non posso che annuire. Come potrebbe mentirmi così, occhi negli occhi? E come potrebbe aver inventato una cosa del genere?

Deve essere vero, deve.

La tiro a me e la abbraccio forte, deve sapere che per me lei è l'amore, è la mia vita, la mia ragione per andare avanti. Ma deve sapersi controllare e pensare bene a ciò che fa perché io sono esposto mediaticamente e un'altra stronzata del genere potrebbe compromettere la mia carriera e la nostra vita insieme.

CRUDELIA ; Alex MeretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora