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Le settimane passano, siamo a marzo e le cose fortunatamente sono migliorate. Abbiamo fatto una serie di vittorie una dietro l'altra in campionato e ora siamo al settimo posto, in lotta per l'Europa. In Champions contro il Barcellona abbiamo fatto una figura dignitosa, pareggiando 1-1 in casa e perdendo 2-1 al Camp Nou. Ora nello spogliatoio c'è un'aria più leggera e rilassata. Io ho ripreso il mio posto da titolare in campo anche se ogni tanto David mi dà il cambio.
Con Alba le cose vanno sempre meglio e siamo molto felici.
"Stasera caffettino?" Mi propone Giovanni ma so già che accettando dovrei solo litigare con Alba.
"Perché non vieni a cena da noi?"
"Ah sì va bene, alle sette?"
"Sì, ok. Ci vediamo dopo" salgo nella mia auto e torno a casa dove Alba mi aspetta.
"Ciao tesoro, stavo pensando, per Pasqua, facciamo un viaggio al caldo?"
"Ciao piccola, buonasera anche a te. Come è andato il lavoro? A me bene, grazie"
"Daii suu, sono cose di cui parleremo dopo, ora rispondi alla mia domanda" insiste facendomi ridere. Poso il borsone e la tiro con me sul divano.
"Dove vuoi andare?"
"Quanti giorni avrai liberi?"
"Cinque"
"Perfetto! Allora Dubai"
"Ok, ci sto! Dobbiamo prenotare ora però, non arriviamo troppo all'ultimo minuto o non troviamo stanze"
"Ci penso io, tranquillo, tu dimmi solo i giorni"
"Dal 12 al 17 aprile, devo tornare ad allenarmi il 18 pomeriggio" spiego.
"Ottimo, dopo prenoto al Burj al-Arab"
"Va bene, non ci sono mai stato mi piace" la bacio sulla punta del naso e lei si alza. "Ah viene Giovanni a cena, viene per le sette" la avviso. Lei si ferma un attimo e mi fissa. Non dice niente annuisce e va in cucina. Mi alzo e la raggiungo.
"Se vuoi chiamiamo il sushi o la pizza, non mi va che ti stanchi a preparare dopo una giornata di lavoro"
"No va bene, le faccio io le pizze, non mi pesa farne di più per Giovanni" alza le spalle e mi sorride.
"Come vuoi" la abbraccio da dietro e le do un bacio sul collo tornandomene poi in salone.
Giovanni alle sette precise è da noi e ci mettiamo a giocare a Fifa.
"Quand'è che ti fidanzi tu eh?" Alba ci porta degli stuzzichini e stuzzica anche il mio amico.
La guardo un attimo male ma lei fa finta di nulla.
"Lo so lo so, vi do fastidio, scusatemi"
"Ma quale fastidio, Alba sta scherzando" dico io e poi continua la rossa.
"Intendevo nel senso che porti una po' di compagnia anche per me che da sola mi annoio"
"Aaah sì, hai ragione. Non ne trovo una giusta, che devo fare?"
"Frequenti i posti sbagliati" risponde lei.
"Può essere" ammette lui, sospirando.
"Prima o poi la troverai, tranquillo, come io ho trovato la mia Alba" sorrido e Alba mi bacia.
Giochiamo ancora un po' poi ceniamo e devo dire che le pizze della mia ragazza sono davvero buonissime, come tutto ciò che cucina di solito.
Dopo aver cenato prendiamo le carte francesi e giochiamo a scala quaranta per non lasciare Alba da sola. Lei ci straccia, è super competitiva e gioca come se stesse facendo un torneo internazionale. Ci fa schiattare dalle risate quando ci chiama falliti e perdenti e ci prende in giro per tutto il resto della serata.
Ad un certo punto mi allontano dal tavolo da gioco perché mia sorella mi chiama. Sto fuori in terrazzo per una decina di minuti e quando torno Gianni si sta mettendo il cappotto per andarsene.
"Alex si è fatto tardi, meglio che vado o domani poi non mi sveglio" dice facendomi un sorriso. Alba si alza e insieme a me lo accompagna alla porta.
"Ti accompagno giù" dico e lui annuisce. Saluta Alba e poi insieme prendiamo l'ascensore che porta direttamente ai box dove ha lasciato la sua auto. Lo lascio proprio vicino al suo Suv e lo saluto. Mi giro e sto per avviarmi verso l'ascensore per tornarmene a casa quando mi chiama e mi fa tornare indietro.
"Dimmi" lo guardo curioso, cosa c'è che non va?
"Stai attento" dice, quasi con tristezza.
"A cosa?" Non capisco a che si riferisce.
"Tu sta attento e basta. Capito?"
"Non capisco di che parli però sì, starò attento. Grazie" lo abbraccio e poi lui sale nella sua auto.
Che avrà voluto dire? Non riesco proprio a capirlo. Forse l'ha detto in generale senza un motivo preciso, vuole solo il mio bene e lo so. Cerco di non pensarci e torno a casa dove Alba mi aspetta già a letto.
"Tutto questo tempo per accompagnarlo giù?"Mi chiede appena mi ci metto anche io.
"Abbiamo parlato un attimo. Che problema c'è?" La guardo un secondo e lei scuote la testa.
"Che ha detto?"
"Che deve dire, Alba? Niente di importante. Ma perché ti interessa?"
"No, niente, ero solo curiosa" si mette con la testa sulla mia spalla e chiude gli occhi.
"Buonanotte piccola" le bacio la testa e chiudo anche io gli occhi.

CRUDELIA ; Alex MeretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora