Ti giuro che è l'ultima volta, sensi di colpa, mi pugnalavi alle spalle, mi gridavi
"Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, non mi è importato mai niente di te"_________________________________
Mi sento vuoto, vuoto come non mi sono mai sentito prima. Nella testa continuano a frullarmi le sue parole, le sue urla, le sue bugie. Come ha potuto farmi questo? E come ho potuto non accorgermi di nulla?
Sto girovagando per la città a piedi senza una meta, fino a che non mi trovo sotto casa di Giovanni. Il mio amico merita delle scuse e io merito che mi dica quanto sono coglione. Busso e mi fa salire subito. Appena mi vede, con gli occhi scavati e rossi, la tuta stropicciata e i capelli in disordine capisce subito che qualcosa non va.
"Che succede Alex?"
"Alba, avevi ragione, mi ha riempito di bugie e mi ha solo sfruttato" mi fa sedere sul suo divano e crollo. Scoppio anche io in un pianto liberatorio, un pianto pieno di rabbia e di vergogna. Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia.
"Ho fatto di tutto per fartelo capire, ma eri cieco, non vedevi nulla. Poi quando quella mattina l'ho vista uscire da casa di quello.." Alzo immediatamente la testa e lo guardo negli occhi.
"Da casa di chi?" Chiedo e lui sembra sorpreso delle mia domanda.
"Pensavo te l'avesse detto"
"Cosa?"
"Mi dispiace Alex, veramente.. io non so se.."
"Dimmelo, per piacere. Almeno da te voglio la sincerità assoluta"
"L'ho vista diverse volte col ragazzo del bar" sputa, e posso vedere il dolore vivo sul suo viso.
"Ciro?"
"Sì" annuisce e io mi sento morire.
Mi ha anche tradito? Ma che cazzo sono stato io per questa ragazza a cui ho dato tutto me stesso? L'ho amata da subito con tutta la mia anima mentre lei mi ha solo usato e mentito. Sono distrutto, non riesco nemmeno a respirare.
"Mi dispiace, non lo meriti" mi abbraccia e non riesco a trattenere le lacrime che verso sulla sua spalla forte.Gli chiedo scusa infinite volte e lui mi perdona subito. Resto a casa sua qualche ora per riprendermi, per recuperare un po' di forza e dignità prima di tornare da lei e chiuderla definitivamente.
Mi sistemo e torno in quella che era diventata la nostra casa."Ale, amore mio, sei tornato" mi abbraccia appena mi vede ma non glielo lascio fare. La allontano e la supero mettendomi alle sue spalle.
"Perché non te ne torni da Ciro? I miei soldi li hai spesi con lui?" Domando, freddo più che posso.
"Che dici, io amo solo te.."
"Sì come no, questa è un'altra delle tue infinite bugie. Non sai nemmeno cosa significa amare"
"Non dire così ora, possiamo risolvere tutto, proviamoci, iniziamo da oggi"
"Fai le valige e vattene, non ti voglio rivedere mai più"
"No, per piacere no.."
"Vattene Alba.. smettila con questa farsa e vattene. Hai ottenuto ciò che volevi, no? I soldi me li hai rubati, sei diventata famosa sui social e puoi fare l'influencer come hai sempre voluto. Ora sparisci" a questa mia frase cambia totalmente atteggiamento, come se tornasse in sé. Si raddrizza, e fa una mezza risata abbassando lo sguardo.
"Pensavo te ne accorgessi subito ma sei solo uno stupido bambinone che ha bisogno di amore, è stato facile per me insinuarmi nella tua vita. Non mi è mai importato nulla di te, mi interessavano solo i tuoi soldi e le tue conoscenze" dice, con lo sguardo sempre basso sul pavimento. "Con Ciro e mia zia ti abbiamo studiato qualche settimana e abbiamo subito deciso che eri quello giusto per spillarti qualche soldo e qualche bel vestito.." Scoppia a ridere come se stesse vedendo un film comico, scuote la testa e mi guarda con aria di sfida. "Davvero credevi che ti amassi?" Mi chiede, sfiorandomi la guancia e inclinando la testa.
"Non mi toccare.. Erano i miei quei vestiti che aveva il tuo ragazzo addosso?"
"Certo. Qualcosa l'ha tenuto per lui, qualcosa l'abbiamo venduto.. Io e Ciro stiamo insieme da quasi cinque anni, non è il mio amante, è il mio uomo da sempre" mi spiega, come se fossi io quello in più.
"Sei una stronza, una donna vuota e cattiva. Ma non ti vergogni nemmeno un po'?"
"Mi sono vergognata solo di dover fingere di stare con te, ragazzino senza palle e spina dorsale. Non vedevo l'ora che mi scoprissi" dice acida.
"E allora perché non te ne vai eh? Che vuoi ancora da me?" Stavolta sono io ad alzare la voce e lei se la ride di nuovo.
"Volevo solo dirti queste cose in faccia e vedere la tua espressione mentre te lo dicevo. Sei stato solo una tasca da cui attingere, niente di importante" continua.
"Vattene via e aspettati una denuncia"
"Nel frattempo sarò già su una spiaggia in chissà quale isola deserta a spese tue! Ciao bello e in bocca al lupo per la tua carriera e la tua vita" dice, poi prende uno zainetto e va verso la porta. Io non le rispondo, non dico niente. Voglio solo che tutto questo finisca il prima possibile..
È lei a girarsi di nuovo e a continuare.
"Non mi è mai importato niente di te. Ti odio" dice lentamente per poi lasciarmi da solo con la mia delusione chiudendosi la porta alle spalle.Fisso la porta per qualche secondo, poi le ginocchia vengono meno e crollo sul pavimento. In ginocchio, i singhiozzi iniziano a squartarmi la gabbia toracica e a dilaniarmi il petto.
La testa mi rimbomba, le orecchie mi fischiano, gli occhi mi si annebbiano.
Mi accovaccio su me stesso e piango, piango, piango.
Mi sento deluso, ferito, pugnalato alle spalle, sfruttato.
Sto male, malissimo.
Ho buttato un anno della mia vita con una che non ha mai provato nulla per me e ora non riesco a reagire. E mi odio perché non ho dato ascolto alle persone che davvero mi vogliono bene, ho lasciato che quella stronza mi usasse e mi manipolasse come voleva solo perché non volevo accettare che gli altri avevano ragione e che dovevo stare attento.
Piango, piango, piango, finché non ho più nemmeno lacrime da versare.
Finché non ho più nemmeno un cuore da salvare.

STAI LEGGENDO
CRUDELIA ; Alex Meret
FanficNon provi niente, sei un rettile vestito da essere umano quello che hai fatto a me e quello che hai fatto a te stessa lo farai a tutti e per sempre perché sei un buco nero perché questa è la tua natura.. FanFiction su Alex Meret Pubblicata il 27/1/20