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Prendo il casco e la moto per poi partire e andare verso l'ospedale, purtroppo la moto di Sara ho dovuto lasciarla lì, vado con calma per non fare cazzate, tempo 10 minuti ero arrivato, parcheggio la moto ed entro dentro mentre mi levo il casco, vado in sala di attesa e chiamo Francesco.

~inizio chiamata~
F: pronto
P: ehi fra
F: dove siete andati tu e Sara?
P: ti ho chiamato proprio per questo.. siamo in ospedale
F: cosa cazzo è successo!?
P: ha fatto un brutto incidente, la moto era messa davvero male il casco per fortuna un po' meno quindi l'ha protetta
F: arriviamo subito
~fine chiamata~

Stavo aspettando con ansia una risposta da qualcuno, non ce la facevo più, ad un certo punto vedo un dottore venire verso di me, mi alzo e incrocio le dita sperando non sia nulla di grave.

<la ragazza sta bene, ha il polso rotto e la rotula del ginocchio si è spostata, per il resto ha qualche graffietto e il labbro un po' spaccato> dice il dottore
<grazie mille davvero, tra quanto posso andare a visitarla?> chiedo
<magari tra una ventina di minuti> dette quelle parole se ne va con un saluto

Richiamo Francesco e mi dice che erano fuori dal ospedale, ci hanno messo un po' ad arrivare, ero ancora in piedi quando vedo Fabiana e Irene corrermi incontro.

<DOV'È> chiedono preoccupate in coro
<è dentro ma dobbiamo aspettare ancora 20 minuti> rispondo
<ma che ha? come sta?> spunta Nico
<ha il polso rotto, la rotula del ginocchio si è spostata invece per il resto ha dei graffi e il labbro spaccato per fortuna niente di così grave> dico guardandolo
<dovevo fermarla sono un migliore amico del cazzo> si incolpa Nico
<non è colpa tua, non lo è di nessuno di noi> dico

Vedo Nicolò andarsene e senza dire nulla lo lascio andare, magari non voleva essere disturbato e voleva stare da solo con i suoi pensieri, mi avvicino alla sedia per poi sedermi aspettando con ansia, anche se sapevo che "stava bene" se così si può dire ero lo stesso in ansia, era lì in quella stanza tutta sola.

*Nicolò's pov*
Appena sentite quelle parole mi sentivo davvero in colpa per non esserle stato vicino, sono il suo migliore amico potevo fare qualcosa per fermarla, magari a quest'ora era vicino a me a scherzare e mostrare uno dei suoi migliori sorrisi che fanno sentire bene anche la persona più triste del mondo.

<non è colpa tua, non lo è di nessuno di noi> dice Paolo

Decido di allontanarmi e uscire fuori, prendo le mie cuffie Bluetooth e le indosso facendo partire subito "fire on fire" la canzone che ascoltiamo sempre insieme, che pensandoci quando la mettiamo stiamo bene ma in questo momento mi si spezza il cuore ascoltandola. Sento le mie guance bagnarsi così mi levo subito le lacrime, non mi piace piangere non è da me, ma in questo momento non riesco a trattenermi.

Ehi ciao, se vi va lasciate una stellina e ditemi cosa pensate della storia, scusate tanto per i miei errori..
-sas🥰

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