Capitolo 8

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Kally aveva quasi le lacrime agli occhi. "Ora che sono così felice..."
A quel punto Dante vide la collana. Il suo cuore mancò un battito. "Hai un ragazzo, non è vero?"
"Sì" Kally fece un sospiro.
"Pensavo che dopo quello che era successo tra noi avresti fatto fatica ad innamorarti di nuovo"
"Ed è stato così. Ma ora sono una persona nuova senza di te"
"Come si chiama" Dante era teso. "Il ragazzo"
"Non sono affari tuoi" gli disse lei.
Lui le prese le mani.
"Fa quello che vuoi, non ti fermerò. Ma so che ti manco".
"Non è vero"
"Si invece" le strinse le mani, e si avvicinò a lei. "Scommetto che non riesci a dimenticarmi"
"Smettila!" Kally aveva davvero le lacrime agli occhi stavolta. "Ti prego. Con te nella mia vita, soffrirò ancora. E penso di aver già sofferto abbastanza. Fai un favore a tutti e due, e stammi lontano"
Poi si allontanò, lasciando Dante solo.

"Chi era quel ragazzo?" Le chiese Pablo, una volta che Kally si era allontanata da Dante e aveva raggiunto Pablo al cancello della scuola.
"Nessuno" disse lei, anche se si capiva chiaramente che mentiva. "Possiamo andare via?"
"Certo" disse lui, per tranquillizzarla. Se ne andarono.

Dante era rimasto da solo in cortile, ma non sapeva dove fosse l'aula della sua prossima lezione. Vide una ragazza appoggiata ad una colonna e si avvicinò per chiederle informazioni.
"Ciao"
"Ciao...ci conosciamo?"
"No, sono nuovo in questa scuola. Non so dove sia l'aula di scienze."
"È vicina alla sala degli insegnanti" la ragazza sorrise. "Come ti chiami?"
"Io sono Dante. Mi sono trasferito ieri". La ragazza non era male, era carina e sembrava simpatica.
"Se vuoi dopo possiamo andare a fare un giro" la ragazza sembrava socievole, e Dante pensò che non ci fosse niente di male se ci usciva una volta. "Possiamo incontrarci al parco alle 3"
"Certo. Come ti chiami?"
La ragazza sorrise. "Grace".

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