Capitolo 15

198 5 0
                                    

Il giorno dopo Pablo andò a trovare Kally.
Quando venne ad aprire, Kally aveva una faccia strana. Come se non dormisse da giorni.
"Hey Kally" Pablo tentò di baciarla, ma lei si girò per errore. "Oh, scusami. Non volevo..." "Tranquilla". Entrarono in casa.
"Vuoi qualcosa da bere?" chiese Kally. "No grazie". Kally gli si sedette accanto. "Come mai sei qui?"
"E me lo chiedi pure?" Pablo era stupito. "Non mi parli da tantissimi giorni, Kally. Sei sparita. A scuola ti ho vista di sfuggita, non ti fai vedere in giro, non esci. Cosa succede?"
"Niente... semplicemente sono stanca. Studio tanto perché voglio avere buoni voti e quindi non ho tempo per uscire"
Pablo alzò un sopracciglio. "Non ti credo. Devi dirmi se c'è qualcosa che non va. Lo sai che io posso aiutarti"
"E invece non puoi" pensò Kally. "Non puoi perché non sai tutto quello che è successo". Invece disse "Te l'ho detto, sono solo stanca"
Pablo non la ascoltò nemmeno. "Credo c'entri con qualcosa che è successo. Fammi indovinare... c'entra il ragazzo moro con cui stavi parlando quella volta fuori da scuola?"
"No"
Pablo sospirò. "Kally, se lo conosci puoi dirmelo. È... un tuo amico? Il tuo ex?"
"Sì, è il mio ex"
"E come mai vederlo ti ha sorpresa così tanto?"
"Perché non mi aspettavo di vederlo qui. Lui abitava vicino a me prima che io mi trasferissi. E vederlo mi ha fatto sentire strana"
Pablo sorrise. "Allora è solo questo?"
Kally tentò di ricambiare il sorriso, ma le venne fuori una specie di smorfia. "Sì, è per questo che sono strana. Esatto. Il mio ex mi ha fatta stare male e quindi rivedendolo mi sono sentita... vulnerabile. Ti chiedo scusa se ultimamente non ti ho chiamato ne salutato. Scusami Pablo, mi dispiace. Prometto che mi farò perdonare"
Pablo sorrise di nuovo, la baciò e uscì.
Appena fu uscito Kally accese il computer e controllò i social network per distrarsi. Ma appena ne aprì uno vide il profilo di Grace: aveva postato una foto con Dante: si stavano baciando.
Ma Kally era stanca di versare lacrime inutilmente, era stanca di dover sempre fingere che tutto andasse bene. Decise che da quel giorno avrebbe odiato Dante: l'avrebbe distrutto, fatto soffrire, gli avrebbe reso la vita un inferno.
Non era altro che ciò che aveva fatto lui a lei, infondo.

Tan cerca tan lejosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora