Cinque mesi dopo, Gennaio 2019.
"Sant'Antonio da Padova, mi sono immobilizzato in quell'aereo.", dissi stiracchiandomi e poi uscii dall'aereo.
L'aria fredda di Francoforte mi diede subito 'uno schiaffo' e pensai che già mi mancava il clima della Florida.
"Sei sicuro che forse non ti faccia male la schiena per quella piccola Americana?", mi chiese Mijat dandomi una gomitata sul fianco.
"Amore, mi tradisci di nuovo?", esclamò Filip ed io come al solito alzai gli occhi al cielo.
"Non ti tradisco Filip. Era solo un divertimento per una notte.", risi con riluttanza quando capii con quante ragazze ero andato a letto negli ultimi cinque mesi.
"Lo dici sempre, non ti credo più.", sbuffò e poi si precipitò di fronte a noi tre.
"A volte davvero si comporta come una puttanella drammatica.", ora parlò anche Luka, il quale per tutto il tempo aveva le cuffie. "Eh ma le Americane sono davvero focose."
"Luka, sei una merda, magari hai messo incinta qualche ragazza.", aggiunse Mijat, al che lui gli mostrò il dito medio. "Voi due estenderete la vostra razza per tutta l'America." "Dai non scherzare.", dissi, e poi presi un po' di neve e gliela lanciai in testa. Sinceramente, odio la neve ed il ghiaccio e tutte le altre stupidaggini invernali.
"Che cretino che sei.", mi disse Mijat, poi anche lui prese un po' di neve. Ma invece di colpire me, colpì una vecchietta che camminava dietro di me.
"Ante facciamo finta di non conoscerlo.", mormorò a bassa voce Luka, allora entrambi corremmo verso Filip che faceva ancora finta di essere arrabbiato. Tralasciamo il fatto che io e Luka quasi cademmo a causa del ghiaccio.
Quando uscimmo dall'aeroporto, salutammo il resto della squadra. Filip, Luka ed io ci appoggiammo all'auto di Mijat aspettando che si presentasse.
"Forse la vecchietta l'ha costretto a portarle la borsa.", disse Filip alzando le spalle. L'unica cosa che so, è che mi sto congelando perché indosso solo i pantaloncini corti e una felpa leggera dell'Eintracht.
"O forse l'ha costretto ad aiutarla ad espandere la sua razza.", disse Luka serio, al che Filip ed io mostrammo una faccia disgustata. "Ora lo sapremo."
"Vi odio tutti e non parlate con me fino alla fine della vostra vita.", disse velocemente Mijat togliendosi la neve di dosso e noi tre ci trattenemmo a malapena dalle risate.
"Mijo non essere così. Cosa ti ho fatto io di male?", di nuovo disse Filip, poi noi tre ci sedemmo nei sedili posteriori. Non è intelligente sedersi accanto ad un Mijat arrabbiato.
"Sei nato.", disse la frase facendola sembrava una domanda. Filip aprì la bocca e Luka ed io intonammo un drammatico 'uuh'.
"Credo tu non abbia bisogno di accendere il riscaldamento perché qua dentro è già caldo da tempo.", Luka rise e poi aprì lo scompartimento in cui Mijat teneva sempre le caramelle. Mijat ci ignorò solamente, dopodiché accese la macchina e dalla radio si sentirono subito le nostre canzoni popolari.
Per i primi minuti Luka ed io provammo ancora ad infastidire un po' Mijat, ma lui frenò di colpo così che quasi finimmo fuori dal finestrino. In quel momento ci fece capire che era meglio calmarci e così fu.
Appoggiai la testa sul freddo finestrino e mi spostai completamente verso la porta, considerando che il gomito di Filip mi stava colpendo nelle costole. Ero stanco dal viaggio, ma allo stesso momento ero pieno di energia.
L'inizio di questo 2019 è stato perfetto. Passai il Capodanno con quei tre in qualche discoteca, e al mattino mi svegliai nel letto di qualche ragazza. Così va per me dopo il 21 Agosto 2018, nessuna relazione seria, solo divertimento.
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Splićanka #2 ~ Ante Rebić (ITA)
FanfictionSPLIĆANKA - SECONDA PARTE «Dicono che il tempo curi tutte le ferite. Ma come fanno le mie a guarire se tu, la ragione delle mie ferite, sei di nuovo accanto a me?» ~ traduzione della storia di @pjacazivot ~ prijevod priče od @pjacazivot