"Scusami. Mi sono lasciata andare un po'.", dissi abbassando la testa. Avevo appena ammesso a me stessa e all'amico che amavo Ante. Scoprii tutti i miei sentimenti che erano stati nascosti a lungo con solo un paio di frasi.
"Non importa Tonka.", disse Luka sorridendo lievemente. "Sembra che ora ti sia più facile."
"Ed lo è.", dissi sorridendo. "Ti chiedo solo di non menzionare questa conversazione ad Ante. Vorrei.."
"Dirglielo tu stessa?", terminò la mia frase ed io annuii. "Non preoccuparti Tonka, non glielo dirò. Ma non dilungarti in questi tre giorni."
"Farò del mio meglio. Grazie Luka.", dissi e poi mi alzai dalla poltrona e mi diressi verso la porta finestra che portava al salotto affollato.
"Non c'è di che.", disse prima che io aprissi la porta ed entrassi. Dopo quella breve conversazione mi sentivo.. più libera? Come se avessi liberato il mio cuore da tutto quel peso con quel paio di frasi.
Non appena entrai, iniziai a cercare Ante con lo sguardo. L'oscurità che inondava la stanza non mi aiutava per niente. Al momento l'idea di Filip 'spegnete le luci così sarà tutto più interessante' non mi piaceva nemmeno un po'. La maggior parte delle persone erano sulla 'pista da ballo'. Gli unici che non vidi lì erano Ante, Korina e Filip. Vidi Korina e Filip sul divano mentre di Ante non c'era nemmeno traccia. Sospirai profondamente e mi sedetti accanto a loro.
"Sapete per caso dov'è Ante?", chiesi all'improvviso interrompendo la loro conversazione sugli animali estinti. Entrambi mi guardarono stupiti, ma un secondo dopo Filip sorrise ampiamente.
"Da quand'è che ti interessa dov'è An..", iniziò Korina. Credo che al momento la confonda questa situazione 'odi et amo' tra me ed Ante, in qualche modo confonde pure me.
"Sta scopando.", a malapena sentii Filip che mi disse ciò con un tono di voce freddo. Maledissi la musica che non era ancora più alta. Almeno non avrei sentito. Quelle parole mi arrivarono al cervello come una doccia fredda che mi fece tornare alla realtà.
"Scusa?", chiesi piano e visibilmente sorpresa. "Chi?", feci un'altra domanda, nonostante fosse la cosa peggiore che ora avessi potuto chiedere.
"Beh quella pizza che hanno portato pochi minuti fa.", rispose e solo in quel momento misi tutti i pezzi in ordine. Capii che avevo sentito male, ovvero Filip in realtà disse che Ante stava mangiando. Un enorme peso mi si tolse dal cuore, il quale batteva come non mai. "Tonkić, sei un po' pallida.", aggiunse prima che io mi alzassi dal divano. "Vai a bere un po' d'acqua."
"In realtà stavo proprio per fare quello.", dissi distrattamente e mi alzai, allora mi diressi verso la cucina, seguita dallo sguardo, ancora confuso, di Korina.
Entrai in cucina che come il salotto non era illuminata. Le uniche fonti di luce erano il lampione in strada e un telefono. Un telefono che illuminava il viso di Ante. Un piccolo sorriso mi sfuggì dalle labbra quando lo vidi appoggiato alla cucina vicino al cartone della pizza.
"Hey.", lo salutai, lui alzò lo sguardo dal telefono e quando i suoi occhi incontrarono i miei, gli comparve un sorriso. Il più bel sorriso al mondo.
"Oh, hey. Pensavo che fossi già scappata quando sei sparita all'improvviso.", disse, io risi e presi un bicchiere dalla credenza.
"No, sono solo andata a prendere una boccata d'aria.", versai dell'acqua fresca nel bicchiere, poi andai verso Ante e mi appoggiai al tavolo di fronte a lui. Mise il telefono in tasca e ora rivolse tutta la sua attenzione a me.
"Mi fa piacere che non te ne sia andata.", disse, al che risi imbarazzata e bevvi un sorso d'acqua forse un po' troppo fresca. "Non mi hai ancora detto in che modo sono cambiato."
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Splićanka #2 ~ Ante Rebić (ITA)
FanfictionSPLIĆANKA - SECONDA PARTE «Dicono che il tempo curi tutte le ferite. Ma come fanno le mie a guarire se tu, la ragione delle mie ferite, sei di nuovo accanto a me?» ~ traduzione della storia di @pjacazivot ~ prijevod priče od @pjacazivot