twenty-three.

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L'ibrodo era sdraiato a pancia in su sul letto a leggere una rivista. La pancia era bella in vista dato che indossava solo dei pantaloncini e una magliettina leggera. Erano passati già tre mesi, e la gravidanza si vedeva sempre di più. Inoltre ogni tanto gli capitava di avere nausea e di stare male, era normale dopo tutto.
Hey Jimin.》il gattino girò il viso verso la porta, trovando Taehyung. Si tirò su e incrociò le gambe, continuando a guardarlo.
Il ragazzo si avvicinò a lui e gli si sedette accanto, poggiando una mano sulla sua coscia.
Sei sicuro di voler tenere il bambino? Sei troppo giovane ancora, e poi così non dovrai solo accontentarti di Jungkook per soddisfare i tuoi bisogni sessuali.
Jimin lo guardò male a quelle parole.
Magari poteva avere ragione, aveva solo sedici anni, ma ormai amava quel bambino e non lo avrebbe ucciso. E poi si sarebbe fatto toccare solo da Jungkook.
Non ucciderò mio figlio!》allontanò la coscia dalla mano di Taehyung.
Amo solo il mio Oppa.》uscì la lingua, facendogli la linguaccia e tornò a leggere la sua rivista.
E pensi che lui ti ama? È solo costretto a stare con te, perché vivi con noi e ti ha ingravidato.》disse uscendo dalla stanza.
Jimin sentì ogni singola parola e iniziò a farsi le paranoie.
Jungkook non gli aveva mai detto di amarlo, un loro bacio era sempre idea del minore e raramente del castano.
Quindi Taehyung aveva ragione?
Istintivamente scoppiò a piangere a squarcia gola. Già il suo umore era molto suscettibile, quei pensieri peggioravano solo la situazione.
Il pianto dell'ibrido però allarmò Jungkook che, dopo aver guardato Taehyung  essendo appena entrato, abbandonò l'allenamento in salone per correre da lui.
Jiminnie che succede?》gli prese il visino fra le mani e lo guardò negli occhi, cercando di calmarlo.
N-non mi ami... v-vero..?》chiese fra i singhiozzi, senza far cessare le lacrime.
Jungkook rimase spiazzato a quella domanda, ma non perché non sapeva come rispondere: ma perché lo stava pensando?
Ma che dici Minnie, certo che ti amo.
A quella frase il gattino si calmò improvvisamente, smettendo di piangere.
Davvero...?》mormorò, tirando
su con il naso asciugandosi le ultime lacrime che gli cadevano dagli occhi.
Sì piccolo, ti amo. Come non potrei amarti dopo quello che abbiamo e stiamo passando insieme?
Jimin istintivamente gli si buttò fra le sue braccia, unendo le loro labbra.
Il maggiore ricambiò subito il bacio, ma dovette ritrarsi quando sentì il minore iniziare a muoversi sul proprio bacino.
Minnie, non possiamo.
Ma l'altro era come se non lo avesse ascoltato, era già nudo in pochi secondi.
Se fai attenzione non gli farai nulla.》disse sdraiandosi a gambe aperte, mostrandogli e toccando con un dito la sua apertura rosea.
Jungkook cercò con tutta la sua volontà di non cedere, ma l'attrazione che provava era troppa e ora si trovava dentro di lui a dare spinte leggeri per evitare di ferire in qualche modo la creatura che si trovava dentro Jimin.

baby cat | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora