Non so perché l'ho fatto.
Non è stata una scelta ponderata o architettata.L'ho visto. Ho preso l'abitudine di starmene sotto casa sua e ascoltarlo, quelle poche volte che suona.
Ieri era il suo giorno libero. Mi sono appostata dietro un cespuglio, poi l'ho visto.
Era insieme ad una donna, estremamente affascinante, lei gli stava vicino e avevano delle buste della spesa, ridevano, sembravano complici, in sincronia.
Sono stata invidiosa, non di lei in quanto donna, ma del fatto che lui sembrasse felice in sua compagnia.
Non posso cambiare il passato, i miei errori sono stati imperdonabili e inizio a credere che non torneremo mai quelli di una volta.
Forse mi odia, o mi detasta, forse prova ribrezzo quando mi vede.
Forse non ho più nulla per cui provare.
Ho solo pensato a questo mentre sistemando una borsa ho trovato delle medicine di mia nonna. Devo averle prese per sbaglio mentre velocemente raccoglievo le medicine che avevo dalla nonna.
Ho preso i suoi antischizofrenici.Me li rigiro nelle mani.
È stato più facile di quanto pensassi.
Ho inghiottito, le poche pastiglie di tachipirina che ho sempre con me, gli antischizofrenici, e poi sul mio comodino ho visto le gocce della pressione, ho aperto il poggiolo, volevo vedere il sole, mi sono seduta, e ho bevuto tutto.Ho iniziato a sentire il cuore battere molto velocemente, palpitazioni, capogiri, la vista ha iniziato a farsi offuscata, e poi ho smesso di pensare.
Il buio non era così male.
Continuavo a correre, non so dove, cercavo Luca, era davanti a me, ogni volta che mi avvicinavo lui si allontanava di più.
Poi mi sembrava di volare, cercavo sempre di raggiungerlo. C'erano dei forti rumori, li sentivo dal cielo, mi davano tremendamente fastidio ma non perdevo d'occhio Luca.
Era lì davanti, lo stavo per toccare.
Pungno allo stomaco, ho sentito come se mi stessero tirando via qualcosa, mi stavano togliendo l'anima?
È ciò che mi meritavo per le mie colpe?La testa era così pesante. E io non trovavo più Luca, dov'era? Dove???
Perché mi hanno tolto tutto? Sto arrivando all'inferno?
Ma perché i miei occhi si sono riaperti?
Non vedo molto, è tutto appannato, come se ci fosse la nebbia.
Mi devo alzare, devo cercare Luca, il braccio mi fa male.Riesco piano piano a mettere a fuoco, sono su un letto, le pareti bianche, fredde.
Una porta si sta aprendo.
Perchè mi aspettassi di vedere Luca non lo so. Ma Ester no, ora non voglio né parlare né vederla.Inizierà con una romanzina, ho bisogno di stare sola.
Perché sorride? Non sa cosa ho fatto?- Vattene!- parlare mi fa male, davvero troppo, la testa mi scoppia.
Non sembra capire.
- Vattene!-Quando chiude la porta, mi rilasso e vedo meglio ciò che ho attorno.
Le flebo, una coperta giallo canarino, il tramonto alla finestra.Degli uccellini volano.
Portatemi via.
Portatemi via.Cerco di mettermi seduta e provare ad alzarmi e andare vicino alla finestra.
Le gambe tremano troppo, devo avvicinare la sedia ed usarla come appoggio.
- Che diavolo stai facendo?-
Mi tocco la testa. Basta basta...perché devo sentire la sua voce ovunque?
Devo arrivare alla finestra, le rondini mi porteranno via, lo so, lo so, sarà così.
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LE STELLE DELLA NOSTRA VITA
RomanceUna trasfusione di sangue che tiene in ballo due vite, che rappresenta il punto di rottura e contemporaneamente di unione dei loro destini, che finiscono per correre paralleli per anni fino a incrociarsi. Alcuni dicono che il destino è già scritto...