Che grande potere ha la mente umana, quanto verosimili possono sembrare certi sogni.
Mi stroppicio gli occhi e dopo qualche minuto ferma a guardare le foto appese alla parete, decido che devo alzarmi.
C'è qualcosa che non mi torna però.
Di solito al sabato Moki non mi fa dormire fino a tardi, abbaia già di buon ora finché non lo porto a fare una passeggiata.Ora dove è?
Lo cerco ovunque in casa e non trovandolo inizio ad agitarmi molto, forse non ho chiuso bene la porta ed è scappato. Se fosse così non me lo perdonerei mai, potrebbe succedere di tutto. Di fretta mi vesto e mentre tento di allacciarmi le scarpe penso a dove diavolo siano le chiavi di casa.Sono appese sempre lì, in quel mobiletto di legno, perché ora non ci sono?
Mi fermo qualche secondo perché vado sempre di fretta, talmente abituata a trovare le chiavi appese, che non lo guardo neanche il mobiletto di legno laccato, splendente, con le incisioni delle iniziali dei membri della nostra famiglia: E C E
Mi fa un certo effetto perché Elena non c'è più nella mia vita da anni, a volte mi chiedo se mia madre pensi a me.Sento girare le chiavi e appare Tommaso, con in una mano il guinzaglio, nell'altra una busta di carta.
- Ti sei già alzata?- mi chiede mentre toglie la pettorina al cane.
Annuisco.
- Mi sono preoccupata, tu non c'eri e nemmeno Moki, stavo pensando a cose terribili, mi sono spaventata- corro ad abbracciare Moki, è un sollievo che stia bene.Mi sorride, viene incontro e mi abbraccia, circondandomi con il suo corpo e avvolgendomi con la sua anima.
- Perché dovrei andarmene?-
Già...perché dovrebbe? Sono stata una stupida, che ancora si fa prendere dalle solite paure.
- Sì, scusa, sono stata un po' frettolosa-
- Andiamo a fare colazione dai, ho molta fame- mi prende la mano e mi trascina fino al tavolo.
Mi obbliga a stare seduta, mentre preparata il caffè, sistema una tovaglietta sul tavolo, prende le brioches che ha comprato.
È imbarazzato quando mi dice che non sapeva quale preferissi e ha preso quella al cioccolato sperando che io la gradissi.
È sicuramente di mio gusto.
- Va più che bene, le brioches sono tutte buone, ma perché tu lo sappia quella integrale ai frutti di bosco è la mia preferita-
Fa finta di prendere appunti e poi mi sorride di nuovo.
- Fatto l'informazione è stata depositata nella memoria...aspetta, aspetta, è già stata persa-
Mi fingo offesa finché non scoppio a ridere quando si sporca il labbro con la cioccolata.
- Mi stai mica prendendo in giro?-
Mi appoggio al tavolo, sorrido dentro di me, sono euforica, sono felice.
- No ti sto solo tenendo a mente, per ricordare te, i tuoi gesti, cerco di non lasciare nulla indietro, ho perso fin troppo cose, il tuo ricordo voglio che viva in me per molto-
- Io ti ho già scolpita nella mia testolina da un po' di tempo, per quel che durerà, per l'intensità che ci sarà, tu sei già mia, e niente potrà cambiare questo-
Lo abbraccio e non credevo che potesse piacermi così tanto, sentire che dall'altra parte c'è preoccupazione, interesse.
Passiamo la matinata sul divano a guardare i cartoni, a cantare vecchie canzoni.
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LE STELLE DELLA NOSTRA VITA
RomanceUna trasfusione di sangue che tiene in ballo due vite, che rappresenta il punto di rottura e contemporaneamente di unione dei loro destini, che finiscono per correre paralleli per anni fino a incrociarsi. Alcuni dicono che il destino è già scritto...