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Luce, sole, ora di alzarsi.
Comincio quasi a non volere il giorno, solo al suo calare, Tommaso riesce ad essere meno chiuso. E non capisco neanche perché senta questa esigenza di vederlo o di parlargli. Ho capito da tempo che è una persona molto particolare, che non ha nessuna ragione per avere un rapporto, anche solo amichevole, con me.
Siamo diversi, se qualcosa non va lui urla, dice cattiverie, i suoi occhi si trasformano e lui pure. Io mi chiudo, e sto zitta.
E certo non credo al famoso detto "gli opposti si attraggono".
Lui sicuramente è sfrontato, seducente ma io sono tutto l'opposto: me ne sono accorta quando ho visto come lui guardava Lili.
Al massimo posso sembrare una bambina stupida, che gioca ancora con le barbie. Lili è una vera donna, non perché sia bella ma perché sa come si porta la bellezza.
Bisogna esserne capaci, a lei esce così naturale essere seducente. Io neanche se ci provassi davanti allo specchio tutto il giorno, non otterrei lo stesso risultato. In realtà spesso evito di guardarmi, non disprezzo come sono ma certo non mi fa impazzire, fisicamente ma soprattutto caratterialmente.
Sogno sempre di essere più forte, in ciò che dico, la sicurezza è la base. Quando si è incerti si vive con un peso e mille domande frullano in testa. Sto mica dicendo stupidaggini? Starò facendo bene? Sbaglio io?
Non si riesce a fare capire realmente agli altri cosa si volesse fare. Tante volte anche il gesto con il migliore dei propositi viene frainteso, e la buona volontà viene calpestata.
Mi sono anche sempre chiesta se essere buoni abbia alla fine dei vantaggi. La mente umana è così corrotta ormai che tutto viene frainteso e in un mondo di inganni e bugie non si crede all'esistenza di una anima pura.

E così penso che se dovessi rinascere vorrei essere forte come Tommaso.

Vorrei riuscire a farmi scivolare ogni cosa senza dare troppo peso alle parole, lasciarmi andare, non pensare a ciò che avverrà fra cinque minuti.

Oratio dice di cogliere l'attimo, il famoso carpe diem, vivi il giorno, il presente, è l'unica dimensione temporale che ci appartiene, e invece abbiamo sempre l'ansia del domani, dell'ignoto, vogliamo conoscere il futuro, ce ne informiamo negli oroscopi, nella lettura delle carte, e nel frattempo granelli del presente scorrono nella clessidra del tempo.

Tempo.

Noi siamo tempo, abbiamo vissuto un passato, a cui rimaniamo sempre legati, ci marchia dentro, plasmando ciò che siamo nel presente.
E tutti si domandano del proprio futuro, se si riuscirà a realizzare i progetti, le speranze custodite per anni. Chi sogna di diventare famoso, chi un dottore, chi una semplice mamma con un buon marito e dei figli, chi progetta in ogni minimo dettaglio il proprio futuro perde il suo presente?

Ormai mancano poche settimane perché ricominci la scuola e mi preoccupa non sapere nulla di Lili.

Mi manca così tanto e forse ciò che più mi dispiace è che per quanto le voglia bene, non riesco ad aiutarla veramente. È un mese che è scomparsa, non risponde a messaggi e chiamate, meno male sua nonna ogni tanto mi avvisa che sta bene.

È il mio ultimo anno, sono spaventata, anche perché non avrò lei vicina a me. Lili si è diplomata due mesi fa.
È stata così brava durante l'esame orale, ha fatto una tesina che ha colpito molto la commissione, un tema delicato e importante. Dimostra che ogni cosa che viene fatta con cura dà i suoi buoni frutti.

Un anno in cui dovrò crescere, maturare, e poi avrò la libertà di scegliere la mia strada. Che grande chance. Sono io l'artefice del mio destino.

Ho una mezza idea da un po'.
Ma ho timore, è una scelta da cui non si torna indietro. Andrò da Luca. Un salto veloce prima di andare al lavoro.

Più penso all'idea che mi balena in testa più il tempo passa veloce, e la fermata del canile si fa vicina.

Sono un goccio agitata, insomma non voglio fare nulla di estremo, ma forse non si addice a ciò che posso sembrare da fuori.

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