Crudele.
Freddo.
Spietato.Con tutti. Ma non posso con lui, con mio fratello, mio padre, mio amico, mio confidente, consigliere e complice.
È sbiancato quando gli ho detto la verità.
Quando gli ho detto che l'ho avuta.
Io non sapevo che valore avesse Lili per Luca.
Se solo lo avessi immaginato non avrei mai fatto una cosa del genere, un colpo così sporco e basso.
Quella sera non avevo nessuna intenzione. Già dopo due ore avevo capito che Lili fosse una bella ragazza, con un caratterino piccante, ma non mi trasmetteva quel leggero tremolio che Ester mi ha fatto provare più volte del dovuto.
Aveva insistito per bere. Qualche birra, qualche risatina esagerata da parte sua. Quando le sue mani mi hanno fatto capire che intenzioni avesse, avevo resistito. Ma lei teneva duro.
Sono fatto di carne pure io. Ed era tempo che non mi divertivo, e Lili è una donna molto seducente ed è difficile dirle di no.Le avevo chiesto nella serata se ci fosse stato qualcosa con Luca. Lui sembrava preoccupato quando le avevo chiesto di uscire.
Pensavo solo fosse protettivo con Lili, così come lo è con Ester.
Mi ha mentito. Mi ha usato e io pure.Io avevo solo bisogno di una distrazione, lei di ferire Luca.
Ero rimasto in contatto con lei durante il periodo in cui è stata dalla nonna. Mi ha pregato di prendermi cura di Luca e di Ester, di tenerla aggiornata. Una sera è tornata a San Vincenzo, aveva bisogno di un cambio d'abiti.
Non sapevo perché io gli servissi.
Quella sera mi raccontò tutto. Il suo bene per Luca, le bugie che mi ha detto, il fatto che voleva infastidirlo uscendo con me, aveva pianto.Perché sapeva che Luca non l'avrebbe perdonata.
Mi è dispiaciuto vederla così triste ed impotente. Preda di quei maledetti sentimenti.
Perciò, non chiedetemi perché, le ho dato qualche piccolo consiglio. In qualche modo lei mi ricorda un po' me con quell'aria da dura, da persona controllata e fredda.
Per quanto uno come me possa dispensare consigli amorevoli.
Quella sera mi sono sentito vuoto. Inconsapevolmente avevo tradito la fiducia del mio miglior amico. Il fatto che fossi all'oscuro del loro reciproco interesse, non mi giustifica.
Nulla mi può giustificare. Gli ho fatto male. L'ho pugnalato. Come il peggior verme, viscido, gli ho tolto la cosa per lui più importante.
E non ho capito l'entità del loro sentimento, parlando con Lili, lei era molto controllata nel raccontare.
L'ho capito in quella maledetta sera di pioggia. Odio quel giorno, vorrei poterlo eliminare, perché ho perso il mio migliore amico, e il mio cuore.
Era sempre stato lì, fermo. Sapevo dove trovarlo. Niente lo toccava, come se avesse il miglior scudo. Invece, qualcosa deve aver creato una piccola crepa. Perché quando Luca mi ha detto di essere d'ostacolo per Ester, che lei non aveva bisogno di me, stupidamente mi sono sentito portare via un regalo che da poco avevo imparato ad apprezzare sul serio.
E come sempre, dovevo ferirlo anche io. Il miglior modo era semplice. Così semplice che mi è stato servito su un piatto d'argento.
Così facile da sembrare poco riuscito. Invece non avrei trovato modo per fargli più male.
È colpa tua se non torna. Ha paura della tua reazione, tu la tieni lontana da casa. Sai sono orribili i sensi di colpa e lei non riuscirebbe a parlarti dopo che me la sono scopata.
Un sapore metallico mi ha invaso. Un pugno dritto nella bocca mi ha steso. Avrei meritato peggio. Avrei meritato botte fino a sangue.
Ma non ha fatto altro che tirarmi un pugno. E sinceramente le parole che mi ha detto dopo mi hanno fatto più male di qualsiasi colpo.
- Sei contento ora? Com è colpire una persona a cui vuoi bene? Senti la stessa soddisfazione? Sei malato, e io non posso fare altro per te. Hai perso te stesso, la tua anima è già all'inferno, la tua sete di vendetta ti porterà all'isolamento. Non capirai nulla finché non ti verrà portato via a te. Finché il diavolo in persona si divertirà con la tua vita. Il tuo cammino poteva illuminarsi, ma hai spezzato ogni tua possibilità, hai perso, e per quanto tu possa essere freddo, lo so, che anche te, vuoi amore. Sai che non porto rancore. Hai preso una parte di me, e va bene, lo accetto. Ma sappi che proteggerò Ester per bene, non prenderai l'ultima stella che mi è rimasta. Divertiti a vivere nel tuo mondo-
Sentire la delusione nella sua voce mi ha fatto venire voglia di piangere. Perché in tutta la mia vita l'unica costante è stata quel ragazzo. E non gli avrei fatto mai del male, ma sembra quasi che io sia stato progettato per questo, per ferire.
In quel miscuglio di sensazioni ho anche capito che Luca non mi farà avvicinare ad Ester.
Qualche mese fa non me ne sarebbe fregato nulla, mi sarebbe bastato ottenere il perdono del mio amico.
Ora però, scioccamente, accetto.
Accetto che quegli occhi nocciola siano la prima cosa che immagino, che il profumo di cocco lo desideri in ogni posto, che quelle labbra leggermente screpolate, le brami come mai altro. E che quelle braccia piccole vorrei mi stritolassero. Come quella notte, in cui lei mi abbracciò, io fui freddo come un palo, lei un fuoco che mi avrebbe potuto fondere.Come sono stupido. Come sono stato ceco e sordo.
Non ho visto l'intesa fra Luca e Lili, troppo concentrato a capire se a Luca potesse piacere Ester.
Non ho voluto ascoltare il mio cuore, che per la prima volta si incimentava, goffamente, a suonare le note delle emozioni.Il risultato è che ho solo perso.
Troppe cose mi sono sfuggite dalle mani negli anni, troppe occasioni perdute, troppi pensieri rimasti solo tali, rinchiusi nel mio cervello, convinto di essere un'eccezione, che non può vivere certe sensazioni.
Tutta la rabbia che reprimo mi ha trasformato in un corpo che cerca solo vendetta e brividi. Un corpo che si accontenta di dormire solo, di non parlare a nessuno delle sue paure e che fa finta, alla perfezione, di non aver bisogno di nessuno.
Solo perché mi hanno lasciato, mi sono costruito nella testa l'idea di morire solo.
Perché qualcuno dovrebbe amarmi se neanche i miei genitori lo hanno fatto?
Questa maledetta domanda mi ha tenuto insonne anni ed è stata la causa principale del covo d'odio annidato in me e che ha preso il posto del cuore.Non so cosa farò di preciso. Ho zero idee su come mostrare ciò che voglio, ma devo tentare, almeno una volta nella vita devo.
Lo faccio per Luca, per il mio educatore, e infondo lo faccio per lei.
Inizierò a lottare.
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Un piccolo rumore sta iniziando a farsi strada in lui. Le note non le conosce, eppure gli sembrano così famigliari, come se in un lontano periodo le avesse già provate, già vissute.
Sta iniziando ora ad ascoltare. E beh...non è mai troppo tardi.
Non credete anche voi che una roccia che lanciate, anche se voi non lo vedete tocca, toccherà il fondale, non si sa come, quando, ma lo farà.
Quella roccia ha trovato un fondale solitario in Tommaso. Ma nulla è perduto finché c'è anche solo una possibilità, finché abbiamo anche un solo tiro a disposizione, il bersaglio lo troveremo. E non sarà difficile beccare il cuore, perciò lo vedo come un fondale. Perché è ampio, vario, una piccola carezza, uno sguardo, un tocco può essere quella pietra che cadrà nel vostro fondale.A presto
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LE STELLE DELLA NOSTRA VITA
Storie d'amoreUna trasfusione di sangue che tiene in ballo due vite, che rappresenta il punto di rottura e contemporaneamente di unione dei loro destini, che finiscono per correre paralleli per anni fino a incrociarsi. Alcuni dicono che il destino è già scritto...