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Non era la prima volta che ritrovavo cuccioli abbandonati, ma questo non riuscivo a riportarlo al canile come avevo, alla fine, sempre dovuto fare. Forse i suo occhi così terrorizzati mi hanno rapita. Penso alle probabilità di incontro fra una persona e un cane nel mondo, io ho trovato lui, niente avviene per caso. Quando l'ho visto è come se i suoi occhi avessero parlato e mi hanno detto solo una cosa: amore. Sì, quel cane ha bisogno di amore. Il veterinario sostiene che avrà pochi mesi e che fin da subito probabilmente deve avere subito violenze e maltrattamenti.
Che sia rivolta verso animali o persone la violenza è così sbagliata ma non capisco perché finisca per essere necessaria nel mondo.

Perché non si possono usare toni tranquilli e soprattutto la ragione?
La violenza è irrazionalità, l'uomo sa perfettamente che facendo uso di essa si ottengono solo distruzione, paura e sottomissione, elementi che non dureranno in eterno. Tutti coloro che sono sopraffatti dalla grandezza e dalla smania di potere altrui obbediranno; ma arriva quel punto in cui non sopporteranno più...il momento della ribellione, la storia ne è una dimostrazione.

Potere, conquiste, denaro sono solo beni momentanei che nessun tiranno, re o dittatore potrà rendere immortali. Arriva sempre il momento della rinascita per gli esclusi, sottomessi, sofferenti, per gli schiavi e gli indifesi.

Nietzsche diceva che il mondo è un eterno ritorno, un ciclo in cui l'uomo ha la grandezza di dare senso a tutte le cose. Io sono convinta che finché ci saranno ingiustizia e violenza, la storia ciclicamente presenterà morte e sofferenza, è tutto un circolo vizioso, uscirne?...non so dire se sia possibile. Un primo passo può essere iniziare ad amare veramente. Amare ciò che siamo, con le nostre capacità e pregi, ma anche i nostri limiti e difetti.

Tralasciando tutti questi pensieri, ora il mio vero problema è convincere mio padre a tenere il cane.

Ma devo provarci, ho già una strategia in mente: metterò il cane pulito e coccoloso di fronte a papà, accompagnato dalla faccina triste e coccolosa della sottoscritta. Se papà si presentasse irremovibile tenterò con un discorso convincente. In ogni caso il cane rimarrà con me. Sta sera papà ritorna, sarà meglio sbrigarmi.

Ciò che mi preoccupa è che l'ho combinata grossa, mi aveva avvertito più volte di non portare altri animali in casa...beh ci sono le figlie patite di moda e shopping e chi come me ha la passione per i cani, che c'è di così sbagliato?

Mi alzo dal letto perché sento bussare alla porta, forse sarà il postino, che cadrà per terra vedendo le mie condizioni di prima mattina. Ma quando apro la porta mi sento letteralmente travolta da Lili.

La conosco dalle elementari, in realtà non siamo mai state grandi amiche, ma il caso volle che alle superiori ci rincontrassimo. Un piccolo incidente a scuola ci unì e i fili della nostra vita sono convinta che continueranno ad essere intrecciati ancora per molto.

- Certo che se non ti vengo a trovare io te sei morta nelle vacanze estive- dice con un finto broncio.

- Beh hai ragione, scusaaa- mi basta fare la faccina triste e cadrà ai miei piedi, infatti il suo volto si addolcisce, mi abbraccia per spingermi nel divano e iniziare a farmi il solletico, sapendo che appena mi sfiora scoppio a ridere a più non posso.

- E così pensavi bastasse sbattere un po' le ciglia per farti perdonare? no signora, ora ti puniscoooo- mi urla

- Ehhh...ohhhhh...da...da...dai sme...ahahahahah...smett...ohhh-
Vorrei poterle dire di smettere ma non riesco.

- Su cara, questa è vendetta, e ora... Oddio qualcosa mi sta mordendo il piede...ci sono per caso dei topi?- Lili strilla e si mette in piedi sul divano permettendomi di respirare di nuovo.

Prendo in braccio il piccolo cucciolo e le racconto ogni cosa.

- Tuo padre ha ragione, devi smettere di fare il WWF personificato, non puoi salvare ogni animale che trovi per strada e non mi guardare con quei occhi da innocente. Vogliamo ricordare il gatto ciccione che ti sei portata a casa e che rotolava letteralmente, la tartaruga enorme scappata da chi sa dove, il coniglio con quel collare di brillanti, il porcellino d'india biondo dei tuoi vicini e che te credevi abbandonato, i tre gatti gemelli che hai raccattato vicino al bidone della spazzatura, i 45677 cani che hai preso con te...vuoi che vada avanti?- mi osserva severamente ma so che sta solo scherzando.

- Beh ma lui è diverso dagli altri cani, lui ha bisogno di me, lo so- ribatto offesa

- Ah e dimmi te lo avrebbe detto il cane che ha bisogno di te? interessante...ora parli anche con loro, forza ti porto al canile, da quel tuo fantasticoooo amico, gli lascerai il cane e ce ne andremo- appena dice queste parole si volta ma io sorrido per come abbia sottolineato fantastico amico, cioè Luca.
Lili sostiene di non sopportarlo, ma illude se stessa, è come se volesse imporsi un freno perché sa che altrimenti dovrebbe ammettere il legame che c'è fra loro; sono entrambi teste calde, istintivi, protettivi, amorevoli, sarà per questo che con Luca ho fatto subito amicizia, lo conosco solo da un anno, ma è un bravo ragazzo, si occupa di uno dei canili principali della città.

Lili non smette di ripetere di lasciare il cane al canile e bla bla bla. Fingo di essere d'accordo, andremo da Luca, io lo saluterò e così i due si vedranno. So che entrambi fingono indifferenza.

Saliamo in macchina, e quando si accorge che sto per iniziare per la trecentocinquanta millesima volta il discorso Luca si mette sulla difensiva sparandomi addosso mille domande, come se non mi accorgessi che è nervosa da come stringe il volante.

Meglio non insistere, la voglio distrarre.

- Ehi ehi calma, hai fatto troppe domande...beh in effetti qualcosa è successo, cioè in realtà non è niente, insomma non lo conosco e non ... - inizio a parlarle dello sconosciuto ma per fortuna mi ferma, in realtà non avrei neanche voluto dirle nulla.

- Alt, mi vuoi dire che hai incontrato un ragazzo e non me lo hai detto!- mi sorride.

I suoi occhi mi scrutano alla ricerca di una risposta, che non arriva.
Il tragitto scorre in silenzio, non saprei cosa dirle. Quel ragazzo è solo un antipatico esemplare maschio, maleducato e un po' sfacciato. Scendiamo e mi faccio avanti nel risponderle a scoppio ritardato.

- Hai capito male comunque...è stato solo uno spiacevole incontro, non è nessuno e non lo vedrò più- mentre finisco questa frase siamo già entrate nel canile e il mio cuore accelera all'istante al suono di una voce.

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Entra in gioco anche Lili, importante figura di riferimento per Ester. 🌸🌸

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