You've got your demons, and darling, they all look like mine

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-Perché ho come l'impressione che mi pentirò di aver accettato questo invito- Cassie sorride e toglie i grandi occhiali dal viso.
-Perché sei una ragazza intelligente, nessuno può dire il contrario-
-Eppure lei mi odia, e continuo a non capirne il motivo. Non le ho fatto niente, mi sono sempre comportata in modo educato e cortese...e la prego, non usi la scusa che non sono all'altezza di Daniel, perché lo pensa solo lei-
-E' vero, quella sarebbe una balla, visto che siete entrambi belli ed entrambi intelligenti, ma il punto è un altro: tu e lui non potete stare insieme, e lo sai benissimo-
-Il Consiglio non ha detto niente a riguardo-
-Il Consiglio non ha detto niente perché siete ancora dei ragazzini! Se speri di diventare la signora Manson un giorno, beh tesorino, fossi in te abbandonerei immediatamente l'idea-
-In realtà il progetto che spero di portare a termine da qua a qualche tempo è il college, e anche il mio primo libro. Amo suo figlio, ma non è lui ad essere il sole, sono io-
-Se lo ami, allora per quale motivo lo hai messo così tante volte in pericolo in questi anni?-
-Come scusi?-
-Nel duemilaquattordici, sbaglio o Daniel è stato rapito e torturato dagli Psuché per tre giorni perché volevano attirarti da loro?-
-E' vero, ma siamo riusciti a salvarlo-
-Cosa che non sarebbe stata necessaria, se tu ti fossi fatta da parte- assottiglio le labbra. Non ha tutti i torti. Loro hanno voluto sempre e solo me, ed io ho trascinato i ragazzi un'infinità di volte giù con me. –Vedi Rose, la mia famiglia e quella del mio ex marito sono molto importanti del nostro mondo e Daniel, essendo il nostro unico figlio, deve portare avanti questo lignaggio con qualcuno...beh, con qualcuno che sia socialmente al suo livello-
-Come Skyler-
-La madre di Skyler appartiene alla famiglia dei Fallon, una delle più importanti del nostro mondo. Un'unione tra loro e i Manson sarebbe qualcosa di fantastico, senza contare che, finalmente, Daniel avrebbe il posto che gli spetta nel Consiglio-
-Si ricorda chi è mia nonna, vero? O che mio padre ha salvato il mondo?-
-Cece Greyson ha fatto grandi cose in questi anni, eppure non ha saputo controllare una sedicenne un po' troppo saputella che ha deciso di fare tutto di testa sua. E per quanto riguarda tuo padre, lui era un grand'uomo, su questo non ci piove, e niente e nessuno potrà cancellare quel che ha fatto, siamo tutti qui grazie a lui. Ma poi ha rinunciato ad ogni cosa per amore di umana-
-Mia madre-
-E ha trasmesso i suoi poteri a te che, diciamoci la verità, non ne hai fatto proprio un buon uso. Il Consiglio ha paura di te, tremano ogniqualvolta sentono il tuo nome. Qualsiasi cosa tocchi appassisce, e non voglio che questo accada anche a mio figlio-
-Sta sparando una serie di cavolate allucinanti, sempre con tutto il rispetto-
-La tua relazione con Daniel ha una data di scadenza, che ti piaccia oppure no. Ora, puoi o aspettare che lui si stanchi e che la cosa scemi, o lasciarlo tu-
-Non prenderò in considerazione nessuna delle due ipotesi-
-Rose, tu e Daniel non siete mai stati fatti per stare insieme e, in cuor tuo, lo sai benissimo, il primo anno ti detestava!-
-Sono successe tantissime cose nel frattempo e...-
-La vostra fantastica storia d'amore di cui tutti parlano, non ti preoccupare, sarà una bella favola della buonanotte per i figli tuoi e di Albus-
-Perché mi odia così tanto? Che cosa le ho fatto?-
-Niente, ti voglio solo lontano il più possibile da mio figlio, tutto qui-
-Parla come se già sapesse quali sono le sue intenzioni-
-Daniel è leggermente imprevedibile, su questo devo darti ragione. Ma mentre tu perdi tempo con me, lui è con Skyler-
-Come faccio, dopo tutti questi anni, a cadere in trappola ancora una volta?- mi alzo di scatto e prendo velocemente le mie cose.
-Sono sempre insieme per ora, senza che io abbia forzato la mano in alcun modo- mi ritrovo a boccheggiare perché, effettivamente, è la verità. Nelle ultime settimane l'ho visto più volte con lei che da solo. –Ma, d'altronde, non è la prima volta che trova un'affinità elettiva con lei, pur avendo l'occasione di stare con te- la mia mente retrocede immediatamente al terzo anno, una morsa mi attanaglia lo stomaco. –Credo che siano loro due le anime gemelle che, nonostante tutto e nonostante te, riescono sempre a trovarsi. Lo sai benissimo anche tu, come tutti gli altri che, se non avessi tentato il suicidio, la relazione tra Daniel e Skyler non sarebbe mai finita- non rimango lì nemmeno un minuto in più.
Scappo via, con le lacrime che mi rigano il viso e il cuore che batte nel petto alla velocità della luce. Improvvisamente ho di nuovo sedici anni, sono di nuovo sola e loro due sono la coppia d'oro della Marymount.
Arrivo a casa dopo venti minuti di corsa, chiudo la porta e mi lascio scivolare contro di essa.
Mi viene difficile respirare in questo momento, e so benissimo cosa sta per succedere.
-Okay adesso calmati Rose, calmati calmati calmati-
-Ehi, che succede?- Albus entra nel mio campo visivo, pensavo che non ci fosse nessuno a casa. –Ma tu stai per avere un attacco di panico!- striscia con le ginocchia sul pavimento e mi raggiunge, sfiorandomi il viso. –E' tutto okay, ci sono io-
-Daniel è con Skyler, vero?-
-Era con Chris, poi si è appioppata pure lei...mi vuoi spiegare che è successo?-
-Ero con Cassie, farà di tutto per far tornare loro due insieme perché io non posso stare con suo figlio, lo caccio sempre nei guai- tiro su col naso, cercando di regolarizzare il respiro.
-E' assurdo che una donna di quasi di cinquant'anni si metta a tu per tu con una ragazza di diciannove, per questi motivi poi- mi abbraccia, ed appoggia il suo mento sulla mia testa. –Chiamo Daniel-
-No lascia stare, non voglio che litighino ancora di più-
-Ma che cazz...ehi, che sta succedendo qui?- il diritto interessato apre la porta, spostando, con essa, sia me che Albus.
-Vi abbiamo disturbato per caso?-
-Stai zitta Skyler, oggi non sono in vena- mi rialzo e mi asciugo velocemente le lacrime. Non voglio che mi vedano in questo stato.
-Rose, sei sicura che vada tutto bene?-
-Sì-
-Rose-
-Lasciami stare, okay?- scuoto la testa e mi dirigo in camera mia.
-No- un paio di braccia si avvolgono intorno al mio corpo e, immediatamente mi ritrovo teletrasportata nel giardino d'inverno. –E' fuori discussione che io ti lasci stare quando sei in questo stato, sei totalmente fuori di testa-
-Mi sono vista con tua madre sta mattina- corruga la fronte. –Pensavo che volesse chiedermi di aiutarvi per un riavvicinamento-
-Che ti ha detto?-
-Daniel...-
-Rosebelle, che ti ha detto?-
-Mi prometti che non ti arrabbierai?-
-Rose...-
-Promettilo-
-Ti prometto che cercherò di non andare in escandescenza, ma non posso darti la sicurezza, non mi piace vederti in questo stato-
-Cassie non vuole che stiamo insieme perché ti metto sempre in pericolo. Preferirebbe che tu stessi con qualcuna come Skyler, che viene da una famiglia importante ed ha persino un futuro nel Consiglio. Senza contare che ha voluto sottolineare di come voi due abbiate legato di nuovo senza il suo intervento, perché siete due anime gemelle e siete destinate a trovarvi, e l'unico motivo per cui vi siete lasciati è stato perché io ho tentato il suicidio-
-Certo che mia madre ne ha sparate di cazzate in solo venti minuti- porto le mani sul volto e, immancabilmente, scoppio a piangere di nuovo. –Ma tu ci hai creduto-
-Mi dispiace-
-Vieni qui su- mi abbraccia, ed io nascondo la testa nel suo petto. –Meglio che tu abbia avuto questa reazione piuttosto che farle prendere fuoco-
-L'ho fatto soltanto perché si trattava di colei con cui condividi metà del tuo patrimonio genetico-
-Non mi sarebbe importato più di tanto-
-Ne riparliamo fra qualche anno- prende il mio volto tra le mani e sorride. –Perché mi guardi così?-
-Io ti guardo sempre così, e comunque, non crederai davvero a ciò che ha detto mia madre, no?- assottiglio le labbra, e il ragazzo sospira. –Rosebelle!-
-Lo sai quanto è facile mettere la pulce nel mio orecchio-
-Sì, ma pensavo che, con tutto quello che abbiamo passato, questo ostacolo fosse stato superato-
-Non lo so Daniel...-
-Rose, stiamo insieme da due anni ormai, non hai motivi per essere insicura della nostra relazione-
-Ci siamo lasciati a gennaio, te lo sei dimenticato? O meglio, mi hai lasciata a gennaio-
-Perché tu avevi preferito credere alla versione di qualcun altro, come sempre, ad Albus soprattutto, che cercava sempre di dividerci. Siamo alle solite come ogni volta: non riesci a dimenticare ciò che è successo in passato e questo, in parte, ti fa dubitare di me. Io davvero non so più che cosa fare con te-
-Tenermi stretta ancora un po'? Magari darmi un bacio addirittura?-
-Sai, tutto questo è solo ed esclusivamente colpa mia, me ne rendo conto ogni giorno sempre di più-
-Ti amo tanto-
-Ti amo tanto anch'io...e direi che è arrivato il momento di far capire a Skyler che, forse, ha frainteso un po' tutto-
-E' in combutta con tua madre, non le è passate-
-E vuoi contraddirla? Cioè guardami- allarga le braccia e punta le mani verso di sé. Scuoto la testa, è sempre il solito pallone gonfiato. –E, guardando te, mi rendo conto che tu sei quella perfetta per me-
-In effetti, esteticamente parlando, stiamo molto bene insieme-
-Ho sentito bene?-
-C'è stato un periodo in cui mi sentivo davvero a disagio a stare accanto a te perché, insomma, tu sei tu, ma poi ho iniziato a dimagrire, i vestiti hanno iniziato a starmi meglio, e c'è anche il fatto che, quando mi guardi, mi sento la ragazza più bella del mondo, per quanto so che sia sbagliato perché è una cosa che deve partire da me e non da te-
-Voglio soltanto che non pensi più che non sei alla mia altezza-
-Non lo faccio, te lo assicuro-
-Bene piccoletta, questo mi rende molto felice. Non piangere più okay? E non...non ti vedere più con mia madre ti prego, porta solo guai-
-Me ne sono accorta, infatti ho deciso che questa sarà l'ultima volta-
-Sai che facciamo questa sera? Ti porto a mangiare sushi- sorrido e gli do un bacio sulla guancia.
-Sei davvero molto dolce, grazie di tutto Daniel-
-Smettila di ringraziarmi, è naturale che io lo faccia-
-Mi rendi tanto felice-
-Anche tu...e ora togliti quell'espressione triste, okay?-
-Okay-
-Ah comunque ti ho preso i libri, alcuni sono più grandi dei miei, non lo credevo possibile-
-Hai preso i miei soliti approfondimenti sui diritti umani?-
-Sì, anche se non capisco che cosa ci fai-
-Dopo la laurea e il dottorato, inizierò a lavorare per Amnesty International e, nel frattempo, mi preparerò al concorso di diplomazia, pubblicherò qualche mio libro e, poi, lavorerò per il Consiglio dei diritti umani-
-Ed essere Presidente degli Stati Uniti dove lo metti?-
-Non so se ci saranno ancora gli Stati Uniti, se Trump dovesse vincere le elezioni-
-E' diventata una fissazione per te-
-Ti rendi conto che siamo parlando di un misogino, omofobo e razzista che minaccia di costruire un muro tra noi e il Messico? Senza contare il fatto che non crede che esista lo stupro. Hai idea di quanto questo ci faccia indietreggiare?-
-Questa è la prima volta che vedo la politica come qualcosa che fa davvero parte della mia vita e non come un fattore esterno-
-Beh è anche la prima volta che possiamo votare, quindi-
-Mmmmmhhhhh stiamo diventando grandi, non so se questa cosa mi piace oppure no-
-E' il nostro ultimo anno da adolescenti, o meglio, gli ultimi mesi-
-Mi stai facendo venire l'ansia-
-Voglio fare qualcosa, per le elezioni intendo. Penso che ci sia una certa disinformazione, senza contare che è giusto che i giovani sappiano cosa stanno combattendo-
-Ora sto iniziando ad avere paura-
-Voglio creare un'associazione femminista che parte dall'interno di Harvard-
-Ecco appunto-
-O meglio, una società segreta stile Skull and Bones-
-Rallenta Greyson, stai lavorando troppo d'immaginazione-
-E poi mi candiderò come rappresentante degli studenti-
-Rose, rilassati- poggia le mani sulle mie spalle, e ride. –Come...come ti è venuta in mente una cosa del genere?-
-In realtà volevo farlo anche al liceo però sai, non è che avessi tutta questa gran reputazione ai tempi...e poi la Kappa Alfa Theta ha sentito un paio di miei discorsi dello scorso anno, quindi-
-Pensavo che fossi contro le sorellanze o cose del genere-
-Ed è così, infatti non entrerò a farne parte, mi serviranno soltanto come trampolino di lancio per la campagna. Loro possono aiutarmi ad aprire l'associazione-
-C'è soltanto un piccolissimo problema-
-Ossia?-
-Hai presente i Penna e Teschio?-
-La società segreta di Harvard formata completamente da esemplari di razza maschile che fa concorrenza agli Skull and Bones?-
-Sì-
-Che cosa c'entrano con te Daniel?-
-Mi vogliono come membro, e vogliono che mi candidi come rappresentante degli studenti-
-Ferma un attimo: tu parte di una società segreta elitaria che non accetta le ragazze. E' uno scherzo, vero?-
-Vedi, era proprio per questo che non volevo dirti niente-
-Dimmi, almeno, che non ti candiderai contro di me!-
-Ecco...-
-Per l'amor di dio Daniel!- sbotto, scuotendo la testa. –Tu sei più popolare di me-
-Ho accettato prima di sapere che anche tu volessi farlo, sennò ti assicuro che avrei rifiutato. Ma ora sono in ballo, quindi tanto vale ballare-
-Non ci posso credere- mi massaggio il ponte del naso. –Lo sai che questo potrebbe creare dei problemi tra noi due?-
-Abbiamo superato il liceo, un tentativo di suicidio, Skyler, il ritorno di Albus, la prima Battaglia di Maggio, il ritorno di Rebecca, tu che sei morta e ritornata in vita, mia madre, il ritorno di Skyler, non credo che una semplice elezione possa dividerci-
-I Penna e Teschio non sono proprio i tipi che giocano pulito-
-Con me sì. Secondo te potrei mai permettere che facciano qualcosa per danneggiarti? Io che, per un mese, non ti ho nemmeno toccato per paura?-
-Okay promettimi che, qualsiasi cosa accada, questa storia non ci dividerà, nonostante io sia totalmente contraria che l'amore della mia vita faccia parte di un qualcosa di così tanto retrogrado e maschilista-
-Te lo prometto. Però ti prego, limita le critiche. Il fatto che ne faccia parte non significa che condivida tutto ciò che pensano. Rose, non dimentico ciò che hai dovuto passare al terzo anno, non potrei mai andare contro ciò, fidati di me-
-Va bene- gli tendo la mano per poterla stringer. Lui, però, l'afferra e mi attira a sé, per poi baciarmi sulle labbra. –Un'altra cosa. Devi credere in ciò in cui credi perché è giusto, non per ciò che è successo a me-
-Sarebbe da ipocriti dire che la tua storia non mi ha aperto gli occhi e non mi ha aiutato a vedere tutto sotto un altro punto di vista. Prima non ero così tanto sensibile, definivo le ragazze 'troie' come se niente fosse, ma poi ho visto quello che è successo a te e mi sono reso conto di quanto le parole possano davvero ferire, e di come siano usati due pesi e due misure perché, se un ragazzo va' a letto con tante ragazze è un figo, mentre voi passate per poco di buono, e non è affatto giusto, come quella storia della serratura e della chiave che odi tanto-
-Quel paragone è la cosa più maschilista con cui sia venuta in contatto in diciannove anni di onestissima carriera-
-In effetti non è molto carina come cosa, e se ho capito tutte queste cose è stato solo grazie a te-
-Ho sempre saputo che eri molto intelligente, eri solo pigro-
-E un po' troppo sicuro di me-
-Ti rivelerò un segreto: ci sono stati momenti in cui io ho avuto pura persino di respirare e, se non ci fossi stato tu al mio fianco con questa tua sicurezza un po' troppo forte, non so se sarei riuscita ad affrontare le varie situazioni in questione. Per esempio, dopo il mio suicidio, avevo paura di tornare a scuola o di spiegare ai college per quale motivo ci fosse stato un calo del mio rendimento scolastico, ma poi arrivavi tu e non mi mollavi un attimo, mi hai spinto a superare i miei limiti più di una volta, sono quel che sono oggi anche grazie a te, a tutte le volte in cui mi hai dato una batosta e in cui mi sei stato vicino-
-Lo stesso vale per me: se sono arrivato ad Harvard da solo, senza l'aiuto di mio padre, è solo perché mi hai reso una persona migliore di quel che fossi, anche quando meritavo soltanto un bel paio di schiaffi ben assestati-
-Te ne sei presi alcuni, Holden mi ha persino fatta uscire una volta-
-Me lo ricordo, mi hai fatto girare la testa di trecentosessanta gradi-
-Quello solo se sei la bambina dell'esorcista-
-Hai capito il concetto-
-Sì lo so- avvolgo le braccia intorno i suoi fianchi e sorrido. –Ti amo davvero tanto Daniel-
-Ti amo tanto anche io Rose, non so come avrei fatto se tu non ci fossi stata-
-Semplice, saresti morto nel giro di qualche anno, non saresti nemmeno arrivato al diploma-
-Probabilmente hai ragione-
-Leva il probabilmente, è un dato di fatto- rotea gli occhi al cielo ed io rido. –E comunque non vedo l'ora che sia sta sera, a parte per il nostro anniversario, è una vita che non stiamo un po' da soli-
-E' colpa mia, avevo paura a rimanere da solo con te, avevo paura che ti potesse succedere qualcosa-
-Me ne sono resa conto nel momento in cui ti sei messo in astinenza volontaria da solo per quattro mesi, non credo che sia mai successo nella storia-
-No, infatti- sospira, e si passa le mani sul volto. –Comunque, devo parlarti di una cosa questa sera-
-E' tutto okay?-
-Sì certo, non ti preoccupare...mi stupisce che tu non mi abbia chiesto se ti volessi lasciare-
-Non avrebbe avuto senso visto tutte le discussioni che abbiamo avuto fin ora. E poi sono cosciente di quel che provi per me-
-Sto per commuovermi, pensavo che non sarei mai riuscito a vedere l'alba di questo giorno-
-Sei davvero un coglione- gli tiro uno schiaffo sul letto e lui ridacchia. –Beh in realtà non hai tutti i torti-
-Prima mi picchi e poi ritratti, fortuna che ero io quello che aveva problemi a controllare la rabbia-
-Ricordami per quale motivo ho deciso di stare con te-
-Perché mi ami, semplice-
-Già- mi stropiccio gli occhi, e sbadiglio. –Comincio a prepararmi, devo lavarmi i capelli-
-Sì anche perché stanno diventando davvero lunghi-
-Finalmente non ho più Isebelle alle calcagna che mi dice di tagliarli-
-Le vostre battaglie quotidiane per i tuoi sobri colori-
-Per un periodo, lo scorso anno, ero tornata al mio naturale-
-Che non si vedeva dal lontano duemiladodici-
-Non è assolutamente vero, li ho tinti completamente solo due anni fa-
-Sì ma prima hai cambiato colore alle punte almeno una decina di volte, quindi ho ragione io-
-Sei davvero incredibile-
-Lo so, modestamente-
-Sei sempre il solito pallone gonfiato-


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-Stai cercando di creare una seconda Muraglia Cinese?- dice Daniel, indicando gli innumerevoli piattini che ho davanti.
-E' davvero una battuta carina da fare a chi soffre di disturbi alimentari-
-Però con te è tutto un campo minato eh- allarga le braccia, e sbuffa.
-Che cosa mi volevi dire?- cambio discorso, prima che si trasformi in una delle nostre solite litigate.
-Che ho intenzione di iniziare a vedere uno psicologo. In questi sono successe davvero tante cose che hanno minato la mia sanità mentale, e so benissimo come divento quando perdo il controllo e non voglio più ferire nessuno specialmente te-
-Sono senza parole-
-Perché?- ridacchia, prendendo un altro piattino di sushi.
-Perché, la prima volta che ne abbiamo parlato, mi hai preso in giro, invece adesso se abbastanza maturo da realizzare che ci sono cose che non hai mai superato e che è arrivato il momento di chiudere-
-Credo che l'abbandono di mia madre abbia influito su di me più di quanto io voglia dare a vedere e che abbia, in parte, avuto dei riscontri sui miei rapporti con gli altri, sia con te che con i ragazzi. Mi sono reso conto che non è normale che, ogni volta che una persona nuova entri nel nostro raggio d'azione, io mi comporti come se fosse una minaccia, anche se devi ammettere che, nel caso di Seth, avevo ragione da vendere-
-Questo è vero, e te l'ho sempre detto, però prendi Luke per esempio, lui è un bravo ragazzo-
-Ma prendi Mike, su di lui ti sei sbagliata alla grandissima-
-Ha ingannato tutti, non soltanto la sottoscritta...e comunque è un bravissimo attore, perché è difficile prendermi in giro, le persone le capisco-
-Meh-
-Avevo capito sin dal primo momento che mi saresti stato sulle ovaie-
-Sulle ovaie?-
-Sì. Ci hai fatto caso che, anche per esprimere concetti come 'rompere le scatole' o cose del genere usiamo termini riferiti all'uomo? Siamo maschilisti anche nel modo di parlare-
-Io direi che la situazione ti sta sfuggendo un attimo di mano-
-Ho tutto sotto controllo. Piuttosto, se vuoi che venga con te la prima volta, non esitare a chiedermelo-
-No, posso farcela da solo-
-Oh-
-Non prenderla a male Rose. E' solo che, quando eri morta, mi sono reso conto di non avere la più pallida idea di come avrei fatto a fare ogni singola cosa senza di te, e questo non è buono. Negli ultimi due anni e mezzo, perché voglio essere buono e non contare anche il duemilatredici, ho basato tutta la mia vita su di te, col risultato che, quando ci siamo lasciati a gennaio, non dormivo più la notte, non...non riuscivo di smettere a pensarti e che, quando eri scesa nel mondo dei morti, ho scelto la caduta per disperazione, perché niente aveva più senso. Quindi scusa, ma io ho bisogno di ricostruire la mia corazza, quella che tanto disprezzavi quando eravamo più piccoli, perché sono stanco di sentirmi tanto vulnerabile in tua presenza- assottiglio le labbra. Il suo ragionamento non fa una piega eppure, per qualche strano e assurdo motivo, il mio cuore duole.
-Se è quello che ritieni giusto fare io posso solo appoggiarti come sempre-
-Infatti non sto chiedendo il tuo permesso-
-Non sto dicendo questo-
-Sono troppo debole quando si parla di te-
-L'ultima volta che mi hai detto una cosa del genere hai iniziato a frequentarti con Skyler poco dopo-
-Non ti preoccupare, non è questo il caso-
-Comunque sono tanto orgogliosa di te Daniel, dico sul serio-
-Grazie, sei stata l'unica che mi è stata sempre vicino, anche quando non mi parlavi-
-Che?-
-Ho scoperto recentemente che, anche nei tanti mesi in cui eravamo lontani per un motivo o per un altro, ti sei sempre assicurata che io stessi bene, se avessi bisogno di qualcosa...c'eri tu dietro a quella strana concessione del professore di matematica che, al secondo anno, mi ha permesso di rifare il compito, visto che avevo preso l'ennesimo brutto voto-
-Come hai fatto?-
-Daisy oggi pomeriggio, mentre tu ti preparavi. Albus le ha raccontato che cosa fosse successo e lei ha iniziato ad urlarmi addosso che non ti meritavo, che mi hai sempre guardato le spalle, salvo poi lasciarmi parlare e capire che io non sapevo niente di niente della discussione con mia madre-
-Purtroppo sono fatta così. Non riesco a tagliare totalmente i rapporti con una persona, anche se questa mi fa arrabbiare tantissimo e mi ferisce in tutti i modi possibili ed immaginabili. Anche se avrei voluto ucciderti per la storia con la Miller, non potevo non sapere come ti stesse andando la vita, e lo stesso quando stavi con Skyler. Devo tenervi tutti sotto controllo, in un modo o in un altro- 

Afterglow(#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora