And baby I'm so terrified if you ever walk away

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-Daniel è in testa ai sondaggi-
-Dimmi qualcosa che non so- sbuffo, passandomi una mano tra i capelli rossi e rosa.
-Eppure il discorso è andato benissimo oggi, le ragazze erano tutte dalla tua parte- scrollo le spalle. Sto cercando di nascondere il fatto che io ci sia rimasta male, soprattutto per non litigare con il ragazzo in questione, ma sto facendo davvero un enorme sforzo.
-Non so che dirti Luke sul serio- mi massaggio le tempie. Ho sbagliato, come ho mai anche solo potuto pensar che sarei riuscita a battere Daniel Manson? –Comunque so che sta sera c'è il falò di iniziazione, e che tu sei stato scelto come adepto dei Penna e Teschio-
-Devo superare delle prove, e giuro che non ti tradirò!-
-Vai-
-Non mi piace l'idea di farti tornare da sola a casa-
-Non ti preoccupare per me, dico sul serio-
-Va bene. Tengo d'occhio il tuo ragazzo allora-
-Ciao- mi dà un bacio sulla fronte e se ne va. Sospiro, iniziando a raccogliere le mie cose.
Sono contenta che anche Daniel sia a questa sorta di rito di passaggio, non ho tanta voglia di vederlo oggi, nonostante sia consapevole che non è colpa sua.
-Mi è piaciuto molto il tuo discorso- sussulto. Il cuore nel petto sembra stare per esplodere, potrei morire da un momento all'altro. –Scusa, non volevo spaventarti-
-Ero sovrappensiero- Ellen mi sorride. Non sono riuscita ancora ad inquadrarla e questo mi infastidisce molto. –Comunque grazie, vorrei che avesse avuto un po' più di successo-
-In che senso? Sei tu in testa ai sondaggi-
-No, è Daniel- prendo il cellulare e le mostro l'immagine in questione. Lei fa lo stesso, con il risultato che ci troviamo che due grafici diversi. –Quei bastardi-
-Devono aver diffuso due file diversi per poterti incasinare il cervello; il problema è quale dei due è vero?-
-Probabilmente quello che ho io-
-Wow, pensavo che ti interessasse davvero vincere queste elezioni, parli tanto di fare la differenza e cose del genere...-
-Nessuno vince contro Daniel Manson, è stato geneticamente creato per riuscire in qualsiasi cosa faccia, te lo posso assicurare. Non l'ho mai visto fallire una sola volta in vita mia- metto lo zaino sulle spalle e affretto il passo, sperando che lei lo consideri un gesto tanto maleducato da lasciarmi in pace.
-Ti ha davvero plagiata-
-Daniel non è cattivo, okay? E' dolce, buono, sensibile, anche se non sembra. Tiene a me in una maniera che nessuno di voi può immaginare, e non dobbiamo dimostrarlo a nessuno- l'ultima cosa che voglio è sembrare tanto scortese, ma sono davvero nervosa per tutta questa situazione e per come si punzecchiano loro due.
-Che vi difendete a spada tratta c'ero arrivata, ha avuto la stessa reazione quando ho fatto un appunto su di te l'altra volta-
-Stiamo insieme da due anni, ci conosciamo da cinque e ce ne abbiamo messi altri due prima di arrivare a questo punto, è naturale che accada- mi stringo nella giacca, la mia pelle rabbrividisce quando esco dall'edificio ed entro in contatto con l'aria fredda della sera. –Ascolta, non so cosa pensi di lui e, francamente, credo nel libero arbitrio, ma anche se ti sta antipatico ti prego, non farglielo capire troppo esplicitamente, tiene al giudizio della gente più di quanto voglia dare a vedere-
-Non è questo comunque, semplicemente non riesco a decifrarlo. Se ne sta sempre sulle sue, non parla con nessuno e, se ti rivolge la parola, rischi di litigarci-
-E' successo anche a me all'inizio, è normale-
-C'è comunque una cosa che voglio chiarire, ossia che non ci sto provando con Daniel e che tutto questo non è soltanto un modo subdolo per poter arrivare a lui-
-Exusatio non petita, accusatio manifesta-
-Cosa?-
-E' latino, significa , in breve, 'giustificazione non richiesta', come nel tuo caso. E sarebbe, tra l'altro, tutto inutile, noi due siamo endgame, in parecchi hanno provato a separarci, ma non c'è riuscito nessuno- sfodero il sorriso più falso del mondo, un po' per autodifesa e un po' per scrollarmela di dosso perché, fino a quando non se ne sarà andata, io non potrò tornare a casa.
-Okay, sono contenta che abbiamo chiarito le cose. Adesso io devo andare, ci vediamo domani, ciao Rose-
-Ciao Ellen- mi volto e, per la seconda volta nella giornata, mi becco un bello spavento. –Cristo, state cercando di farmi morire per caso?-
-Quella è la famosa te due punto zero?-
-Si chiama Ellen Robinson Al, e comunque ha specificato che non ha interesse verso Daniel, quindi-
-Quindi lo punzecchia continuamente così, tanto per sport-
-Fammi finire di parlare...stavo dicendo, siccome non mi fido più delle persone, le ho sottilmente fatto capire che potrebbe fare la qualsiasi, tanto io e Daniel siamo indistruttibili-
-'Sottilmente' eh?-
-Sono stata diplomatica e non mi sono fatta prendere dalla rabbia, te lo posso assicurare-
-Questo mi rincuora, che dici, andiamo?-
-Posso chiederti un favore?-
-Sì certo, quello che vuoi-
-Possiamo tornare a casa volando e non col teletrasporto? Ho già lo stomaco in subbuglio di mio, vorrei evitare di vomitarti di nuovo sulle scarpe- sorride e, per tutta risposta, dispiega le ali, tornate allo splendore di una volta. –Era una vita che non le vedevo-
-Tre anni per l'esattezza-
-Certo che ne è passata di acqua sotto i ponti-
-Molta- ci guardiamo per circa cinque minuti, senza che nessuno dei due si muova verso l'altro. –Come faccio...come faccio a portarti? Non voglio problemi con Daniel-
-Credo che tu debba fare come fa lui...e non ti preoccupare, ci parlo io dopo-
-Va bene- ci avviciniamo a piccoli passi e, quando mi prende in braccio, sento una strana sensazione impossessarsi di me.
Non ci sono stati tanti contatti tra di noi prima di questo, non eravamo così appiccicati da tantissimo tempo ed ora, quello che tanti lustri fa mi sembrava un gesto quasi meccanico, mi mette parecchio a disagio.
-Ho visto il video di Luke, il tuo discorso è stato fantastico-
-Grazie mille, non sei la prima persona che me lo dice in realtà-
-E i sondaggi come sono andati?-
-Ecco il problema: i Penna e Teschio ne hanno rilasciato un altro, e nessuno sa quale sia quello vero e quale quello falso poiché sono arrivati contemporaneamente. In uno sono in testa io e nell'altro Daniel, e temo che sia il secondo quello più veritiero-
-E perché?-
-Perché stiamo parlando di Daniel Christopher Manson. E' più carismatico, più simpatico, più aperto, più tutto, e poi...-
-...e poi lui vince sempre, lo so, sono quasi tentato di non presentarmi alla regata-
-E per quale motivo?-
-Sappiamo benissimo a chi andrà la vittoria-
-Non puoi arrenderti senza combattere-
-E' stato con una ragazza più grande che lo ha trasformato in vampire, eppure è diventato più forte, ha avuto una relazione con la professoressa, è diventato capitano della squadra di basket, ha alzato la media, ha riottenuto le ali, ha avuto te, Harvard, il campionato di basket per il terzo anno di fila, ha scelto la caduta ed è persino diventato più forte e, dulcis infundo, è diventato il pupillo del Consiglio, quello stesso Coniglio che, per anni, lo aveva messo alla gogna-
-Effettivamente cade sempre in piedi, non si può dire il contrario-
-Sono diciannove anni che continuo a perdere contro Daniel Manson, è arrivato il momento di gettare la spugna-
-Non penso che sia andata sempre così-
-Di chi eri la ragazza tu all'inizio?-
-Non so se questo freddo che sento dietro al collo sial'aria o la frecciatina che hai appena scoccato-
-Non provo più gli stessi sentimenti per te, però anche questo è un dato di fatto, verrò sempre dopo di lui-
-Dimentichi che io all'inizio volevo te, solo ed esclusivamente te-
-'Solo ed esclusivamente'?-
-Non...non mi piaceva Daniel in quel periodo, mi ero lasciata assuefare da quel che blateravano gli altri-
-Rose...-
-Quando io e te ci siamo lasciati per la prima volta, c'è stata la possibilità che ci mettessimo insieme, ma io gli ho detto che ero ancora innamorata di te, ed era così-
-Perché non me lo hai detto prima?-
-Pensavo che fosse chiaro, sbaglio o hai rotto tutti i miei cristalli lo scorso anno?-
-Questi sono dettagli-
-Io ti amavo-
-Che cosa?-
-Lo ammesso quando pensavamo di aver trovato il tuo corpo, che poi si è rivelato tale anche se non lo era davvero, e penso che sia arrivato il momento per te di saperlo quindi sì, io ti amavo, e non voglio più che dubiti, neanche per un solo istante, di essere stato importante per me, e non voglio nemmeno che pensi di essere stato la seconda scelta o altre cose del genere, perché non è stato assolutamente così-
-Per anni mi sono sentito come se tu lo avessi preferito a me ed ora, finalmente, so che non è vero-
-Ho il complesso della crocerossina, ho aiutato due fantasmi a ritrovarsi dopo quasi un secolo-
-Già hai ragione. Grazie Rose, non sai quanto significhi questo per me-
-Che finalmente puoi chiudere questo capitolo della tua vita e andare avanti, magari con la splendida ragazza che ci hai presentato-
-Claire pensa la stessa cosa di te. Ero convinto che si sarebbe messa in competizione come spesso accada tra gli ex ed i nuovi, invece no-
-Quando sono nel mio periodo giusto sono molto simpatica, che posso dire-
-Vincerai quelle elezioni, non ti preoccupare-
-Non lo so Albus, non ne sono così sicura-
-Se c'è una persona che può battere Daniel Manson quella sei tu, e lo sai benissimo-
-Non...il punto è che lui lo sta facendo soltanto perché glielo hanno proposto, io invece voglio fare qualcosa di diverso, voglio davvero cambiare le cose, e apportare qualche cambiamento. Sai che nelle università dell'Ivy League come Harvard o Yale non viene mai dichiarato il numero esatto di morti, stupri o violenze all'interno del campus? Mentre invece in altre università come la Stanford sì, c'è persino sulla pagina di Wikipedia-
-Non capisco per quale motivo tu abbia controllato-
-Perché è una delle cose che mi spaventa di più al mondo. Ti rendi conto che io non posso stare tranquilla nemmeno nel prendere un treno per tornare a casa dopo le lezioni? Siamo nel duemilasedici, perché non riuscite a tenervelo nei pantaloni?-
-Non hai ancora superato quel che è successo al liceo, vero?-
-Mi ritengo più fortunata di altre ragazze, su questo non ci piove, però non credo che sia una cosa che si supera, semplicemente si va avanti e basta, non hai molte altre alternative-
-Mi spieghi per quale motivo Seth si è inventato una cosa del genere?-
-A distanza di anni credo che lui non avesse propriamente calcolato ciò che sarebbe successo, voleva solo ferirmi, che poi quella sia stata la miccia che ha scatenato l'incendio è un altro discorso-
-Vorrei essere come te alle volte-
-Ingenua?-
-Capace di perdonare il prossimo anche quando questi ti ha ferito nel peggiore dei modi-
-E' semplicemente un altro modo per dire ingenua. Quel che faccio può considerarsi sbagliato su molti fronti-
-Guarda il lato positivo, se non fossi stata così, non avresti perdonato Daniel, o me-
-Su questo hai ragione, e non mi pento di aver dato una seconda chance a te e ad al tuo amichetto-
-Lo sappiamo entrambi, soprattutto lui- scendiamo in picchiata e, in un attimo, siamo a casa. –Ciao famigliaaaaaa- urla, varcando la porta di casa.
-Cavolo, sei davvero di buon umore- dico.
-Di tanto in tanto sì-
-Brava Roseeeee- i ragazzi battono le mani non appena mi vedono, sicuramente Luke avrà raccontato a Daisy che cosa è successo.
-Farete questa festa anche a Daniel?-
-Nah, lui non è un bimbo speciale come te- Diana mi strizza una guancia. Mi sembra assurdo pensare che ci sia stato un tempo in cui non ci sopportavamo, e in cui ha tentato di strangolarmi.
-Ovviamente non fare caso ai sondaggi che...-
-Ce ne sono due in giro, uno con Daniel in vantaggio ed uno con me, quegli stronzi dei Penna e Teschio stanno cercando di mettermi i bastoni tra le ruote-
-E il Mastino dei Baskerville non fa niente?-
-Ci ha parlato Chris, ma in questo momento è preso dall'idea di essere il golden boy, il pupillo del Consiglio, ed è convinto di essere invincibile-
-In pratica è una versione del duemiladodici ma con un cuore-
-Esattamente Al- prendo la tovaglia dal cassetto e la adagio sul tavolo. –Spero soltanto che non combini qualche casino durante la prima prova di questa sera-
-Ti ha raccontato in cosa consiste?-
-Credo che non lo sappia nemmeno lui Daisy-
-Luke sì, gliene ha parlato suo padre. Scelgono un tot di ragazze, tutti consenzienti, che iniziano a correre per tutta Cambridge, inseguite dai futuri membri. Chi riesce a trovarle e a prenderle passa alla fase successiva e riesce pure a farsi una scopata al chiaro di luna-
-Perché sto venendo a sapere di una cosa del genere solo adesso?!- urlo. –Da quant'è che ne eri a conoscenza?-
-Da questa mattina, non ti ho detto niente perché non volevo distrarti, scusa-
-Traaanquilla, mi faccio un panino e li raggiungo, tengo io d'occhio Daniel sta sera-
-E Luke- sottolinea Daisy.
-Tu e lui non state davvero insieme, quindi...-
-Albus!-
-Va bene va bene va bene però, se sono costretto a salvare solo uno dei due dal mettervi le corna, la mia scelta ricadrà su Daniel, anche perché questa casa si trasformerebbe in un campo di battaglia e non ho voglia di assistere a tutto ciò-
-Spero che non dovrai intervenire e che, entrambi, si dimostrino dotati di un cervello e non soltanto di una scarica di ormoni-
-Io ripongo la mia fede in Daniel-
-Okay siamo davvero tutti contenti di non dover assistere alle vostre scaramucce, ma state diventando davvero inquietanti- il corpo di Audrey è scosso da un fremito. In effetti non ha tutti i torti, non si sono mai comportati così.
-Vado, ci vediamo più tardi- in un battito di ciglia svanisce.
-Quasi quasi mi metto in mostra per farmi scegliere dagli Skull and Bones-
-Ti prego Chris, non ti ci mettere anche tu-
-Sarebbe fichissimo-
-Che cosa ci trovate di bello in queste società segrete prettamente maschiliste e, probabilmente, illegali? Sono l'unica che ha visto 'The Skulls'?-
-Sei l'unica che si preoccupa così tanto per qualcosa, rilassati-
-Sta' attento, okay?-
-Sì mamma. Piuttosto, tu perché sei ancora senza poteri? Sbaglio, o Celeste ha detto che ci sono ancora?-
-E' quello che mi chiedo anche io, sono spariti- ognuno di noi mette un piatto o una posata a tavola, la cena tocca ad Audrey questa volta.
-Chris, falla arrabbiare di nuovo-
-Non ci penso nemmeno Diana, ho rischiato la morte un paio di volte tre anni fa, me lo ricordo benissimo-
-Aspettiamo che Daniel faccia un passo falso, gli voglio bene, ma sappiamo benissimo che, prima o poi, farà qualche casino-
-Si è così tanto spaventato quando sono morta che è attento a qualsiasi cosa dica o faccia- evito di menzionare il controllo maniacale che fa dei miei singoli spostamenti, anche perché, sicuramente, qualcuno di loro se lo lascerebbe scappare e finirebbe molto male. –Piuttosto, ho avuto una strana discussione con Ellen-
-Ellen è la nuova Skyler?- mostro il terzo dito a Daisy, che ridacchia. –Immagino quale sia stato il soggetto-
-Ad un certo punto ha sentito l'esigenza di rassicurarmi sul fatto che non ha alcuna intenzione di provarci con Daniel-
-Ha istinti suicidi per caso?-
-Non è carina come battuta Chris-
-Sei la prima che scherza sul proprio tentativo di suicidio-
-Sul mio sì, ma non sappiamo che cosa stanno passando gli altri, magari stanno combattendo la loro battaglia personale e noi ci marciamo sopra-
-Rose, io ti voglio bene, però devi smetterla di fare lezioni a tutti come se fossi una maestrina-
-Non faccio la maestrina-
-Com'è che ti chiamava Daniel al primo anno? Ah sì, insopportabile so-tutto-io- Diana ridacchia, ed io scuoto la testa.
-In realtà me lo dice ancora qualche volta- a quei tempi me la prendevo a morte quando mi appellava in questo modo invece, adesso, mi ritrovo a sorridere e a dargli qualche pizzicotto. –Non farà niente questa sera, troverà un modo per aggirare l'ostacolo, lo conosco benissimo-
-Tutti i maschi sono uguali Rose-
-Mi sento punto da questa tua affermazione Daisy, anche perché sono l'unico rappresentante qui in grado di difendersi-
-E Daniel non mi tradirebbe mai-
-Neanche io penso che farebbe qualcosa per ferirla, è praticamente uscito fori di testa ad inizio anno quando lei se ne è andata- Audrey si stringe nelle spalle, per poi mettere finalmente la cena in tavola.
-Non capisco perché solo io devo avere a che fare con gli stronzi? Non vi ricordate com'era Daniel Manson?-
-Non c'è bisogno di sottolinearlo, ho avuto già la mia dose di sofferenze Daisy, mi bastano e mi avanzano-

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