Your smile, my ghost, I felt into my knees

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Guardo il mio riflesso allo specchio e sistemo il vaporoso vestito. Il tema della festa è l'ottocento, mi chiedo se potessero essere più prevedibili di così.
Daniel e Luke sono già usciti, Chris, Audrey, Daisy e Diana aspettano, invece, me ed Albus.
-Stai avendo dei ripensamenti per caso?- il ragazzo entra in camera mia. Non c'è un solo vestito in giro, sono tutti in valigia. Il mio volo è domani sera, ho dato per scontato che ogni cosa andrà come l'ho programmata, non ho calcolato margini di errore, perciò mi viene naturale chiedermi se sia stata una brava stratega o una troppo ingenua.
-Su di me, non sul piano- rispondo, voltandomi verso di lui. –Quel che ho fatto fin ora potrebbe non essere completamente giusto- 
-Ti stai riferendo a Daniel?-
-Ho scoperto una cosa quando sono andata in Irlanda, una cosa che né io né le ragazze abbiamo detto ad anima viva- Albus diventa serio di colpo. E' più di un mese che stiamo mantenendo questo segreto ma, ora come ora, ho bisogno di farlo venir fuori. –Intanto sapevi che c'è un Consiglio diverso per ogni Paese?-
-Sì, perché, tu no?-
-Io non ho...-
-...sì sì okay, salta questa parte e vieni subito al sodo-
-Il nostro Consiglio, da quando Morsein è salito al potere, ha fatto in modo che tutti i poteri dei nuovi nati fossero limitati-
-Non credo di capire...-
-Per paura di un altro colpo di stato, si sono assicurati che nessuno di noi fosse troppo potente per poter prendere il potere-
-Quindi rientriamo anche noi in questo gruppetto- annuisco. –Ma è una violazione dei nostri diritti-
-Lo so, per questo ho intenzione di fare un esposto al Consiglio non appena questa storia sarà finita, ma non era questo ciò che volevo dirti, o meglio sì, ma non solo-
-Ho un po' paura a dir la verità-
-La Morrigan ha sbloccato i poteri miei e delle ragazze, per questo Daisy si è trasformata- Albus sgrana gli occhi. Forse abbiamo sbagliato, forse, adesso, siamo sbilanciati, ma dovevo fare qualsiasi cosa in mio potere per vincere.
-E' per questo che sei stranamente calma, se ti arrabbiassi, potresti distruggere il mondo!-
-Grazie a Daniel sono riuscita a smussare questa cosa in realtà-
-Perché non avete detto niente?- assottiglio le labbra, lui sospira. –Ho fatto una domanda stupida-
-Giurami che non gli dirai niente-
-Rose...-
-Giuramelo- prendo le sue mani tra le mie, guardandolo dritto negli occhi.
-Te lo prometto. D'altronde mi pare di averti dimostrato più volte che so mantenere un segreto-
-Grazie-
-Non andare a Parigi-
-Anche tu no, ti prego-
-Fregatene di Daniel e di Ellen, io sono qui, sono qui per te. Sono tre anni che aspetto che tu lo capisca- mi afferra per le spalle. Se mi vuole così tanto, perché mi ha lasciato andare tanto facilmente?
-Ti voglio bene, e sei stato e sei una persona molto importante per me, ma io amo Daniel e non penso che mi passerà tanto facilmente, non con tutto quello che abbiamo passato-
-Ora no, però in futuro...-
-Rimaniamo concentrati sulla missione okay? E' quello il nostro obiettivo-
-Tu parti domani sera-
-Non starò via per sempre, a settembre torno-
-L'altra volta...-
-Ho fatto lo stesso discorso con Daniel qualche giorno fa, certo che voi due, siete uguali sotto molti punti di vista- il ragazzo sorride. Spero che, in mia mancanza, il loro rapporto migliori.
-Mi sembra assurdo che non stia facendo niente per farti rimanere-
-Albus, concentrati, ti prego-
-Va bene va bene- mi passa una mano tra i capelli rossi, sorridendo. –Ma tu, domani, non salirai su quell'aereo, te lo posso assicurare-
-Andiamo, gli altri stanno aspettando solo noi- sollevo leggermente il vestito con le mani, avendo cura di non far cadere la maschere che tengo in una di esse. –Allora, siete pronti?-
-Sì capo- esclama Daisy. –Sei troppo bella per una festa a cui non ti faranno nemmeno entrare-
-Beh mi conosci, cerco di fare tutto con stile-
-Non pensi che percepiranno la nostra aurea?-
-Loro non sono in grado di farlo Chris, sta' tranquillo- non è più lo stesso da quando lo hanno attaccato. Nell'ultima settimana è venuto a chiedermi delucidazioni sul piano praticamente ogni giorno, spaventato che qualcosa vada storto e che qualcuno si faccia male. –Tuttavia, se non te la senti, puoi rimanere a casa, nessuno te ne farà una colpa-
-Rose ha ragione. Sei ancora sotto shock, non è necessario che tu venga- lo rassicura Diana. Si è tinta i capelli di rosa per non farsi riconoscere, e sta benissimo.
-Non se ne parla nemmeno, è una cosa che dobbiamo affrontare insieme-
-Okay perfetto...si va in scena quindi?- chiedo ai ragazzi.
-Si va in scena- risponde Audrey. –Diamo una lezione a quegli stronzi-
-Sperando che Daniel non abbia parlato con Ellen-
-Non lo ha fatto Al, sa che lo avrei ucciso-
-Continui a fidarti ciecamente di lui-
-Perché non dovrei farlo?-
-Dici sempre...-
-Teletrasportiamoci, va bene?- ci prendiamo per mano. Mi sono arrabbiata molte volte con lui negli ultimi tempi, ma non ho mai dubitato, nemmeno per un attimo, della sua buona fede.
Ci ritroviamo a Cambridge. La maggior parte degli studenti sono tornati a casa per le vacanze di primavera, ed è quello che dovremmo fare anche noi, se non fossimo impegnati a salvare il mondo per l'ennesima volta.
-Avete con voi i cristalli?-
-Sì non ti preoccupare- mi risponde Daisy. –Andrà tutto bene-
-Secondo me lo stiamo ripetendo un po' troppe volte, finiremo per portarci sfiga-
-Albus sei un po' troppo negativo per i miei gusti- scrolla le spalle. –Okay, Diana e Audrey potete cominciare ad andare, noi arriveremo tra mezz'oretta-
-E noi che facciamo per mezz'ora?-
-Non ti preoccupare Al, troveremo qualcosa per occupare il tempo-

Afterglow(#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora