-Daniel ha chiamato di nuovo-
-Gli hai detto che non voglio sentirlo?-
-Mi dici che cosa è successo?- mia madre si siede di fronte a me ed io sospiro, scuotendo la testa.
-C'è questa ragazza che segue medicina con lui che prima lo odiava e con cui, adesso, è pappa e ciccia, si è persino dimenticato di un nostro appuntamento-
-E allora?- la donna ride, passandosi una mano tra i capelli scuri. –Siete Daniel e Rose, ne avete passate di peggio in passato-
-Pensavo che avessimo finito-
-Quando io e tuo padre ci siamo messi insieme, tua nonna non ci ha dato un attimo di tregua-
-Perché Cece ti odia così tanto?-
-Lo sai benissimo Rose, io sono umana e loro sono importanti nel mondo magico-
-Mamma so tutto, puoi anche smettere di fingere-
-Non so di cosa tu stia parlando-
-Quando abbiamo recuperato Seth ad Halloween...-
-Ecco a proposito, è stato un suicidio, come diamine vi è venuto in mente?-
-Ho avuto una visione e ho visto papà. Mi ha detto che sei tu l'angelo, non nonno Alfred, e che hai assopito i tuoi poteri per proteggere me- il suo volto diventa cadaverico. Probabilmente sperava che non lo venissi mai a sapere, che continuassi con questa mezza verità che mi avevano rifilato. –Non sono arrabbiata con te, non ti preoccupare, voglio solo capire-
-Hai presente Harry Potter?-
-Sì-
-Perché Draco prendeva in giro Hermione?-
-Perché era una Sanguesporco, nata da una famiglia babbana-
-E' quello che è successo a me. I miei genitori non erano degli angeli, tua zia nemmeno, io sono venuta fuori così, non so bene come sia possibile, probabilmente avevamo qualche antenato e...-
-...e il gene recessivo si è ripresentato in te-
-Esatto, quindi direi che sei umana, da qualche parte-
-Diciamo che lo avevo capito quando le mie ferite non si rimarginavano velocemente come quelle degli altri-
-Mi dispiace di non averti detto niente Rose, ammetto che non avevo alcuna intenzione di farlo-
-Te l'ho già detto mamma, non sono arrabbiata con te. Volevi proteggermi e, dopo quello che era successo papà, lo capisco benissimo, capisco anche per quale motivo non mi hai raccontato la verità su di lui, per questo ti chiedo scusa se, tre anni fa, ti ho reso la vita un inferno per questa storia-
-Sei sicura di stare bene?- annuisco, sorridendo.
-Ero una sedicenne fortemente incazzata col mondo perché il suo ragazzo l'aveva tradita più volte con la persona che odiava di più al mondo, perché l'altra persona a cui aveva dato il suo cuore glielo aveva restituito spezzato e aveva preferito qualcuno che sembrava perfetto...ed ero depressa. Non so dirti se sono una persona matura adesso perché, sotto certi punti di vista, credo di avere ancora tanto da imparare, però so di esserlo più di allora, non ho nemmeno tirato niente in testa a Daniel per la storia di Ellen, anche se ho seriamente preso in considerazione l'idea di farli prendere fuoco-
-Lo immaginavo...ero convinta che non mi avresti mai capito-
-Quel deficiente di cui sono innamorata non ha scagliato un solo incantesimo fino a quando non gli ho detto che era inutile continuare così, non ha provato a vedere se avesse le ali e non...non si addormentava nemmeno accanto a me per paura di perdermi di nuovo, so che è un po' brutto da dire, ma è in quel momento che ho realizzato tutto quel che hai fatto per me, dopo averlo preso accuratamente in giro s'intende-
-Una parte di me sapeva che, prima o poi, avresti scoperto ogni cosa-
-Potevi anche evitare di dare il mantello dell'invisibilità ad Albus comunque, hai idea di quante cose ci avrei potuto fare?-
-Appunto, mi sono risparmiata altre grane oltre a quelle che mi hai dato-
-Adesso è ritornato nelle mie mani-
-E' una fortuna che io non sia lì per vedere che cosa combini con quel coso-
-Lo uso semplicemente per spiare Daniel quando è alle riunioni dei Penna e Teschio, sono seriamente convinta che siano dei druidi che vogliono fargli qualcosa-
-Non voglio sapere più niente-
-Non...non è successo niente di eclatante, anzi, sono stati dei mesi piuttosto tranquilli-
-E l'aver fatto tornare Seth tu come lo consideri?-
-Premi proprio su quel punto- la donna mi guarda con un sopracciglio alzato. Sapevo che, una volta tornata a New Orleans, non avrei potuto sfuggire all'interrogatorio. –Daisy lo ha visto, si è messo in contatto con lei e, a quel punto, non ci ha più dato tregua, infatti i nostri rapporti non sono proprio dei migliori adesso-
-Me lo ha detto sua madre, è molto preoccupata-
-Purtroppo non c'è niente da fare, più le diciamo di stare attenta, più lei fa tutto il contrario. A questo punto tanto vale farle sbattere la testa, forse solo così riuscirà a capire con che persona ha a che fare-
-Non mi va molto a genio l'idea che vi giri di nuovo intorno dopo quel che ti ha fatto-
-Premesso che sono passati ormai due anni, sei davvero convinta che Daniel lo lasci avvicinare con così tanta facilità?-
-Potrai anche essere arrabbiata con lui e tutto il resto, ma sono più tranquilla sapendo che è con te-
-So difendermi da sola-
-Ma io ho un po' più esperienza, senza contare che sono anche meno fragile e soggetto a morti orrende- il ragazzo compare nel mezzo del salone, sfoderando un largo sorriso. –Mi dispiace per l'intrusione, però qualcuno non rispondeva alle mie chiamate-
-C'era un motivo- borbotto, alzandomi dal tavolo e posando la tazza di latte nel lavello.
-Io a questo punto...-
-No mamma, ci spostiamo noi- saliamo in camera senza proferire parola. Richiudo la porta alle mie spalle e mi poggio su essa, con le braccia incrociate.
-Io comunque non è che abbia ben capito per quale motivo sei così tanto arrabbiata con me-
-Vuoi che ti faccia un disegnino?-
-Ho dimenticato un pranzo e allora? Non era un nostro anniversario né una ricorrenza importante, potevamo andare il giorno dopo-
-Io, tu ed Ellen no? Visto che è impossibile trovarvi separati ultimamente-
-Sei gelosa di lei?-
-Non sono gelosa, non sopporto il fatto che stiate sempre appiccicati l'uno all'altra!-
-Anche tu stai sempre appiccicata ad Albus e a Luke e non mi pare che io ti abbia fatto così tante storie-
-Sul serio Manson?-
-Albus è il tuo ex ragazzo, credo che sia anche lecita come cosa-
-Non stiamo più insieme da tre anni ormai-
-Sì ma...-
-E di Luke che mi dici?-
-Il rapporto che hai con Luke è lo stesso che io ho con Ellen-
-Io non ti ho mai dato buca per uscire con Luke-
-Se è questo che ti brucia...-
-Mi brucia come la guardi Daniel, come ti rapporti con lei, come ridete complici, come appoggi il tuo braccio intorno alle sue spalle...c'è una differenza enorme tra il rapporto che io posso avere con Luke e con Albus e quello che tu hai con Ellen. D'altronde, all'inizio, non ti ho fatto alcun problema, fino a quando non ho visto che piega stesse prendendo la situazione-
-Rosebelle guardami per favore- poggia le mani sulle mie spalle e si abbassa alla mia altezza, in modo per poter puntare i suoi occhi azzurri nei miei verde ambrati. –Ti sei soltanto fatta influenzare da quel che ha detto Daisy quando cercavamo di riportare qui Seth, fine della storia. Okay hai ragione, sono stato un po' assente ultimamente e preso dal progetto, ma sai che ho occhi solo per te, non ha senso essere gelosa, anche perché poi mi sento soffocare-
-Perché tu che conosci a memoria ogni mio singolo orario è nella norma-
-Ho rischiato di perderti di nuovo-
-Ed io non voglio rischiare di perdere te adesso- gonfia le guance, e si passa le mani tra i capelli biondi.
A quel punto il suo cellulare squilla; lo estrae dalla tasca e legge il nome sul display, per poi conservarlo nuovamente. –Puoi risponderle, non ti fulmino-
-No, sono qui con te in questo momento-
-Non importa, tanto mi stavo cambiando, devo andare da Holden-
-A fare cosa?- mi domanda, mentre io mi libero del pigiama. –Wow, questa è la prima volta che ti spogli davanti a me-
-Beh tanto mi hai già vista nuda un centinaio, quindi non vedo dove sia il problema-
-Non hai risposto alla mia domanda-
-Mio padre mi ha parlato di una profezia e, da quel che ho capito, potrebbe essere legata a Mike, quindi chi meglio del suo migliore amico, colui al quale ha donato la Vista?-
-Non ci avevo pensato-
-Eri troppo occupato a stare attaccato alla gonna di Ellen-
-Rosebelle ora basta- indosso gli orecchini, l'orologio e gli anelli e mi dirigo in bagno per prendere i trucchi. –Comunque vengo con te-
-Non ho bisogno del bodyguard, lo sai benissimo-
-Non te lo sto chiedendo-
-Non puoi impormi la tua presenza-
-Rose, ehi, sono io- si batte una mano sul petto. –Non...non voglio che le cose cambino tra di noi-
-Non...non abbiamo bisogno della terapia di coppia in questo momento, cerchiamo di risolvere il problema-
-Non c'è nessun problema, sei tu che stai partendo in quarta-
-Sto partendo in quarta per evitare che, tra un po' di tempo, il problema si presenti per davvero. Non voglio morire di nuovo Daniel-
-Ti posso assicurare che è quello che voglio anche io- esco dal bagno, prendo il cappotto dall'armadio e indosso il cappello. –Non voglio fare cento passi indietro dopo che siamo arrivati a questo punto-
-Allontanarti è l'ultima cosa che voglio, te lo posso assicurare-
-Ma lo stai facendo-
-Possiamo andare da Holden?- non mi risponde, si avvicina, afferra il mio polso e il mio corpo si tende verso l'alto, lasciandosi mescolare da una serie di luci. –Daniel!- quando tocchiamo di nuovo terra, siamo proprio davanti a casa del professore. Mi chiedo se, in tutti questi anni, qualcuno si sia accorto di qualcosa, perché è impossibile che siamo passati inosservati.
-Che c'è? Sono venuto senza macchina, mi sono teletrasportato direttamente da te-
-Potevamo prendere la mia, Isebelle me ne ha regalata una, o anche la Vespa-
-Ormai siamo qui, non c'è bisogno di fare così tanto rumore- a quel punto suona il campanello, ed io lo blocco. –Che c'è adesso?-
-Non abbiamo concordato su quello che gli diremo!-
-Sono sicuro che riuscirai ad improvvisare-
-Dio perché sei così tanto stronzo alle volte?- scrolla le spalle. Il professor Holden apre, finalmente, la porta. Noi sfoderiamo il migliore dei nostri sorrisi, ed anche il suo volto si apre in un'espressione radiosa.
-Daniel, Rose, sono davvero contento di vedervi! E tu stai bene, voglio dire, non sei né ferita né...-
-...morta?- esclama il ragazzo accanto a me.
-Stranamente sono tutta intera...ma tu come stai?-
-Sto ancora processando tutto quel che è successo nei mesi passati ma, bene o male, credo di starci riuscendo. Entrate dai- si sposta dall'uscio e ci consente di superare l'ingresso. La casa è rimasta uguale alla prima volta che siamo passati a trovarlo, ormai quattro anni fa. Alle volte mi domando se sia un modo per rimanere ancorato al ricordo di lei, della sua fidanzata, la cui scomparsa, giustamente, non ha ancora superato. –Allora, come vanno le cose ad Harvard?-
-Sono stata eletta presidentessa degli studenti- esclamo, accomodandomi sul divano.
-Ha battuto me ed instaurato un regime di terrore- do una gomitata a Daniel, che ridacchia. –A parte questo è stata bravissima, sono sicuro che sarà all'altezza del suo compito-
-Sono davvero orgoglioso di te Rose, ho sempre saputo che avresti fatto grandi cose-
-Sono un po' spaventata-
-Ha la media più alta di tutta Harvard-
-Daniel...-
-Manson ma che ti prende? Sei strano-
-E' così da quando sono morta e poi ritornata in vita, non ti preoccupare- l'uomo si siede di fronte a noi. I dieci anni che ci separano da James Holden, adesso, non sembrano tanti come una volta, soprattutto perché, quando ha iniziato ad insegnare, era poco più grande di noi. –Comunque siamo qui per un motivo che non credo ti piacerà-
-Che è successo?-
-Hai saputo che Seth non era davvero morto e che lo abbiamo riportato tra noi, vero?-
-No, voi siete l'unico legame che ho con quel mondo-
-Ecco e, nel farlo, sono entrata in contatto con mio padre, che mi ha parlato di una profezia che dovrebbe avere a che fare con Mike- la fronte dell'uomo si corruga, mostrando un ampio fascio di rughe sulla fronte.
-Non vi fidate ancora di me? Pensavo...-
-No il punto è questo: non sappiamo di che cosa si tratta o dove si trovi, ma che è stata affidata a qualcuno, e ho modo di credere che quel qualcuno sia tu, anche se non ne sei consapevole-
-Mi sono perso il punto in cui hai iniziato a dargli del 'tu'-
-Zitto Daniel- esclamiamo entrambi. –Non saprei da dove iniziare-
-Cerca di fare mente locale. Può essere qualsiasi cosa, qualsiasi cosa fosse importante per voi o che, comunque, avesse un significato. C'è un motivo per cui lui ti ha dato la Vista, e non soltanto perché ti voleva bene, cosa che, comunque, non escludo, vorrei che lo sapessi-
-Sei sempre la solita Rose, ti preoccupi costantemente dei sentimenti degli altri-
-Uno dei miei tanti difetti-
-Ho del tempo pensarci? E' un bel po' di roba da elaborare-
-Resteremo qui per circa due settimane, hai tutto il tempo del mondo. Qualsiasi cosa ti venga in mente su Mike, anche la più stupida, dimmela, potrebbe essere utile-
-Sai, per una volta vorrei che veniste semplicemente perché volete farmi visita, non perché la mia fidanzata sta morendo o perché siete sotto attacco-
-Non ce ne stavamo andando comunque, voglio anche sapere come vanno le cosa alla Marymount, è il secondo anno senza di noi-
-Eh?- do un'altra gomitata a Daniel. Mi chiedo perché debba sempre comportarsi in questo modo.
-In realtà, da quando ve ne siete andati, c'è molta quiete a scuola-
-Non stento a crederci- dice il ragazzo accanto a me. –Non c'è nessuno come noi?-
-Qualcuno sì, ma di certo non si espongono così tanto. Provette che esplodevano, persone a cui veniva cancellata la memoria, attacchi in sala mensa, non vi siete fatti mancare niente- l'uomo scoppia a ridere. I tempi del liceo sembrano così lontani che pare stia parlando di un'altra persona.
-Diciamo che, rispetto agli altri, noi avevamo più gatte da pelare, senza contare che Rose, in certi periodi dell'anno, era incontrollabile-
-Grazie tante-
-E' vero. Sei sempre stata ossessionata dal sapere tutto su una determinata cosa, e non ne ho mai capito il motivo se devo essere sincero. E' per questo che ti ho raccontato la verità appena ne ho avuto l'occasione, facevi troppe domande, ficcavi il naso dove non dovevi, non ti fidavi delle nostre versioni, temevo che, se avessi capito qualcosa, mi saresti stata addosso-
-Credevo che fosse perché volevi che ti stessi lontana-
-Anche, qualsiasi scusa era buona per non averti tra i piedi, non ti sopportavo proprio in quel periodo-
-Io l'ho sempre detto che dovevi scegliere Albus- Holden incrocia le braccia al petto, guardando Daniel con il solito tono di sfida con cui si sono fissati sin dal primo momento in cui si sono incontrati.
-Le, o meglio ti posso assicurare che non è uno stinco di santo, avresti dovuto capirlo quando è tornato dal nulla-
-Non è stato rapito?-
-Lascia stare- il ragazzo scuote la testa. Il confronto con Albus, ancora a distanza di anni, è un punto debole e doloroso.
-Comunque ti stavo prendendo in giro Manson, sai che mi piace darti fastidio-
-Questo non è dare fastidio, è essere sadici-
-Ancora mi ricordo la faccia che avevi quando sei corso da me per dirmi che cosa le fosse successo-
-Beh sa com'è, ho visto...-
-Sì Daniel, so benissimo che cosa si prova- porto le mani sul volto, perché non riesce mai a capire quando è il momento giusto per parlare e quando per tacere?
-Mi dispiace, lo avevo completamente rimosso-
-Alle volte ti invidio. La persona che ami è riuscita a scampare per due volte alla morte, una delle quali persino per merito tuo, mentre io ho dovuto vederla appassire ogni giorno sempre di più davanti ai miei occhi- nessuno di noi due parla o si azzarda anche a muovere un solo muscolo davanti ad una dichiarazione del genere, nemmeno Daniel, che è sempre pronta a spararne una delle sue. –Sono passati tre anni ormai, ma fa male come il primo giorno, e penso che lo abbiate capito, visto che sono rimasto solo fino ad ora-
-Anche io lo sarei, se Rose fosse morta-
-Però fortunatamente lei è qui, quindi togliamoci quei musi lunghi e parliamo d'altro. A te come sta andando all'università Manson?-
🤍🤍🤍🤍🤍
STAI LEGGENDO
Afterglow(#Wattys2022)
FantasyMorsein è stato sconfitto, Daniel ha scelto la caduta quando pensava di aver perso Rose e Rose è tornata dal mondo dei morti con molti dubbi e domande. Per i ragazzi si prospetta un periodo di pace e normalità ma, ben presto, gli incubi di Rose apr...