What if I'm someone you won't talk about?

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-Benvenuto nel nostro mondo- borbotta Albus. –Mi dispiace per il pavimento comunque-
-Non ti preoccupare, ci penso io- schiocca le dita. Lentamente un paio di scope e due secchi strabordanti d'acqua e detersivo si avvicinano a noi.
-E' lo stesso trucco che hai usato tu al Ringraziamento-
-Nella tua testa, però, non riesco ad entrare-
-Nemmeno io, è una scatola chiusa-
-Però avevo ragione, vero?- il volto di Daniel, se è possibile, diventa ancora più scarlatto, non l'ho mai visto così tanto in imbarazzo.
-Non mi è mai passato per la testa di voler fare del male a Rose, te lo posso assicurare-
-Lo so benissimo, è stato il malus. Prenderesti una pallottola in pieno petto per lei, ed è una settimana che cerchi di non sfiorarla perché hai paura che ti possa scansare, visto quel che è successo-
-Celeste basta, mi stai mettendo in imbarazzo-
-Non dovresti essere in imbarazzo con la persona che ami-
-E'...complicato okay? Non sono venuto qui per farmi psicanalizzare-
-Va bene va bene va bene- l'angelo alza le mani al cielo, sospirando. –Dovete stare attenti. Sui druidi si sa ben poco, ma da quel poco che ci raccontano, pare che siano pericolosi se istigati-
-La conclusione di una fantastica settimana- esclamo. –C'è un modo in cui possa difenderlo?-
-Posso farlo benissimo da solo Rose, non c'è bisogno che tu mi stia col fiato sul collo-
-Puoi creare una protezione personale-
-In che senso?-
-Stregare un medaglione, un bracciale...nel tuo caso, potresti semplicemente bagnarlo con le tue lacrime e pronunciare la formula base per gli incantesimi di protezione, ti assicuro che funzionerebbe meglio di qualsiasi pozione-
-Potrebbe essere un'ottima soluzione-
-State esagerando adesso- sbotta. –Mi so ancora difendere-
-E' quello che ti ripeto sempre io, ma tu non mi ascolti mai-
-Per te è diverso, tu sei una ragazza-
-Ti prego, non sfociare nei cliché-
-Sto solo dicendo...-
-Cosa? Che io sono la femmina e quindi non posso proteggerti? Ti prego, sei più intelligente di così-
-Vorrei soltanto che rimanessi nell'ombra il più possibile, tutto qui-
-Ascolto queste discussioni circa dieci volte al giorno, quindi non ti aspettare che ti consoli in quale modo- borbotta Albus, riferendosi a Celeste.
-Sapete qual è il vostro problema?- esclama lui a quel punto. –Che, quando si tratta dell'altro, andate completamente in paranoia. Partite in quarta in qualsiasi circostanza, qualsiasi cosa sia successa o sia stata detta, e non è per niente un comportamento salutare. E' come se spegneste il cervello-
-Penso che sia una cosa che ci portiamo dal liceo. Noi non ci siamo piaciuti da subito anzi, per un periodo ci siamo detestati, ci siamo dati sui nervi a vicenda, ed io non facevo che combinare un guaio dopo l'altro. Sarà anche per questo che lei non si fida ancora di me-
-Non è assolutamente vero-
-E' così invece. Ti aspetti sempre che ti lasci o ti tradisca, è più forte di te-


💚💚💚💚💚

-E' il primo è andato- io e Luke ci battiamo il cinque, dopo aver superato l'esame di economia. –Grazie comunque, non ce l'avrei fatta senza il tuo aiuto-
-Premettendo che non so come tu ti si fidato di me visto che ho sempre qualche difficoltà con i grafici, spero che ci sia andato bene-
-Beh abbiamo risposto a tutte le domande, le formule sono tutte giuste e il grafico, alla fine, era solo uno, quindi-
-Ehi sono qui- Daniel alza una mano verso la nostra direzione. Causa esami, le loro cenette con i Penna e Teschio sono state sospese, ed io sono riuscita a convincerlo a farsi proteggere con le mie lacrime. –Come è andata?- avvolgo le braccia intorno alle spalle del ragazzo e gli stampo un sonoro bacio sulla guancia, incurante del fatto che Ellen sia seduta accanto a lui, e che rotea gli occhi al cielo. Il detto dice di tenersi stretti gli amici e ancora di più i nemici, ma di lei avrei fatto sicuramente a meno.
-Abbiamo risposto a tutte le domande, abbiamo qualche dubbio sui grafici però-
-Io ho copiato interamente da Rose- ammette Luke, alzando le mani in alto.
-Come avete fatto?- domanda Ellen. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere sonoramente. –Cosa c'è da ridere?-
-Cos'hai sulla gamba?- chiede Daniel, notando una riga nera da sotto le calze.
-Cazzo, pensavo di essermi pulita per bene- allungo la gonna blu più che posso, sperando di non incontrare il professore. –Comunque avevano diviso me e Luke per evitare un possibile scambio di informazioni, per questo abbiamo dovuto trovare un modo per non farci scoprire-
-Ti sei alzata la gonna davanti a tutti all'esame?!- esclama Daniel, quasi urlando. Le sue iridi cambiano colore immediatamente, ed io gli faccio segno di abbassare i toni. –Ti è totalmente andato di volta il cervello?!-
-Ma no figurati, ho semplicemente scoperto leggermente la coscia quando Luke aveva bisogno delle risposte, tutto qui- a quel punto si volta verso il ragazzo, che era intento a mangiare il suo hamburger.
-Oh no no no, non guardarmi così, io non c'entro niente-
-Era te che stava aiutando-
-Sì ma non le ho dato io l'idea, è tutta farina del suo sacco-
-Non voglio sapere nient'altro- si massaggia il ponte del naso, sospirando.
-La cosa bella è che poi dici a me che sono troppo gelosa- non mi risponde, si limita a dare un morso al suo trancio di pizza. –Dovessi smetterla di mangiare così tante schifezze, arriverà un momento in cui il tuo organismo ti dirà basta-
-Sono io che studio medicina o tu?- sbotta, arrabbiato. Assottiglio le labbra e poggio la testa sulla sua spalla. Lui prende un respiro profondo ma, finalmente, si rilassa.
-Verrete alla festa di Natale che stanno organizzando tutte le società e le confraternite? L'ingresso è consentito anche ai non membri- cinguetta Ellen. Sicuramente decideranno di colpire lì, visto che ci sarà anche lei.
-Tu che vuoi fare?- mi domanda Daniel, sfiorando leggermente la mia fronte con le labbra. Eravamo d'accordo di fingere di esserci lasciati davanti a loro o, quantomeno, di essere in crisi, ma alle volte ce ne dimentichiamo e basta.
-Non lo so, in questo momento voglio soltanto tornare a casa e dormire, la scarica di adrenalina da esame si sta esaurendo ed io sono davvero stanca-
-Finiamo di pranzare e andiamo, tanto ho finito per oggi-
-C'è l'approfondimento di chimica- dice Ellen, non troppo contenta di sapere che Daniel ha intenzione di andarsene.
-Non è obbligatorio e, a dir la verità, sono un po' spossato anche io-
-Ma che fate la notte, non dormite?- scoppiamo a ridere, mentre Luke continua a ripetere 'sono serio' circa due tre volte.
-Quello non c'entra per niente, c'è stato solo un po' di movimento a casa nostra, e tu lo sai benissimo-
-E poi ti posso assicurare che, se fosse stato davvero così, avrebbe avuto difficoltà a camminare come l'altra volta, quando sembrava che avesse un cocomero tra le gambe-
-Daniel Christipher Manson!- esclamo, staccandomi da lui e dandogli una spinta. –Non si dicono queste cose!-
-Ah e davvero uno spasso pranzare con voi due, dico sul serio, ringrazio ogni giorno che ci sia anche Daniel qui ad Harvard, sennò sai che noia solo con te-
-Sto meditando se offendermi oppure no- a quel punto Ellen, arrabbiata per non aver ricevuto tante attenzioni come sempre, si alza e se ne va. Mi fisso su di lei mentre cammina, ed ecco che inciampa, finendo con il volto dritto nella neve.
-Mi fai tanto la predica, e guarda quello che hai fatto tu-
-Malus Daniel, ricordatelo-
-Si stava meglio quando tu eri senza poteri- borbotta.
-Vuoi dire quando tu potevi salvarmi ed io ti morivo dietro?-
-Ragazzi che vi prende?-
-Niente- ci affrettiamo a rispondere.
-Non sembrava-
-Diventi sempre nervoso quando ti toccano Ellen-
-Perché mi ero affezionato a lei, le volevo bene e non posso credere che mi abbia tradito. Era bello avere qualcuno di estraneo al nostro mondo con cui sentirmi...normale ecco-
-E allora vatti a prendere Ellen- sbotto, alzandomi. Mi dirigo verso il bagno, mi chiudo dentro e mi teletrasporto a casa.
Non ho avuto problemi con Skyler quando è tornata o col fan club, ma lei è diversa. Lei è una minaccia seria.
-Che ci fai qui?- mi domanda Daisy, vedendomi comparire in mezzo al salone.
-Avevi ragione. Daniel prova qualcosa per Ellen, è diventato fin troppo palese-
Daniel
-Dove hai la testa? Non è da te non riuscire a schivare i colpi- esclama Chris. Mi rialzo da terra, ho il fiato corto e un paio di graffi che, sicuramente, tra qualche minuto si rimargineranno.
-A Rose, non ci arrivi?-
-Albus non ti conviene- gli punto un dito contro. E' una settimana che non mi parla, questa sera ci sarà la festa e non so nemmeno come dovremmo comportarci. Perché con lei deve essere sempre tutto tanto difficile?
-Sai che sono sempre dalla tua parte, ma questa volta ti sei tirato la zappa sui piedi con quella sparata-
-Perché lei può essere amica tua ed io non posso esserlo di Ellen, Luke?- sbotto. Hanno sempre usato due pesi e due misure con me, ma la cosa, adesso, non mi va più bene.
-E' diverso, quindi non fingere di cadere dalle nuvole. Ad Ellen piaci, suo cugino è Carter ed è un druido e lei non ha sempre avuto parole troppo dolci per voi due-
-Perché non ammetti, invece, che sei attratto da Ellen e non la finiamo qui?-
-Pensavo che avessi finito con i piani per farci lasciare Al-
-Oddio vi prego no- Chris rotea gli occhi al cielo, sbuffando. –Non ricominciate, siete andati talmente bene negli ultimi mesi-
-Non sto cercando di fare niente, te lo posso assicurare, stai distruggendo tutto con le tue mani-
-Sentite, non ho alcuna intenzione di lasciare Rose per Ellen, quindi smettetela di ripeterlo-
-Non deva convincere noi, ma la tua ragazza- ci voltiamo tutti verso Chris. –E' convinta che provi qualcosa per lei e che, ben presto, metterai fine alla vostra relazione-
-Dio mio, per quale motivo quella ragazza pensa così tanto?- porto le mani sul volto, sospirando.
-E soprattutto, per quale motivo ne ha parlato con te? Sono io il suo migliore amico- bofonchia Luke seriamente ferito da questa scoperta.
-Neanche con me se è per questo- dice Albus.
-Perché tu ti sei avvicinato troppo a Daniel- afferma, indicando Luke. –Per quel che riguarda te Al, non vuole mettere in crisi la ritrovata armonia tra te e l'uomo più richiesto della Terra-
-Dopo tutti questi anni non ha ancora capito che, se non comunichiamo, è peggio?-
-Sta cercando di distaccarsi il più possibile da te nella vana speranza che, quando la mollerai, sentirà meno dolore-
-Okay ho capito, le darò l'anello questa sera. Volevo farlo in modo diverso ma a quanto pare...
-Non credo che sia una buona idea, per niente- prendo a pugni l'aria. Vorrei davvero spaccare qualcosa in questo momento, ma siamo in mezzo al nulla, nascosti in un angolo del parco ad allenarci per un possibile attacco dei druidi. –Capirebbe che ti ho detto qualcosa, non puoi fare la proposta ad una ragazza con cui, recentemente, stai avendo dei problemi, senza contare che hai diciannove anni!-
-Non ho intenzione di sposarmi nell'immediato, è una sorta di promessa più che un anello di fidanzamento-
-Oh sì certo, così è davvero diverso-
-Non ho chiesto il tuo permesso Chris- i miei occhi pizzicano. –Non ho chiesto il permesso di nessuno di voi-
-Vuoi darti una calmata?- sbotta, a quel punto, Albus. –Invece di prendertela con noi, torna a casa e sistema la situazione. Non hai capito che non ci sarà l'ennesima chance? Che te ne ha date troppe e che non puoi permetterti di deluderla di nuovo?-
-Davvero mi stai venendo a fare la predica tu?-
-Sì io, quello che ha mandato a monte l'unica relazione seria che abbia mai avuto nella mia vita, quello che ha perso una persona straordinaria che tutt'ora ama e che deve vedere ogni giorno col suo migliore amico. Non fare il mio stesso errore Daniel, hai visto cosa succede quando tiri troppo la corda con lei-
-Io e Rose siamo sempre riusciti a farcela-
-Sì ma arriva un momento in cui devi dire 'basta' per poter salvare te stesso-
-Bene, avuto la tua sparata filosofica del giorno, adesso possiamo continuare ad allenarci? Se i druidi dovessero attaccarci...-
-Non sappiamo cosa aspettarci! Fin ora hanno prima tentato di farti possedere da un demone e poi cercato di trasformare Albus in un albero- sbotta Chris. Ha ragione, effettivamente brancoliamo nel buio più totale, non abbiamo appigli di alcun tipo visto che, per colpa delle poche informazioni riportate sui testi, non sappiamo con chi abbiamo a che fare.
-Dobbiamo tornare immediatamente a casa vostra- esclama Luke, col volto pallido e madido di sudore.
-Che è successo adesso?-
-Le ragazze hanno catturato Ellen-
-Le ragazze hanno fatto cosa?- dice Albus, incredulo. –Dio mio-
-Rose è sbroccata, e questo è stato il risultato- mi passo le mani sul volto. Sono davvero stanco di tutta questa situazione. –Perché deve sempre fare così?-
-Stai davvero dando la colpa a lei?-
-Al, non te lo ripeterò una seconda volta: resta fuori da questa storia- detto questo mi teletrasporto a casa, con loro a seguito.
Le ragazze sono sedute in salone con Ellen legate su una sedia proprio al centro della stanza –E' l'Inquisizione spagnola per caso?-
-Perché, ti ricordi quella parte di storia?- sbotta Rose. Sta giocando con delle saette viola, rigirandosele tra le dita. –Devi sempre difenderla, vero?-
-State calmi, tutti e due- dice Chris. –Piuttosto, spiegateci che cosa è successo-
-Ha confessato. L'abbiamo sorpresa a rovistare in camera di Rose, così l'abbiamo catturata, e lei ci ha raccontato del piano- Diana si stringe nelle spalle, come se la cosa non la toccasse minimamente.
-E il tuo prezioso fiorellino ha tentato di uccidermi-
-Non ho tentato di ucciderti, non ho utilizzato nemmeno un quarto dei miei poteri per attaccarti, a quest'ora, se solo avessi voluto, staresti bruciando come...-
-Rose- la riprende Luke. –Calmati, okay?-
-Perché, invece, non le chiedete di raccontarvi tutta la storia?- sbotta lei. E' nervosa, non riesce a stare ferma, e posso giurare che stia per perdere il controllo e fare esplodere qualcosa.
-Ellen, credo che sia arrivato il momento di parlare- le dico. La ragazza alza lo sguardo, puntando gli occhi scuri su di me.
-Carter ti tiene d'occhio sin dallo scorso anno. Sa quanto sei forte e sa che, dopo aver scelto la caduta, hai acquisito dei nuovi poteri. Vedi, noi druidi non siamo più così tanti, ma lui è convinto che tu possa aiutarci. Il problema è che crede anche che tu non voglia abbracciare questo potere per via di Rose-
-E' troppo difficile pensare che io sia, in realtà, una brava persona e che il mio comportamento non dipenda da lei?- non mi sono comportato bene negli anni, questo è un dato di fatto, ma sono sicuro di aver dimostrato in più di un'occasione di avere un cuore, nascosto ma pur sempre presente.
-Il mio compito era dividervi, per questo ti ho avvicinato il primo giorno di lezione. Tuttavia, come mi avete ripetuto più volte, separarvi è praticamente impossibile-
-Stronza- sibila Rose. Le saette intorno alle sue mani sono aumentate notevolmente e, da come tremano le dita, capisco che il punto di rottura è molto vicino.
-E dire che mi stavo affezionando a te, ecco perché non mi fido di nessuno-
-Ho mollato Daniel. Non sapevo del malus, avevo abbandonato la missione da quasi una settimana-
-E per quale motivo lo avresti fatto?-
-Perché mi sono innamorata di te. Non lo avevo calcolato, ma è successo, e so anche tu provi qualcosa- è a quel che punto che Rose perde totalmente il controllo. Comincia a tuonare, ed una forte pioggia scende giù dal cielo.
-Amore smettila dai- mi dirigo verso di lei, avvolgo le braccia intorno al suo corpo e mi teletrasporto in camera mia. –Guardami ti prego-
-Sono così stanca di dover combattere per poter stare con te- tira pugni sul mio petto, scoppiando a piangere. –Perché non puoi essere mai semplice? Perché? Perchéééé?-
-Prendi un respiro profondo- le afferro i polsi, avendo ben cura di non stringere troppo. –Io amo te, ho scelto la caduta per te, ti ho dato i doni celestiali, porti una mia piuma al collo, e anche la mia iniziale se è per questo- sfioro la medaglietta tonda su cui troneggia una 'D' che le ho regalato per il nostro secondo anniversario. La ragazza, finalmente, sembra calmarsi, e con ella anche il tempo. –Ellen per me non conta niente Rose, niente di niente. Inoltre, adesso che so qual era il suo piano fin dall'inizio, nemmeno le parlerò più-
-Stai mentendo e lo sai benissimo anche tu. L'altro giorno mi hai detto che...-
-Rose, andava bene fino a quando non ho scoperto che voleva separarci. E' naturale che ci stia male perché mi ero affezionato, ma l'alternativa quale sarebbe, perdere te? Sono fatto così, sbagli una volta con me e sei fuori- tira su col naso. Non è un mistero che, negli anni, abbiamo dovuto affrontare più cose di quel che mi piaccia ammettere, tuttavia credo che molte ferite, in ognuno di noi, non si siano rimarginate del tutto o, quantomeno, abbiano innescato delle ripercussioni che, nel bene o nel male, si manifestano in momenti diversi della nostra vita. E in questo momento, mentre guardo Rose e cerco di farla cambiare, vedo in lei qualcosa che non aveva mai manifestato: la stanchezza, la voglia di mollare e mandare tutto all'aria. E' sempre stata una persona cocciuta, testarda e che, difficilmente, si arrendeva davanti alla prima difficoltà, eppure, in questo momento, so che non ne può più, di me, di Ellen, di tutti questi casini. E in parte mi chiedo se non sia davvero colpa del sottoscritto, se, per qualche assurdo motivo, abbia dato motivo a Rose di credere che provi qualcosa di più per lei quando, invece, non è assolutamente così.
-Alle volte penso che il Consiglio ci abbia scagliato contro una maledizione per impedirci di stare insieme, d'altronde stiamo andando contro le regole, no?-
-Non sarebbero le prime o le uniche che infrangiamo- prendo il volto della ragazza tra le mani. Gli occhi sono lucidi e non trattengono più le lacrime, vederla così mi spezza il cuore. –Rose devi rilassarti, andrà tutto bene-
-Pure Ellen ha notato che, tra di voi, c'è qualcosa-
-Diana era dello stesso avviso, ti risulta che ci siamo anche solo mai baciati?-
-Non voglio perderti di nuovo-
-Non accadrà Rose, non potrà mai accadere. Sai benissimo cosa stavo per fare, prima che te lo facessero scoprire in tutti i modi possibili- solo a quel punto ride. La sua rabbia e il suo dolore si stanno alleviando; è una fortuna che, almeno, riesca a percepire i suoi sentimenti. -Adesso dobbiamo farli venire allo scoperto, solo così possiamo provare a fermarli. Non sono gli Psuché, non sappiamo di cosa sono capaci, brancoliamo nel buio, dobbiamo fare in modo che ci attacchino almeno una volta direttamente-
-Lasciami cinque minuti da sola con Carter e il gioco è fatto-
-Che mi hai promesso qualche mese fa?-
-Credevo che non valesse più-
-Non vale più per la storia di Mike, ma non per questa. Devi rimanere nelle retrovie, loro ce l'hanno con te e, se ti dovesse succedere di nuovo qualcosa, non me lo perdonerei mai-
-Io ho paura per te invece-
-Ho la pellaccia dura lo sai- a quel punto avvolge le braccia intorno ai miei fianchi, nascondendo la testa nel mio petto. –Andrà tutto bene-
-Temo davvero che tu voglia lasciarmi per Ellen- mi stacco da lei e mi metto in ginocchio, prendendole entrambe le mani. –Daniel...-
-Sai benissimo che cosa volevo organizzare, quindi, se ti fa sentire più tranquilla, faccio comparire qui l'anello seduta stante-
-Non so se voglio sposarmi a vent'anni-
-Non volevo chiederti quello, è semplicemente la promessa di rimanere insieme e di, beh, di farlo quando saremo pronti, anche se ci dovesse volere un decennio-
-Non voglio comunque che accada così, non sarebbe giusto, non dopo tutta la fatica che hai fatto-
-A me interesse solo che tu ti tolga questo tarlo dalla testa, voglio vederti serena e tranquilla- mi rialzo, stiracchiandomi un pochino.
-Io mi fido di te, ciecamente-
-Lo so- le do un rapido bacio sulle labbra e sorriso. –L'unico problema è che hai rischiato di far esplodere mezza casa-
-Ho perso il controllo, non ho...devo imparare a gestirli meglio-
-Amore, io ti amo davvero tantissimo, ma sappiamo entrambi che non ci riuscirai fino a quando non smetterai di essere tanto sensibile- le sfioro il volto. Finalmente sono riuscito a calmarla un pochino, non potevo vederla in quello stato.
-Che facciamo con Ellen?-
-La mandiamo a casa ma continuiamo a tenerla d'occhio, non vorrei che qualcuno venisse a cercarla-
-Sì effettivamente hai ragione-
-Non è una frase che ti sento dire tanto spesso-
-Devo confessarti una cosa- mormora, abbassando lo sguardo.
-Di solito è il contrario-
-Anche a noi Ellen aveva detto di aver sviluppato dei sentimenti per te, ed io l'ho fatta volare per tutta la casa- alzo il capo. Gli occhi sono velati dalle lacrime ma io non mi sento nella situazione di poterla criticare il alcun modo. –Mi sento malissimo, io non sono così lo sai. Cioè è vero, quando mi arrabbio divento un po' dispettosa, ma non a questi livelli-
-Sei umana Rose, non ti preoccupare, anche io avrei fatto lo stesso-
-Sta sera c'è la festa ed io non mi sono ancora nemmeno lavata-
-Va' a prepararti, ci penso io-
-Va bene- mi supera ed esce dalla camera, solo a quel punto la richiamo.
-Rosebelle-
-Dimmi-
-Domani stiamo tutto il giorno a letto, okay?- annuisce e si dilegua. Il suo stato di agitazione ricomincia, non penso si calmerà tanto facilmente.
Scendo sotto, i ragazzi stanno parlottando tra di loro sul da farsi, non trovando un vero e proprio punto d'incontro. –La lasciamo andare. Questa sera c'è la festa, potrebbero venire a cercarla- schiocco le dita e la libero. Un largo sorriso si apre sul suo volto, convinta che questo, da parte mia, sia un segno di benevolenza. –Ma dobbiamo tenerla d'occhio, potrebbe raccontare tutto a Carter-
-Non ti tradirei mai Daniel, non hai sentito ciò che ho detto prima?-
-Non m'interessa molto, se devo essere sincero, la cosa importante è che tu stia lontano dai miei amici: hai rischiato di trasformare Albus in un albero settimana scorsa e Dio solo sa quel che potresti fare a Rose a questo punto-
-Che c'entra Rose adesso?-
-Vuoi davvero farmi credere che, per eliminarla, volevate soltanto farci litigare? Ne abbiamo passate tante in questi anni e, ormai, abbiamo capito un po' come funziona il gioco, per questo te lo ripeterò solo questa volta: se succede qualcosa a Rose siete tutti morti- 


Sbaaaam! 

ogni giovedì succede qualcosa che mi fa dimenticare di pubblicare, assurdo. ieri, per esempio, la mattina sono andata a fare le unghie e poi la sera sono uscita, ma siccome sono una persona lenta, ho iniziato a prepararmi per le sette meno dieci. 

Afterglow(#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora