I'll make up for all of your tears

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-Hai preparato il discorso? Tra due ore aprono i seggi-
-E a quale pro Luke? Hai visto anche tu che cosa è uscito l'altra sera, ormai la vittoria di Daniel è certa-
-Non è ancora detta l'ultima parola, stando ai sondaggi...-
-Al diavolo i sondaggi, tu non c'eri in discoteca lunedì, non hai visto com'erano le amiche di Ellen, veneravano Daniel come se fosse uno degli One Direction-
-E non le hai fatte esplodere?-
-La mia gelosia non arriva a tanto però, in compenso, ho rischiato di fare esplodere il fantasma di Seth- il suo volto cambia radicalmente espressione, diventando pallido come un cencio.
-Tu hai fatto cosa?-
-Daisy e Daniel hanno iniziato a litigare sul da farsi come sempre, non sono volate parole tanto carine, io mi sono arrabbiata e le cose hanno cominciato ad esplodere come ai bei vecchi tempi. I poteri sono tornati, e questa volta non c'è nessuna bacchetta a controllarli-
-Quindi siamo fregati- lo guardo di traverso, è fin troppo nervoso per questa storia.
-Sai qualcosa che io non so per caso?-
-No figurati. Ciò che riguarda te viene filtrato automaticamente da Daniel e, visto che lui non sa tenersi un segreto...-
-Non ho saputo niente ultimamente-
-Perché non è stato detto niente, semplice- assottiglio le labbra, ho come l'impressione che non sia davvero così. –Non ti sto mentendo-
-Leggi i pensieri degli altri adesso?-
-No, semplicemente ti conosco bene, e poi hai una faccia molto espressiva, è impossibile nasconderti qualcosa-
-In effetti non hai tutti i torti-
-Puoi ancora vincere Rose- porto le gambe al petto, poggiando la fronte sulle ginocchia. –Dico sul serio-
-E' già difficile che una ragazza venga eletta presidente del corpo studentesco, figurati una ragazza che ha avuto problemi in passato e che si è squartata le vene in una vasca da bagno-
-Grazie per la visione colorita e non richiesta del tuo tentativo di suicidio, comunque non è detto che...-
-Lo sanno benissimo, me ne ha parlato Ellen alla festa di Halloween l'altra sera-
-Sai, non credo che sia Daniel la sua ossessione, ma tu- scuoto la testa, strofinandomi le mani sul volto. –Vorrei ricordarti che Diana ti aveva truccato questa mattina-
-Lo so, ma ora come ora vorrei soltanto andare a letto a mangiare qualsiasi cosa cioccolatosa mi trovi a tiro e a piangere-
-Dov'è Manson in tutto ciò?-
-Lì con tutto il fan club- dico, indicando la combriccola con un cenno del capo.
-Certo che ha tutte le fortune del mondo lui, ma come fa?-
-Io non ne ho la più pallida idea, ho seriamente pensato che fosse imparentato con qualche fata o cose del genere-
-Effettivamente spiegherebbe tante cose- Luke si gratta la testa. Sento la sua risata, e decido di distogliere lo sguardo, puntandolo su un albero. Le fronde si muovono, prima lentamente, poi sempre più velocemente, il vento si alza, impetuoso. –Rosebelle!- il ragazzo accanto a me mi dà uno scossone. Sbatto un paio di volte le palpebre, come appena uscita da uno stato di trans.
-Mi hai appena fatto perdere vent'anni di vita-
-Beh tu stavi per mandare a fuoco Harvard...per la seconda volta-
-Non l'ho...c'è stato solo un piccolo cortocircuito che ha fatto impazzire tutte le apparecchiature elettroniche...e le luci-
-Qualsiasi cosa sia successo, non è necessario fare un remake, o un sequel-
-Ehi- Daniel si avvicina a noi, sorridendo. Io mi limito ad alzarmi e a prendere posto alla mia postazione.
-Tanta fortuna con le ragazze e poi...-
-...e poi ho problemi con l'unica che m'interessa- osservo i due parlottare tra di loro. Per la prima volta da tanto tempo, ho la nausea della presenza di Daniel, probabilmente perché associo a lui il mio attuale fallimento. –Non ci crederai ma è quella che si è svegliata con l'umore migliore in casa oggi, a quanto pare mi odiano di nuovo tutti, anche se ignoro il motivo-
-Sei riuscito a fare arrabbiare tutti nel giro di cinque minuti la sera di Halloween. 'Non è colpa mia se sono il più famoso ed ho un fan club'- lo imito. Per una volta i ragazzi non si erano schierati, non avevano preso le parti di nessuno e puff, Daniel Manson aveva dovuto parlare. –'Non pensate che avrete un trattamento di favore giovedì, che vinca il migliore'-
-Credo che abbia capito il concetto Rose- sale sul palco. I capelli biondi stanno diventando più lunghi, arricciandosi perciò leggermente in prossimità della punta. –Io comunque non ho ben capto se tu ce l'abbia con me per la storia del suicidio o per le amiche di Ellen-
-Nel dubbio entrambi- rispondo, sbuffando. I ragazzi iniziano a raggiungerci, puntando lo sguardo verso di noi. Lo stesso gruppetto dell'altra sera indossa delle magliette con la faccia di Daniel stampata, ora sì che mi viene da vomitare.
Mark Williams, un ragazzo occhialuto del terzo anno che assomiglia vagamente ad Harry Potter, lotta per un paio di minuti col microfono prima di riuscire a farlo partire e a presentarci. Il primo a parlare è Daniel ma, anche se fosse il contrario, non avrebbe alcun senso. Ha la vittoria in tasca, quindi tanto vale rassegnarsi.
-Cercherò di essere breve- dice il ragazzo. –Come sapete, qualche sera fa è uscita una notizia sulla mia avv...- mi guarda e si blocca. –Al diavolo, sapete tutti che io e Rose stiamo insieme, non è un mistero, quindi non fingerò che sia così. Qualcuno, e spero che non sia un membro del mio gruppo di lavoro, ha messo in giro la voce che Rose abbia tentato il suicidio un paio di anni fa, il che è vero, ma non è affar vostro. E' qualcosa che è successo quando ancora eravamo a New Orleans, non ha alcuna importanza con quello che sta facendo adesso, per niente, e dovreste votare per lei se l'unico motivo per cui patteggiate dalla mia parte è solo perché sono bello; e tra parentesi, sono anche intelligente sapete? Ma il punto non è questo, il punto è che dovreste votare Rose per le sue idee, per il fatto che vuole dare più spazio alle ragazze e per tutte le meravigliose cose che, sicuramente, realizzerà.
Io mi sono candidato semplicemente perché me lo hanno chiesto e perché mi mancava la popolarità che avevo a scuola, invece lei lo ha fatto semplicemente perché lo vuole fare, e perché spera che sia un trampolino di lancio per poter diventare il primo presidente donna degli Stati Uniti d'America. Ovviamente voi non la conoscete come la conosco io, ma lei è intelligente, dolce, simpatica, determinata, un avvocato delle cause perse che non si arrende mai, e che non esita di aiutare gli altri neanche quando questi si sono comportati male con lei o quando potrebbe nuocere a se stessa. E' una leader nata e, se la conosceste come la conosco io, sareste pazze di lei come lo sono io. Senza contare che è bellissima, l'avete guardata bene?- gli altri ridono, ma Daniel si volta verso di me. Non avevo idea che avrebbe fatto una cosa simile, non mi ha detto niente. –E' Rose la scelta giusta, quindi non perdete ulteriore tempo con me-
-Che diamine stai facendo?- sibilo. Mi sorride, stringendosi nelle spalle.
-Beh a questo punto direi di passare la parola all'altro candidato- Mark si rivolge a me, ma io non posso fare a meno di tenere gli occhi fissi sul ragazzo di fronte a me, che scende dal palco e sparisce tra la folla.
-Daniel- esclamo, correndogli dietro, cosa che speravo di non dover fare più. Si allontana velocemente, dirigendosi verso l'entrata principale. A quel punto, finalmente, si ferma. –Che cosa hai fatto? Potevi vincere-
-A quale prezzo? E poi avevi ragione, per me vincere o perdere non cambia niente, per te sì invece, e non voglio che tu sia penalizzata soltanto per quel che è successo due anni fa o perché le ragazze vogliono venire a letto con me-
-Sai di aver detto davanti a tutto il corpo studentesco di Harvard che sei pazzo di me?-
-Sì-
-Tu, che odiavi le manifestazioni d'affetto in pubblico, che non volevi nemmeno che ti tenessi per mano-
-Rose tu non sei la parte migliore di me perché siamo comunque due essere distinti e separati, ma l'hai fatta venire fuori-
-Sono sempre stata con orgoglio dalla parte sbagliata, la tua-
-Lo so, è anche per questo che ti ho restituito il favore. Sono consapevole che c'è stato un momento in cui tutti erano contro di me e che tu eri l'unica che si è schierata al mio fianco, nonostante ti dicessero che di te non m'importava niente-
-Non faccio determinate cose per fare in modo che la gente tenga a me ma perché mi va di farlo-
-Beh spero che almeno, adesso, smetterai di pensare che, prima o poi, ci lasceremo- sbatto un paio di volte le palpebre, cercando di capire a cosa si stia riferendo.
-Luke rana dalla bocca larga-
-Posso fare medicina e il medico in qualsiasi parte del mondo quindi se, ad un certo punto, io sia costretto a scegliere, ti seguirò in capo al mondo, e non mi spaventa nemmeno avere una relazione a distanza per un po' di tempo, anche perché posso sempre teletrasportarmi-
-Hai calcolato tutto?-
-Io non riesco ad immaginarmi con qualcuno che non sia tu. Probabilmente per te non è lo stesso perché sei un po' più indipendente, ma non c'è...non c'è niente oltre te, niente-
-E' difficile durare per...e noi stiamo insieme da quando avevamo diciassette anni-
-E tu pensi che una storia come la nostra possa finire? Andiamo, Daisy sta cercando di avere la stessa cosa che abbiamo noi così disperatamente che ha accettato di riportare indietro Seth quando potrebbe avere Luke-
-Trova una certa somiglianza tra voi due in realtà-
-Ti prego dimmi che non c'è-
-No, assolutamente, ma pensa che, come sei cambiato tu, possa cambiare anche lui-
-Sono stato uno stronzo con te e questo l'ho sempre ammesso, ma non ho mai raggiunto i suoi livelli-
-Le ho sempre detto di non prendere noi come esempio ma continua a farlo-
-Perché una parte di lei è sempre stata gelosa di te, è la base di tutte le amicizie, vedi me ed Albus-
-Io non sono mai stata gelosa di Daisy-
-Non raccontarmi balle, c'è stato un periodo in cui avresti ucciso pur di avere il suo fisico-
-Okay va bene, ma è successo dieci chili fa-
-Io non credo che fossero davvero dieci chili, o comunque non si vedono-
-Perché avevo più acqua che ciccia, molti li ho presi semplicemente sgonfiandomi-
-Ho detto ai Penna e Teschio che lascio il loro gruppo dopo quello che ti hanno fatto-
-Non devi Daniel-
-Invece sì-
-Me la caverò lo sai, però loro sono molto potenti, possono aprirti tantissime porte, come tutte le società segrete tra l'altro-
-A quale prezzo? Non ti scambierei mai con niente, anche perché non sei un oggetto, non volevo intendere questo, quindi non partire in quarta con qualche tuo discorso sul femminismo-
-Non ti lasceranno andare tanto facilmente comunque-
-Li ho dato un'alternativa in realtà- dice, incrociando le braccia al petto.
-Ecco il Daniel Manson che conosco-
-Devono fare pubblica ammenda- in quel momento la noto, pensavo che fosse scomparsa dopo la caduta, invece è ancora lì. E' impossibile. –Rose?-
-Hai ancora la tua aura-
-No, l'ho persa mesi fa-
-Ah ah ah, la vedo in questo momento- allungo una mano come quasi a volerla sfiorare, cosa impossibile. –Daniel ti assicuro che c'è-
-Okay, aggiungiamola alla lista di cose strane che mi stanno accadendo-
-Beh ce n'è un'altra in realtà- corruga la fronte, confuso. –I maghi devono avere una bacchetta per fare magie e compiere incantesimi-
-Ti stai rileggendo Harry Potter vero? Sapevo che non dovevo portarti a vedere gli studios quest'estate, né La maledizione dell'erede a teatro-
-Sai benissimo anche tu che è così-
-Non per forza, quelli estremamente potenti non ne hanno bisogno-
-Ed io rientrerei in questa categoria?-
-Sediamoci dai- mi fa un cenno col capo mentre ci addentriamo nei giardini dell'università. Troviamo un posto sotto un albero, abbastanza nascosto da non farci sentire da nessuno ma che Luke sarebbe comunque in grado di trovare. –Hai realizzato cosa sei?-
-Una bomba ad orologeria-
-Rose-
-Non li controllo Daniel-
-Non è vero, eri diventata abbastanza brava-
-Oddio, faccio ancora esplodere le cose-
-Quello è normale, succede lo stesso anche a me di tanto in tanto-
-E se, invece, per poter tenerli in riga, avessi proprio bisogno di una bacchetta?-
-Che cosa mi stai chiedendo?-
-Se devo davvero salvare Seth...-
-Non è ancora sicuro che tu debba farlo-
-Dove posso trovarne una? C'è una specie di Ollivander che le vende?-
-Ti ricordo che uno sono un angelo custode, o meglio lo ero, questo non è il mio campo di competenza-
-A chi posso chiedere?-
-Alla regina delle stronze-
-Cosa c'entra tua madre?- scoppia a ridere sonoramente, ed io lo seguo poco dopo.
-Questa era bella, te lo concedo, comunque mi riferivo a tua nonna-
-In effetti credo che si possano contendere la corona-
-Questo non cambia il fatto che sia lei la più esperta in questo caso-
-Quando avevo la Bacchetta degli Angeli, tutto sommato, riuscivo a tenere le cose sotto controllo-
-Sì certo, avevamo soltanto paura che potessi ucciderci da un momento all'altro ma ehi, era tutto sotto controllo-
-E dai Daniel-
-Scusa scusa. Comunque tra due settimane saremo di nuovo a New Orleans, sai benissimo a chi potrai chiedere, anche se io sono contrario-
-Perché?-
-Perché preferisco quando sei...normale, ecco-
-Indifesa?-
-Adoro essere il tuo principe senza macchia e senza paura-
-Daniel, siamo nel duemilasedici, non ho bisogno di un cavaliere senza macchina e senza paura che mi difenda da tutto e da tutti, voglio essere autonoma e potermela cavare anche da sola, e sai benissimo che i miei sogni potrebbero voler dire qualcosa-
-Vorrei che non fosse così-
-Beh di qualsiasi cattivo si tratti questa volta, non potrà mai essere peggio di Morsein, lui è stato tipo il Voldemort del nostro mondo-
-Secondo me quand'eri piccola ti è entrato un libro di Harry Potter in testa, sennò non si spiega-
-Abbiano persino dovuto recuperare degli oggetti per poterlo sconfiggere, proprio come gli horcrux-
-Basta, dico sul serio- mi strizza la guancia, sorridendo. –Ho provato ad indagare sui Penna e Teschio, ma non ho trovato niente di niente. Sono regolarmente riconosciuti, nessuna strana sparizione, nessuna morte inspiegabile, niente di niente-
-Probabilmente avevi ragione, mi sono lasciata condizionare da questa storia-
-E' normale, io ho odiato Mike prima ancora di sapere chi fosse soltanto perché ti stava vicino-
-Tu sei maniacale alle volte-
-Non sopportavo l'idea che lui potesse starti vicino e potesse fare tutto quello che io non potevo per quella stupida promessa che avevo fatto ad Albus-
-Promessa che, tra l'altro, non avevi rispettato quando lui era in viva-
-Lo so, ma era morto, o almeno era quello che ci aveva fatto credere, senza contare che con te sarebbe stato qualcosa di vero, e non soltanto...beh con Rebecca non c'erano tutte le discussioni profonde che ci sarebbero state con te-
-E invece sono una fidanzata modello- sfodero un sorriso a trentadue denti, facendolo ridere.
-Diciamo che hai i tuoi momenti- metto su il broncio, e lui ride. –Coraggio vieni qui su- apre le braccia e mi fa cenno con la testa di raggiungerlo.
-Mmmh adoro il fatto che tu sia un cuscino- appoggio la schiena sul suo petto e mi lascio circondare.
-Ma se ho degli addominali da urlo- borbotta, quasi offeso dalla mia affermazione.
-Lo so, però ormai ho imparato come trovare i punti giusti, senza contare che penso che, ormai, il mio corpo abbia imparato a modellarsi al tuo-
-Posso ridere per la cavolata che hai appena detto?-
-Sei davvero uno stronzo- gli pizzico il braccio mentre lui continua a sghignazzare. –Dico sul serio-
-Aaaah ti amo tanto, davvero tanto- mi dà un lieve morso all'orecchio, ridendo.
-Volevo davvero vincere-
-I seggi si chiudono alle tre Rose, non è ancora detta l'ultima parola-
-Mi spiegate perché avete sempre questa mania di sgattaiolare via senza dire niente a nessuno?- Luke cammina verso di noi con le braccia aperte ed i capelli scuri dritti sulla testa. Sono convinta che queste elezioni stiano stressando più lui che me.
-Beh tutto cominci quando, al primo anno, avemmo una bruttissima giornata alla Marymount, io stavo per dare di matto, così Daniel mi ha portato alla riserva che aveva creato...-
-E che lei continua a chiamare locus aemenus per non so quale motivo-
-...e da quel giorno è diventata un'abitudine per noi svignarcela quando arriviamo al limite-
-Ogni volta che parlo con voi vengo automaticamente catapultato un romanzo adolescenziale con quel tanto che basta di elementi soprannaturali e in questo momento storico è davvero stressante come cosa-
-Se vuoi sta sera usciamo e ne parliamo- dice Daniel, poggiando il mento sulla mia testa.
-Senza di loro-
-Era sottinteso-
-Con te non tantissimo, le stai sempre attaccato da quando è morta e poi risorta-
-E' successo qualcosa?- mi affretto a cambiare discorso. Negli ultimi due anni il mio suicidio è sempre stato tirato in ballo, più di quel che volessi e, da maggio, la stessa cosa sta succedendo con il mio ritorno dal mondo dei morti.
-I Penna e Teschio hanno fatto ammenda, hanno detto di essere stati loro a diffondere la notizia e i dettagli del tuo tentativo di suicidio-
-Allora ti ascoltano veramente-
-Te l'avevo detto-
-Però non è finita. Reggetevi forte: sono riusciti a saperlo perché un uccellino ha fatto la spia, e quell'uccellino è Skyler-
-Dio mio, per quale motivo non mi lascia in pace una volta per tutte?!- sbotto, esasperata. –Sono passati due anni e mezzo, per quale motivo continua imperterrita a volermi rovinare la vita?-
-Perché ha rimesso gli occhi sul premio-
-Sarei io?- chiede Daniel, puntandosi l'indice contro.
-Direi- borbotto.
-Non sono un oggetto, smettetela di trattarmi come tale!-
-Benvenuto nel mondo delle ragazze- storco la bocca, sospirando. –Come possiamo fermarla? Ci sono altre cose che potrebbe tirare fuori, come l'autolesionismo-
-E' il momento giusto per dirti che, spesso e volentieri, quando dovevo giustificare il perché corressi sempre da te, le abbia confidato gran parte dei tuoi problemi?-
-Tu hai fatto cosa?- mi volto verso Daniel, sentendo la rabbia che monta dentro ogni secondo sempre di più. –Daniel Christopher Manson sei un uomo morto!-
-Non avrei mai potuto immaginare che sarebbe una cosa del genere-
-Questo non ti autorizza ad andare a sbandierare ai quattro venti i miei segreti!-
-Non voglio sembrare indelicato, però lo sapevamo tutti-
-Perché tu lo hai scoperto al primo anno e ti sei messo a rinfacciarmelo ogni volta che litigavamo!-
-Lo sai che mi stai di nuovo accusando di qualcosa che è successo in passato vero?-
-Perché potrebbe avere percussioni sul mio presente, senza contare che, ta dan, mi hai di nuovo nascosto qualcosa-
-L'avevo completamente rimorso, non ho una memoria buona come la tua-
-Daniel, non voglio che...non voglio che tutti i miei panni sporchi vengano lavati in pubblico. L'autolesionismo, l'inadeguatezza, la depressione...sono cose che ho lasciato a New Orleans, e lì devono rimanere-
-Okay ho capito, ci penso io- il ragazzo si alza, cercando di non farmi cadere.
-Che stai facendo? Dove stai andando?-
-Quello che avrei dovuto fare tre anni fa e, per rispondere alla tua seconda domanda, da Skyler, torno tra un po'- prima che io possa replicare, il ragazzo si teletrasporta, lasciando sia me che Luke a guardare il punto in cui era fino a tre secondi fa come due allocchi.
-Sai, io sono sempre più convinto che un giorno ci scopriranno, e che quel giorno ciò accadrà per colpa del tuo ragazzo-
-Hai perfettamente ragione, non sa davvero che cosa voglia dire agire nell'ombra, per niente-
-Non voglio nemmeno immaginare come siano stati i vostri anni a New Orleans-
-Hai presente quella specie di Magna Charta che il Consiglio ha stabilito per una tranquilla coesistenza con il mondo degli umani?-
-Sì, sono tipo le basi-
-Ecco noi le abbiamo infrante tutte ad una ad una in quattro anni di liceo-
-E poi ti chiedi per quale motivo vi odino- borbotta. –Ora capisco perché vi hanno definito con epiteti non troppo positivi-
-Abbiamo dovuto cancellare la memoria di tutto il corpo studentesco della Marymount più volte di quel che mi piaccia ammettere-
-Com'è possibile che non vi abbiamo tolto i poteri?-
-Nel duemiladodici volevano mandare Daniel nel Limbo per tutta la storia di Rebecca in compenso-
-E come mai non è successo?-
-Sono intervenuta io, ho testimoniato a suo favore e hanno finito per togliergli le ali, è andato su tutte le furie, se l'è presa con me, non con quell'altra che l'aveva trasformato-
-Gli stavi davvero antipatica-
-Una volta mi ha urlato che, anche se fossi scomparsa, nessuno se ne sarebbe accorto visto che ero tanto insignificante, e che l'unica cosa buona che sapevo fare era tagliarmi-
-Stiamo parlando dello stesso Daniel?-
-Guarda che non ti racconto balle, è la verità-
-Wow. Pensa se fossi rimasta a San Francisco, non avresti vissuto nemmeno metà delle avventure di cui mi racconti-
-Diventeranno delle belle storie delle buonanotte-
-Tra il carattere forte tuo e di Daniel e la vostra attitudine direi che avrete dei seri problemi in futuro-
-Sei ancora convinto che ci sposeremo-
-E tu sei ancora convinta del contrario. Puoi chiedere a chiunque, ci metterebbero tutti una mano sul fuoco-
-Ciao- Melody agita la mano verso la nostra direzione. –Vi ho cercato dappertutto- toglie la sciarpa rossa, la appoggia sull'erba e, a quel punto, ci si siede, incrociando le gambe e schiarendosi la voce. –Di che stavate parlando?-
-Rose non crede che lei e Daniel finiranno per sposarsi e avere un'allegra famigliola- roteo gli occhi al cielo. Non capisco per quale motivo sia tanto ossessionato da questa storia.
-Coooosa? E' praticamente sicuro che accada, anche perché l'altra volta l'ho visto da Harry Winston con i tuoi amici a guardare gli anelli di fidanzamento-
-Come prego?-
-Eeed ecco qualcun altro che non sa mantenere i segreti. Complimenti Melody, doveva essere una sorpresa-


Sbaaaam!

sto per avere un esaurimento nervoso in piena regola. in più continuo a vedere gente che esce senza mascherina e senza niente e si abbraccia tranquillamente e mi verrebbe da chiedermi dove abbia sbagliato la selezione naturale di darwin. 

anyway, mi sono resa conto di aver scritto circa 22 capitoli della storia e, ancora, non siamo nemmeno a metà, quindi credo che, rispetto alla cronologia di tutti gli altri libri (che finivano con la fine della scuole/delle lezioni, quindi intorno a maggio) questo terminerà un po' prima, intorno a febbraio, perciò aspettatevi tanti colpi di scena. 

adesso vi lascio che devo tornare a studiare 

un bacio

rose xx

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Afterglow(#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora