And if we only die once, I wanna die with you

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-Nessuno aveva mai messo al tappeto Daniel Manson, questo è uno di quei giorni da segnare negli annali della storia- Chris ride, mentre osserva il ragazzo strisciare sul terreno. Non avevamo preso bene la notizia che, dal momento del nostro ritorno in poi, ci saremmo allenate con loro, visto che consideravamo queste ore insieme da soli come il loro momento di libertà.
-E non ha nemmeno mosso un dito, ha fatto tutto con gli occhi-
-Albus sei in adorazione- borbotta il diretto interessato, mettendosi di nuovo in piedi. –E mi spieghi come diamine hai fatto? Avete fatto qualche patto col diavolo mentre eravate a Dublino? Siete tornate più forti di prima-
-Più che altro con un'antica dea celtica- risponde Audrey.
-Non voglio sapere nient'altro-
-E' l'unico modo, lo sai anche tu-
-Non sono molto tranquillo nel saperti con un arco e con una scorta infinita di frecce onestamente-
-Non ho intenzione di andare a fare Robin Hood in giro per New York-
-Questo è rincuorante- dice Daniel, passandosi una mano tra i capelli biondi. –Hanno trovato la persona da sacrificare comunque, il rito avrà luogo la sera del ventuno marzo, organizzeranno persino una festa-
-Questa è nuova, quando l'hai saputo?- mento. Nessuno di loro sa che sono riuscita a collegarmi col ragazzo, nemmeno il diretto interessato e, per ora, è meglio tenerli all'oscuro.
-Ce lo hanno comunicato mentre voi eravate a Dublino, con Daniel abbiamo pensato di non dirvi niente per evitare che vi allarmaste- Luke si scambia un'occhiata complice con lui. Mi ricordo quando, lo scorso anno, non lo poteva sopportare perché credeva ci fosse stato qualcosa da noi invece, adesso, sono più uniti che mai. Da una parte sono molto contenta di questa cosa ma, dall'altra, so quanto possano essere pericolosi insieme.
-Dovremmo essere pronti per quel giorno-
-Non vi faranno nemmeno avvicinare Rose-
-Devono prima vederci Daniel- sorrido. I suoi occhi diventano improvvisamente di un viola acceso, era quasi riuscito a tenermi lontano dalla scena del crimine, salvo poi realizzare che non è così facile mettermi i bastoni tra le ruote.
-Hai intenzione di utilizzare il mantello dell'invisibilità?-
-Ne sono stata privata per anni, direi che è arrivato il momento di sfruttarlo al meglio-
-Non sono per niente d'accordo Rosebelle-
-Non ho chiesto il tuo permesso-
-Ed ecco che si ricomincia- borbotta Chris, incrociando le braccia al petto.
-Stai diventando una zitella acida, il che è strano, visto che stai con me-
-Sai di aver appena detto una cosa molto sessista?-
-Puoi evitare, almeno per un minuto, di trasformare ogni cosa in una battaglia per il femminismo?-
-Sei un grandissimo...-
-Basta!- urla Diana. –Smettetela di comportarvi come due bambini piccoli che non possono stare per più di cinque minuti nella stessa stanza-
-Mi avevi promesso che ne saresti rimasta fuori! E invece no, ti sei dovuta invischiare ancora di più!-
-Ti hanno fatto possedere da un malus, hai tentato di uccidermi!-
-Rose non ho alcuna intenzione di portare di nuovo il tuo cadavere tra le braccia-
-Che visione macabra che mi hai appena dato-
-Albus giuro che, se non chiudi il becco, ti faccio saltare quella bella dentatura che ti ritrovi e di cui vai tanto fiero-
Daniel
-Guarda che, se li fissi ancora, prenderanno fuoco- Rose ed Albus sono di fronte a me, che fingono nuovamente di stare insieme.
Sapevano che, con il resto dei Penna e Teschio, saremmo venuti qui per festeggiare l'inizio del rito, e così hanno deciso controllarci.
-Oh lo spererei tanto, ma purtroppo solo lei ha questo potere- sposto amareggiato il piatto col cibo. In tutti questi anni non ho mai sperimentato una perdita dell'appetito eppure, in questo momento, ho una tale nausea che non mi stupirei se vomitassi seduta stante. –Non vedo l'ora che tutto questo sia finito-
-Ecco i nostri drink speciali- Carter sorride. Per ora è sempre su di giri, e credo che il motivo sia abbastanza evidente. Secondo ciò che hanno scoperto Rose e le ragazze nella loro vacanza a Dublino, il rito servirà principalmente a far venir fuori tutta quell'oscurità che, negli anni, ho cercato di nascondere, preoccupato delle possibili conseguenze. Cosa succederebbe se i ragazzi non arrivassero in tempo? –Bevete, su- afferro il bicchiere che ho davanti e, senza pensarci due volte, trangugio l'intruglio al suo interno. Ben presto, un sapore non troppo famigliare si fa strada lungo la mia gola.
Il bicchiere mi sfugge di mano e cade per terra con un tonfo sordo, andando in mille pezzi. Rose ed Albus si voltano verso di noi, guardandoci confusi.
-C'è del sangue qui dentro- inizio a sudare freddo, sentendo il cuore che batte sempre più velocemente. –Ho lottato per anni per non assumerne nemmeno un goccio!-
-Ne ho preso un po' in prestito dalla nostra vittima sacrificale, rilassati-
-Devo uscire un attimo, scusate- mi allontano velocemente da loro, prendo il cappotto e mi catapulto fuori dal locale.
Prendo profondi respiri, adesso capisco come si sente Rose quando sta per avere un attacco di panico.
-Che succede?- la ragazza compare davanti ai miei occhi. Toglie velocemente il mantello dell'invisibilità, incurante del fatto che, grande parte, strisci per terra. –Daniel- prende il mio volto tra le mani, devo riuscire a calmarmi come meglio posso.
-Nel drink che ci hanno portato c'era il sangue del sacrificio...io non ho mai...a parte quella volta che...-
-Respira okay? Respira- mi abbraccia, è il primo contatto da settimane; mi chiedo perché continuiamo ad allontanarci. –Sono qui con te Daniel, sono qui con te- incastro il mento nell'incavo del suo collo, stando ben attento a non spostare tutto il peso su di lei.
-Non so come gestire questa situazione Rose, ci sta sfuggendo di mano-
-Non dovrai farlo da solo, siamo una squadra, ricordi?-
-Ho paura che possa venir fuori la metà da vampiro-
-Non esiste più, hai di nuovo le tue ali, sei più forte, non...- sospira rumorosamente. Mi chiedo come sia per lei vivere tutto questo, dover continuare a lottare con i miei errori da adolescente, passare sopra ai miei colpi di testa. -...finirà presto, non ti preoccupare-
-Mi dispiace per quel che ti ho detto l'altro giorno-
-E' tutto okay, ormai ci sono abituata-
-Non sono un ottimo fidanzato-
-Nessuno è perfetto- ci stacchiamo. I capelli rossi hanno cambiato di nuovo sfumatura, ed io non me ne sono accorto. –Adesso, però, torna dentro, prima che vengano a cercarti-
-Capiranno che eri con me-
-Non se sbuco dal bagno- prende il mantello e lo avvolge intorno al corpo. Rimane solo la testa fuori, ed è una cosa abbastanza inquietante. –Mi sento molto Harry Potter così-
-Ti prego copriti, mi fai impressione-
-Sei un pappamolle Manson- scompare definitivamente. Albus non avrebbe dovuto ridarglielo, non sto tranquillo sapendo che può non farsi vedere dagli altri.
Ritorno anche io dentro il locale, e riprendo il mio posto tra Luke ed Ellen.
-Tutto bene?- mi chiede quest'ultima. Annuisco, notando come Rose non sia ancora tornata. Dove diamine è finita?
-La prossima volta che volete darmi dare da bere del sangue, avvertitemi-
-Io non ne sapevo niente- si giustifica immediatamente Ellen, mostrando i palmi delle mani. –Te lo giuro-
-Excusatio non petita, accusatio manifesta-
-Che?-
-E' latino, significa 'chi si scusa, si accusa'-
-Non sapevo che vi insegnassero il latino a New Orleans-
-Magari la Marymount non sarà stata una scuola privata, ma ti posso assicurare che è una delle migliori. Conosco gente che è uscita da lì che ha un brillante futuro davanti-
-Ogni riferimento a Rosebelle Everly Greyson è puramente casuale-
-E' lei che mi ha insegnato quella frase tra l'altro, io facevo schifo in latino, l'ho studiato soltanto gli ultimi due anni ma, ormai, era pressoché inutile-
-Sai che, ora che ci penso, anche lei me l'ha detta una volta- a quel punto sorrido. Mi piace sapere che, di tanto in tanto, siamo connessi sotto questo punto di vista.
-Non me l'ha raccontato, è stata una cosa inconscia-
-Beh state insieme da due anni, senza contare che vi siete girati intorno per tutto il liceo, penso che, ormai, vi siate annullati a vicenda, pensate allo stesso modo-
-Magari fosse così, almeno smetterebbero di litigare- do un calcio sotto il tavolo a Luke. Non voglio che sappia che ci sono dei problemi tra noi due, non mi fido totalmente di lei, per questo sto ben attento a raccontargli soltanto determinate parti, infatti non sa niente della vera ragione del viaggio a Dublino.
-Siete in crisi?- domanda a quel punto, con un tono fin troppo speranzoso.
-No, semplicemente ci sono giorni in cui non possiamo stare troppo tempo insieme, è così da sempre, ormai lo sappiamo-
-Certo che siete la coppia più strana che io conosca-
-Hai finito?- le chiedo, irritato. Continuo a controllare Albus e Rose al tavolo di fronte, sono troppo vicini, ed io sto iniziando a perdere il controllo.
-Daniel-
-Che c'è Luke?-
-I tuoi occhi sono diventati viola- mi stropiccio velocemente le palpebre, sbuffando. –Niente da fare-
-Dannazione- sibilo. Se Carter dovesse accorgersene, dovrei spiegargli per quale motivo sono arrabbiato e, in questo momento, non mi viene in mente nessuna buona scusa.
-C'è qualcosa che posso fare?- Ellen poggia la mano sulla mia ed io scuoto la testa. Voglio tornare a casa il prima possibile.
-No, solo Rose è in grado di farli tornare normali-
-Dovevo immaginarlo ma, d'altronde, non l'avevi nominata da due minuti-
-Che problemi hai?- sbotto. Non sono mai stata una persona calma, e questo è risaputo, tuttavia sono consapevole di aver perso totalmente il controllo, e non ho nessuna intenzione di recuperarla. –Ci tengo a ricordarti che questa è tutta una recita, e che lei è ancora la mia ragazza-
-Continui ad ignorare...-
-Che cosa Ellen? Un sentimento che vedi solo tu? Sei riuscita a mettere la pulce nell'orecchio di Rose, ma non nel mio- mi alzo, non ho alcuna voglia di rimanere lì ulteriormente. –Vado via, ci vediamo mercoledì- saluto il resto del gruppo e, invece di uscire, mi dirigo in bagno.
Mi chiudo dentro e, a quel punto, mi teletrasporto, apparendo direttamente in camera mia. In questo modo spero di evitare qualsiasi possibile interrogatorio da parte degli altri.
Spero che questa faccenda si risolva al più presto, sono stanco di dover fingere, mentire, e di vedere quei due insieme, nonostante sia consapevole che, anche per Rose, non deve essere per niente facile.
Mi spoglio, indosso il pigiama e mi lavo i denti tre volte, nella vana speranza di togliermi di bocca il sapore di sangue.
Per due anni ho combattuto contro la sete che mi causava la mia condizione di vampiro, sono rimasto senza forze innumerevoli volte, ho sofferto le pene dell'inferno durante la trasformazione e poi arriva Carter con la sua follia e manda all'aria tutti i miei sacrifici.
Ritorno in camera ancora arrabbiato, e trovo Rose in piedi di fronte alla porta del bagno.
-Si saranno sicuramente accorti che ve ne siete andati per controllare me-
-In questo momento non m'importa più di tanto se devo essere sincera- si stringe nelle spalle. C'è qualcosa di diverso in lei da quando è tornata da Dublino, ostenta una sicurezza che prima non aveva, una nuova forza che le sta crescendo dentro ogni giorno sempre di più. Sono convinto che non mi abbia raccontato tutto, che ci sia qualcosa che mi ha nascosto riguardo il loro incontro con la Morrigan. –Come ti senti?-
-Come qualcuno che vorrebbe spaccare tutto ma che non può-
-Hai fatto piangere Ellen-
-Ci stava andando giù pesante con te e con la nostra storia, è diventata la sua ossessione-
-Penso che c'entri anche il sangue, sei andato in tilt non appena hai capito che te lo avevano versato nel bicchiere-
-Non lo so Rosebelle, sono...- mi copro il volto con le mani, sospirando. –Sono davvero stanco-
-E' soltanto l'ennesima battaglia che combattiamo negli ultimi quattro anni-
-Mi chiedo quand'è che tutto questo finirà-
-Non so darti una risposta Daniel, vorrei potertelo dire con sicurezza, ma sarebbe una bugia-
-Dovete venire immediatamente!- Diana sbuca in camera nostra. Il suo volto è pallido come un cencio e madido di sudore, potrebbe avere un infarto da un momento all'altro.
-Che è successo?- domanda Rose.
-Daisy si sta trasformando in un lupo mannaro-
-Non è possibile, sono passati più di due mesi e non è mai accaduto prima d'ora- esclamo io. Questa serata sta diventando sempre più strana.
-Non lo so Daniel, ti sto solo dicendo che cosa sta avvenendo in questo preciso momento-
-Dio sento- sibila Rose. Lei e Diana corrono fuori dalla camera, dirigendosi velocemente verso il giardino.
-Per quale motivo l'avete portata fuori?- chiedo. La ragazza in questione è sdraiata sul prato, che si contorce in preda al dolore. Le sue urla si disperdono nella notte, questa è la volta buona che i vicini decidono di chiamare la polizia.
-Perché avrebbe potuto rompere qualcosa dentro- mi risponde Albus.
-Ci potrebbe far scoprire così!-
-Volete smetterla di litigare?! Dobbiamo capire che cosa fare!- sbotta Audrey.
-Non c'è niente che possiamo fare- esordisce Rose. –Leghiamola da qualche parte e facciamo dei turni per controllarla, esattamente come per Seth- schiocca le dita e due fili dorati si avvolgono intorno ai polsi di Daisy. –Mi dispiace, ti giuro che vorrei ci fosse un'altra soluzione- tende entrambe le mani verso di lei e, a quel punto, i due fili si fondono al muro. –Non ho neanche gli ingredienti per la pozione antilupo-
-E' strano che sia successo solo adesso, non credi?
-Non lo so Chris, non ho tutte le risposte di questo mondo!- Rose allarga le braccia di colpo, una potente energia si sprigiona da esse e fa piegare tutti gli alberi. –Siete voi quelli che sono cresciuti in questo mondo, non io-
-Vuoi dire che è colpa nostra adesso?-
-No, ma sarebbe carino non rivolgersi sempre a me per ogni problema-
-Ehi, basta- Rose si volta verso di me e mi incenerisce con lo sguardo. –Rimaniamo noi due a fare il primo turno- Daisy, a quel punto, urla di nuovo. I suoi occhi verdi diventano gialli di colpo, e della peluria bionda inizia a crescere su tutto il corpo. Le orecchie si allungano, così come i denti e, in men che non si dica, la trasformazione è completa. –Beh adesso sì che lei e Seth fanno una bella coppia-
-Manson- mi riprende Rose. –Non è il momento-
-Volevo stemperare un po' la tensione-
-Non hai ancora imparato quando usare il sarcasmo vero?-
Rose
-E' successo qualcosa mentre eravamo a Dublino, e tu lo sai benissimo- Daisy, Audrey e Diana mi hanno raggiunto ad Harvard, dove ci siamo chiuse in un'aula studio per evitare che qualcuno ci sentisse. –Sono stata morsa ai primi di gennaio, adesso siamo a marzo, la luna piena c'era già stata ed io ero rimasta normale-
-Non avevo mai visto un lupo mannaro biondo, eri davvero carina-
-Non è il momento Diana- sbotta la ragazza. –Dobbiamo aver risvegliato qualcosa quando abbiamo evocato la Morrigan-
-Ma noi tre siamo rimaste uguali-
-Daniel mi ha detto che la tua aura è più potente-
-Non mi risulta di essere un personaggio di Dragon Ball- corrugo la fronte. Abbiamo parlato tutta la notte ieri, per quale motivo non mi ha accennato niente?
-Rosebelle!- urla, esasperata.
-Ammesso e non concesso che così fosse, può solo giovare a nostro favore. Mancano poche settimane alla cerimonia, più potenti siamo meglio è- la Morrigan mi ha raccomandato di non raccontare niente a nessuno, di tenere questa vecchia storia per me, ma come faccio a mentire alle mie migliori amiche? Ho dovuto persino fingere di non sapere che Daisy si sarebbe trasformata, e mi sento davvero una persona orribile per averlo fatto.
-Spero soltanto che non sia un pretesto per trasformarla nella tua vendetta personale- esclama Audrey.
-Non so a cosa tu ti riferisca-
-Non fare la finta tonta Rose. Qui non si tratta di quel che potrebbe comportare, ma di farla pagare a Carter e ad Ellen per aver messo i bastoni tra le ruote a te e a Daniel-
-Anche stesso, che male ci sarebbe? Hanno attaccato pure voi-
-Quel che Audrey vuole dire è che, quando sei troppo coinvolta, non finisce mai bene, ti fai prendere dalle emozioni e dai sentimenti e rischi di fare seri danni-
-Ho tutto sotto controllo-
-Quattro anni fa dicevi la stessa cosa, e qualche mese dopo ti sei tagliata le vene, quindi non sei molto credibile-
-Non c'entra niente Daisy- a quel punto il mio cellulare vibra, rivelando la foto di Albus. –Dio, che cosa sarà mai successo adesso?-
-E questa storia con lui...-
-Pronto Al-
-Hanno attaccato Chris, a quanto pare la messa in scena non li ha fermati, aspettavano solo che abbassassimo la guardia-
-Che gli hanno fatto?-
-Non lo so, è andato in bagno e non è più tornato, così sono andato a cercarlo, l'ho trovato sdraiato sul pavimento col petto pieno di ferite, biascicava parole senza senso-
-Riesci a trasportarlo a casa senza farti notare e senza peggiorare la situazione?-
-Penso di sì, ci vediamo lì-
-Recupero Daniel e Luke e arrivo con le ragazze- chiudo la chiamata. Le altre mi fissano incuriosite, mentre io inizio a raccattare tutte le mie cose. –Hanno attacco Chris, dobbiamo tornare a casa, Albus lo sta portando lì-
-Che? Ma non ha senso!-
-Lo so Diana, per questo ho intenzione di andare all'origine del problema, o perlomeno molto vicino- usciamo velocemente dall'aula studio e scendiamo le scale.
Proprio all'entrata della biblioteca incontriamo Ellen, Daniel e Luke.
-Ti stavo venendo a cercare-
-Che ho fatto questa volta?- esclama il biondo, alzando immediatamente le amni a cielo.
-Non tu, lei- la afferro per le spalle e la sbatto contro il muro. –Hanno attaccato Chris, e ci sono andati giù davvero pesante da quel che mi ha detto Albus al telefono, quindi adesso tu mi spieghi per quale motivo è successa una cosa del genere, dato che sopporto di vederti ogni giorno ficcare la lingua nella gola del mio ragazzo-
-Non ne ho idea Rose, ti ricordo che gli ordini vengono da Carter, non da me-
-Non prendermi in giro- la sbatto nuovamente, sentendo la rabbia montare dentro ogni minuto sempre di più. –Tu sei sempre al corrente di tutto quello che fa-
-Ti posso assicurare che...-
-Vuoi proprio farmi incazzare vero?- le mie mani sprigionano saette viola, che inizio a propagarsi lungo il suo corpo. -Sono stanca che prendiate di mira i miei amici, avete esagerato, perciò sono pronta ad usare il buon vecchio occhio per occhio-
-D-Daniel, m-mi sta f-facendo m-male-
-Invece di chiamare aiuto, rispondi alla mia domanda-
-Ma sei impazzita per caso?- il ragazzo mi strattona di colpo. Ellen prende un respiro profondo, e si lascia cadere tra le sue braccia. Dovrebbero darle l'Oscar come miglior attrice, non c'è dubbio. –Potevi farle davvero del male-
-Oh guarda, Manson si è preso una cotta- lo sbeffeggio. In realtà, in questo momento, sto cercando di non scoppiare a piangere davanti a lui. Per l'ennesima volta ha confermato la mia tesi e se, per un attimo, ho tentennato nel portare la mia domanda in segreteria, adesso sono più che contenta di averlo fatto. Ancora poche settimane e sarò a Parigi, a più di mille chilometri di distanza da qui.
-Capisco che tu sia arrabbiata per tutta la storia di Chris e ti assicuro che anche io lo sono, ma lei non c'entra niente, Carter non le racconta tutto-
-Prendi sempre in giro Seth dicendo che il cagnolino della situazione, ma credo che, in realtà, lo sia tu- gli batto una mano sulla guancia, sorridendo appena. –E non vi preoccupate, il tempo di sventare il piano dei suoi amichetti e poi toglierò le tende, così voi potrete la vostra tormentata storia d'amore alla luce del sole-
-Pensavo ci avessi ripensato-
-Ho finito tutte le pratiche proprio ieri Daisy, mi dispiace-
-Di che diamine stai parlando? Non ci sto capendo più niente-
-Vado a finire l'anno a Parigi Lessie, tornerò a settembre...forse- il suo volto sbianca di colpo. Non ero mai stata tanto crudele con lui in questi anni, ma penso che sia questo che succede quando ferisci per l'ennesima volta una persona che non ha fatto altro che perdonarti. –Spero che tu sia ancora in tempo per cambiare l'anello tra l'altro, io ho le dita più magre, ho le mani molto piccole-
-Parigi è lontana- mormora lui, incapace di aggiungere altro.
-Lascia lei qui, non mi fido neanche un po'. E sei hai problemi con questo, puoi rimanere anche tu-
-Rose adesso basta dai- mi dice Luke. Ma io non lo ascolto, e mi teletrasporto a casa, precisamente in camera di Chris.
-Ci avete messo più del previsto-
-Ho avuto un piccolo diverbio con Daniel e la sua fidanzata-
-Non voglio sapere altro- mi avvicino all'altro ragazzo, che sta disteso sul letto. Il suo torno nudo è ricoperto da bende e garze, da cui si intravedono macchie di sangue.
-Perché non guarisce?-
-Non lo so- passo una mano sopra di esse, stando attenta a non sfiorarle o a non fargli del male.
-Non ci riesco nemmeno io-
-Adesso hanno davvero esagerato-
-Lo so, ho detto la stessa cosa anche io ad Ellen-
-Con che toni?- scrollo le spalle. In quel momento anche i ragazzi ci raggiungono, mi chiedo perché non siano venuti subito.
-O mio dio- Daisy porta le mani davanti al volto, precipitandosi verso il letto. –Ma come...?-
-Non avevo tanto torto, vero?-
-Attacchiamoli anche noi, Rose ha un arco con frecce infinite, possiamo beccarli tutti-
-Per quanto la prospettiva mi alletti Diana, non possiamo. Dobbiamo rimanere calmi ed aspettare il momento più propizio, quando non se lo aspettano. Devono pensare di averci battuto, solo così potremmo ripagarli di tutto quello che ci hanno fatto passare in questi mesi- in questo momento è come se vedessi la Rose di qualche anno fa di fronte a me, che sbiadisce sempre di più, fino a scomparire totalmente. –Non mi sento a mio agio a parlare di queste cose davanti a te-
-Okay Rose ti sei sfogata abbastanza, adesso ritorna in te- Daniel sbuffa, passandosi una mano tra i capelli biondi.
-In realtà anche io sono d'accordo con lei. Nel senso, quanto parli con lei? Quante cose le racconti?-
-Diana ti sei bevuta il cervello?-
-Anch'io- dice Audrey.
-Idem- aggiunge Daisy.
-Ragazzi ma che state dicendo?- le iridi di Daniel si colorano di un viola acceso. –Io sto ancora con Rose, la storia con Ellen è solo di copertura, ve lo siete dimenticati?-
-Non la vogliamo più a casa- esordisce Diana. –Tu potrai anche fidarti di lei, ma noi no. Perché attaccare Chris sennò?-
-Pensiamo a lui piuttosto- mi avvicino al ragazzo. E' ancora svenuto, non ha ripreso conoscenza nemmeno un secondo. –Servono foglie di eucalipto, bava di lumaca e ali di fata-
-Come fai a sapere queste cose? E, soprattutto, dove le prendi le ali di fata?- domanda Albus.
-Ho fatto scorta a Dublino, non ti preoccupare. Vado a preparare la crema; voi, intanto, se potete, prendete una piuma ciascuno dalle ali e strofinatele sulle ferite, dovrebbero dargli sul serio-
-Che cosa avete fatto davvero in Irlanda? Perché so per certo che non avevi tutte queste conoscenze- ignoro Daniel e mi dirigo in camera mia. Non ho tempo da perdere con spiegazioni futili, la salute di Chris potrebbe peggiorare da un momento all'altro. –Vuoi rispondermi?-
-Ti sembra il momento di discutere? Il tuo amico ha bisogno di te, torna di là-
-Vorrei un attimo capire cosa sta facendo la mia ragazza-
-Porre rimedio ad un problema che, molto probabilmente, ha causato la tua finta ragazza. Adesso che abbiamo chiarito anche questo punto puoi anche andare- estraggo la valigetta di legno che mi ha dato Emma da sotto il letto e la apro. Al suo interno, conservate in appositi barattoli, c'è l'essenziale per le più basiche pozioni.
-Rose ma che sta succedendo? Non ci sto capendo più niente-
-Non sta succedendo niente Daniel, però dovresti seriamente dare una mano agli altri-
-Va bene, fai come sempre: chiuditi in te stessa, allontanami, quando ti deciderai a ritornare in te, io sarò qui-
-Okay- prendo il libro delle pozioni ed inizio a sfogliarlo, cercando l'unguento di cui stavo parlando.
-Parlavi sul serio di quella cosa di Parigi?-
-Sì certo, è già tutto pronto, lo sa persino mia madre-
-E' per questo che mi ha chiamato qualche giorno fa-
-Daniel ti prego, devo preparare questa cosa, non ho tempo di darti retta adesso- mi volto di colpo verso di lui. La sua figura si staglia sull'uscio della porta, gli occhi colmi di lacrime.
-Perché stai scappando da me?-
-Sto scappando dai tuoi sentimenti verso Ellen, stanno diventando sempre più forti, se ne accorgono tutto-
-Rosebelle...-
-Sei andato contro di me oggi, pur sapendo che avevo ragione da vendere. Non ti fidi di Holden per un'amicizia di più di dieci anni fa, ma salvi Ellen da me, che fino a due qualche mese fa s'intrufolava in casa nostra per spiarci- 


Sbaaaaaam!

-3 voti alla fine e le cose tra Rose e Daniel si complicano. Secondo voi, chi dei due ha esagerato? Daniel prova davvero qualcosa per Ellen? Ed io riuscirò a scrivere un libro senza farli litigare/lasciare? 



ps. avevo riletto il capitolo alle 12 e mezza e, solo adesso, che sono le nove in quarto, mi sono resa conto di non averlo pubblicato, ottimo rose, ottimo.

Afterglow(#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora