My chick had sex with my best friend, of course it's my business!
Cosa faremo nel prossimo minuto?
Calum mi ha regalato una delle serate più belle da quando sono qui, non che le altre fossero state sgradevoli o non all'altezza, ma forse lo stare da soli dopo aver affrontato i miei sentimenti ha reso il tutto più dolce e piacevole: le sue continue carezze sul mio viso, la sua stretta sulla mia vita e quei baci rubati durante il corso della serata.
I minuti più belli di sempre.
O forse no.So che le regole del gioco mi vietano di pensare ad un futuro più lontano del prossimo minuto, ma quando il ragazzo che ha conquistato il tuo cuore ti confina fra il muro di casa e la sua fisicità, è difficile tenere a bada la fantasia. Come se con un solo sguardo potesse capire cosa viaggiasse per la mia mente, si inumidisce le labbra con un sorrisetto malizioso, facendomi perdere totalmente la testa. Con un piccolo slancio porto le braccia ad allacciarsi dietro il suo collo e i nostri visi ad una vicinanza tale da potergli dare uno dei baci più sentiti di sempre. Non ci vuole molto prima che il moro ricambi il bacio, accarezzandomi le labbra con la lingua; di riflesso le schiudo, consentendogli di approfondire il bacio mentre le sue calde mani scendono a stringere i miei fianchi.
A passi lenti mi conduce verso il corridoio, sempre più vicino alla sua stanza. Il mio cuore martella nel petto, talmente forte che per un attimo temo lo senta.
Con estrema abilità, Calum apre la porta della propria camera, richiudendola subito con un calcio dopo esser entrati entrambi, ancora avvinghiati. Quel gesto mi porta a ridere mentre il bassista mi adagia sul suo letto perfettamente intatto, dove più di due ore fa ero seduta, con il registratore in mano e una gran confusione in testa.
«Perché ridi?» sussurra il moro, con un dolce e confuso sorriso in volto che mi porta a stringere il labbro inferiore fra i denti.
«Perché sei buffo.»
«Non è vero.»
«Si invece.»
«No.»
«Si.»
«Cattiva.»
«Testardo.»Per una frazione di secondi il silenzio regna nella stanza mentre i nostri visi non ne volevano sapere di stare a più di un palmo di distanza.
«Stiamo veramente discutendo adesso?» chiede in un sussurro il maggiore, portandomi ad annuire.
«Credo proprio di sì.» rispondo, trattenendo un piccolo sorriso divertito. Calum d'altro canto fallisce miseramente, sorridendo sghembo.«Ti amo.»
A volte si agisce di istinto, quando non sappiamo cosa fare o cosa dire, la nostra mente elabora un piano di fuga. Generalmente ci sono tre possibili finali: ti salvi, fallisci o con più probabilità riesci solo a posticipare la fine.
Ed è proprio così che mi sento.
Senza dire alcuna parola, poso le mani dietro la sua nuca, avvicinandolo al mio viso tanto da poterlo baciare con la stessa foga di un attimo fa. Fortunatamente il bassista ci mette poco a rilassarsi e ricambiare il bacio, portando le sue mani a sfiorare il mio ventre piatto, lasciato scoperto dalla maglietta leggermente alzata. Le sue mani curiose risalgono verso il mio stomaco, lasciando gelide carezze a contatto con la mia pelle rovente.
Il moro si blocca all'istante, lasciandomi senza fiato.
C'è qualcosa che non va?
«Posso?» chiede in un soffio sulle mie labbra, aprendosi in un tenero sorriso quando mi vede annuire.
Dopo aver invertito le posizioni, portandomi a cavalcioni su di lui, mi sfila delicatamente la maglia, lasciando che l'aria fresca mi provochi un leggero strato di pelle d'oca. Le mie guance si tingono lievemente di rosso, specialmente quando percepisco lo sguardo di Calum farsi sempre più insistente e quasi bruciare sulla mia pelle scoperta. Mi si mozza il fiato in gola quando il bassista lascia un leggero bacio sul mio collo, procedendo con estrema lentezza verso il petto. Percepisco il desiderio di Calum farsi sempre più vivo nei suoi baci, nel suo tocco e in altro ancora, eppure in ogni suo gesto continua ad essere premuroso nei miei confronti, come se avesse paura di eccedere.
Abbasso lo sguardo sul suo viso, incrociando i suoi occhi nocciola: mi scrutano mentre bacia il solco fra i due seni ancora coperti.
È più forte di me: interrompo quel breve contatto visivo serrando le palpebre mentre il rossore torna a ravvivarsi sulle mie gote.
Mi sento così vulnerabile sotto il suo sguardo.
«Guardami Meg.» soffia sul mio petto, accarezzandomi un fianco. Riapro gli occhi dopo un istante di esitazione, puntandoli nei suoi e giuro di non aver visto cosa più bella. Come possono avere il potere di rendermi così fragile e di rassicurarmi al tempo stesso? È incredibile.
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Timeless
FanfictionIN REVISIONE⚠️ (ex "11.03.2045") Megan, al diciottesimo anniversario della morte di sua madre, viene misteriosamente catapultata nel lontano 2016 dopo l'utilizzo di uno strano lettore cd. A recuperarla dalla strada saranno quattro ragazzi, tra cui...