World Peace
Annaspo, come se mi fossi appena svegliata da uno dei miei incubi. Quando però apro gli occhi, mi accorgo che l'incubo era appena iniziato: attorno a me il nulla più totale, un infinito e profondo buco nero nel quale mi ero andata a cacciare. L'unica fonte di luce proviene dal candido letto bianco sul quale mi ritrovo, dalle coperte perfettamente composte, come se il mio peso non vi gravasse.
Ancora una volta non so dove io sia. La prospettiva di fallimento di quella che era l'unica via d'uscita mi manda fuori di testa. Il cuore si fa piccolo, si stringe in una morsa e quel poco coraggio che avevo maturato sembra dissolversi e integrarsi al buio pesto che mi attornia. Con fare esitante e sguardo perso nel vuoto, scendo dal letto.
Cosa sta succedendo?
Quella voce mi porta ad alzare il viso in alto, a controllare in ogni direzione, per quanto la concezione di spazio fosse relativa lì. Eppure sono sola. Lo sono di nuovo e chissà per quanto. Stringo forte le mani a pugno, sentendo un forte senso di agitazione crescere in me, finché non sfocia in panico. Ero una tanica di benzina che aveva appena preso fuoco. Fiamme nei miei occhi, incendio nel mio stomaco.
Megan, ascoltami, so che mi senti. Pensa a qualcosa di bello, amore. Finirà tutto, molto presto.
Mugolo un lamento, sentendo i miei occhi gonfiarsi di lacrime. «Che ne sai?» urlo a squarciagola, lasciando fluire le lacrime sul mio viso accaldato. «Non c'è proprio niente di bello qui, ho perso tutto!» continuo e mi porto le mani fra i capelli, tirandoli piano in segno di disperazione. Sono umidi, così come i miei vestiti. Le mie mani, tremolanti, sono arrossate e bollenti.
Pensa a qualcosa di bello.
«Megan?» un flebile mormorio percepito come un grido di richiamo, dal mio cuore, dalla mia mente. In lontananza una figura slanciata dal viso splendido, in quanto sorridente. Non uno di quei sorrisi smaglianti, ma comunque rassicurante, dal sapore di casa. «Calum?» sussurro a corto di fiato, incrociando il suo sguardo. Così distante da sembrare un miraggio.
«Meggy,» dice qualcun altro, da tutt'altra parte rispetto al ragazzo sul quale mi ero focalizzata. Mio padre, in tutta la sua bellezza, mi osserva da lontano: i capelli ramati spettinati, gli occhi stanchi ma carichi di amore. Spalanca le braccia, in attesa di accogliermici.
Le due persone che più ho amato nella mia vita adesso mi aspettano, due direzioni opposte, una scelta sola. «No...» sussurro, portandomi una mano alla bocca, come a bloccare l'ennesimo grido di esasperazione. Le lacrime scendono copiose e la vista mi si offusca rapidamente.
«Andiamo a casa, Megan.» mormora papà, incitandomi velatamente e con voce quasi tremolante. «Ti ho preparato una sorpresa al planetario, Meg, andiamo.» dice Calum, dall'altra parte. I miei occhi saettano su di lui, il quale tende la mano nella mia direzione, pieno di speranza. «Non posso.» sussurro, scuotendo compulsivamente la testa. Una vampata di calore investe il mio corpo e le gambe cedono, facendomi finire a terra. Gli arti mi si intorpidiscono e perdo il controllo del loro movimento. Ogni cosa appare sfocata, confusa, e la mia mente non è più in grado di pensare in maniera sensata. Ho le convulsioni.
«Torna da me, Meggy.»
«Ti amo, Megan.»«Giratela di lato, forza!»
«Passami la bacinella.»
«Chiami il medico, signor Thompson.»Una luce accecante mi brucia gli occhi, ma prima che mi possa rendere effettivamente conto di dove io mi trovi, un improvviso senso di nausea mi porta a rigettare fuori quel malessere che da troppo mi portavo dentro. Mi aggrappo al secchio di plastica davanti a me con le flebili forze che mi erano rimaste in corpo, mentre qualcuno mi porta indietro i capelli, reggendomi la fronte. «Bravissima, Megan. Va tutto bene.» dice una voce femminile davanti a me. Quando mi scosto dalla bacinella, una signora mi accorre subito, ripulendomi il viso e imboccandomi un bicchiere d'acqua fresca. Un indistinto suono di applausi riecheggia nella stanza. I miei occhi faticano a rimanere aperti, ma una voce mi dice di rimanere sveglia, che ho dormito già a lungo.
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Timeless
FanficIN REVISIONE⚠️ (ex "11.03.2045") Megan, al diciottesimo anniversario della morte di sua madre, viene misteriosamente catapultata nel lontano 2016 dopo l'utilizzo di uno strano lettore cd. A recuperarla dalla strada saranno quattro ragazzi, tra cui...