XI - Let's Talk About This

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La riunione si concluse piuttosto in fretta. Dopo il rapido confronto fra Nico e Reyna, era più che evidente che nessuno avesse voglia di rimanere a lungo nel Parlamento.

Borbottando saluti di circostanza rivolti all'indirizzo del Pretore, i Sette se ne andarono confabulando fra di loro, mentre il figlio di Ade li seguiva a poca distanza, le mani infilate nelle tasche dei jeans scuri che continuava ad indossare nonostante il caldo.

-Nico.- lo chiamò Reyna, con un tono di voce abbastanza forte perché il diretto interessato la sentisse, ma allo stesso tempo non così forte da permettere ai Sette di udire a loro volta.

Il ragazzo si girò, e vedendo la figlia di Bellona che gli faceva cenno di avvicinarsi, ubbidì, ritornando silenziosamente sui suoi passi.

Reyna attese che Hazel sparisse dietro la porta, chiudendola dietro di se, poi si girò verso il suo interlocutore.

-Avevo bisogno di parlarti, Nico.-

-Certo, Reyna. Riguardo a cosa?-

La ragazza fece un sospiro profondo.

-Selena.-

Il figlio di Ade contrasse lievemente la mascella, mentre una luce scura adombrava i suoi occhi.

-Perché vuoi parlare di lei?-

-Volevo solo sapere... Insomma, so che probabilmente accusarla di fronte ai suoi amici non é stata una mossa molto intelligente...-

-No, direi di no.- ridacchiò il ragazzo.

-Smettila! Hai capito cosa intendo!- fece un altro respiro profondo.

-Quello che davvero volevo chiederti, Nico, é... Insomma, tu ti fidi davvero di lei? O l'hai detto solo per pararmi il... Si, bé, conosci il suo nome.-

Il figlio di Ade la guardava con interesse. Scrollò le spalle, e rispose:

-Bé, questa é un'ottima domanda. No a tutte e due, comunque.-

Vedendo l'espressione basita della ragazza, si affrettò a precisare.

-Se mi chiedi se mi fido di lei... Bé, la risposta é no, per un semplice motivo: é evidente che ha dei segreti, in quella sua testolina bionda. C'é qualcosa di strano in Selena. É come se... fosse troppo perfetta per essere vera. Non mi piace, e di lei non mi fido. Ma sono sicuro che non sia stata lei ad attaccare il campo.-

-Per il motivo che mi hai detto prima? Per il fatto che é caduta talmente male che...-

-No, non solo per quello. É più una sensazione. Non credo che Selena avrebbe più ragioni di Percy per distruggere il campo, ergo...-

-Ergo secondo te é innocente.-

Nico alzò le mani.

-Non ci metterei la mano sul fuoco, ovviamente, a questo punto può essere stato chiunque... Ma no, non credo che sia Selena chi stai cercando.-

-Va bene...- mormorò Reyna sedendosi sulla sua sedia.

-Comunque, Reyna, sbaglio o c'é qualcosa che non va?- domandò il ragazzo, accomodandosi accanto a lei.

-é così evidente?-

-Ti conosco bene, e capisco al volo quando qualcosa ti turba.-

-Già...- la figlia di Bellona si alzò in piedi, e iniziò a camminare su e giù per la stanza, come se non riuscisse a stare ferma.

-Già. É tutto questo casino... Octavian non si fa vedere da secoli, abbiamo i Greci a cui pensare, ora come se non bastasse c'é stato anche l'attacco al campo... Chi dice che l'estate é fatta per riposare non ha mai fatto un giro al Campo Giove.-

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