XIII - Let's See What We Have

591 33 4
                                    

Se qualcuno avesse chiesto a Nico cosa diavolo gli stava succedendo, non avrebbe saputo come rispondere.

Se qualcuno gli avesse chiesto che sentimenti stesse provando in quel momento, non avrebbe ottenuto risposta.

Se qualcuno gli avesse domandato perché fosse seminascosto dietro una colonna, intento ad osservare Selena, sicuramente non sarebbe riuscito a soddisfare la sua curiosità.

Perché, semplicemente, Nico non aveva idea di come rispondere a tutte e tre le domande.

Si maledisse mentalmente, mentre si premeva ancora di più contro il marmo freddo e duro di una delle colonne del tempio. Selena era seduta sul prato, di fronte a lui, intenta a fare una treccia alla sorellina Lacy. Il figlio di Ade aguzzò lo sguardo, cercando di cogliere l'espressione profondamente concentrata del suo viso, le sopracciglia aggrottate, gli occhi quasi completamente fermi, fissi sulla lunga chioma della bambina.

Non se lo spiegava davvero. Com'era possibile che continuasse a sentirsi così attratto da lei? Non era stupido, era consapevole del fatto che la ragazza fosse bellissima (e si sarebbe stupito del contrario, vista la sua discendenza), ma ora la cosa lo stava seriamente preoccupando. Perché continuava a guardarla? Perché la cercava con gli occhi durante la cena, perché faceva sempre in modo di essere lì dove era piuttosto sicuro potesse esserci anche lei, perché sentiva il cuore perdere un battito quando lei sorrideva?

Come in quel momento. Selena stava continuando ad intrecciare i capelli di Lacy, ma ora con un sorriso spensierato, mentre rideva per qualche osservazione della sorella. Sembravano proprio due ragazzine intente a passare un tranquillo pomeriggio in compagnia l'una dell'altra. Ironicamente, Nico si chiese quanto sarebbe potuto durare, dato che la ragazza era una vera e propria calamita per guai. Selena.

Il ragazzo pensò al nome che apparteneva a quella ragazza che ultimamente continuava a popolare i suoi pensieri, facendosi beffe di qualsiasi altra cosa gli fosse mai passata per la mente. Se le emozioni scaturite da quei pensieri fossero positive o negative, non lo riusciva a capire neanche lui. Sapeva soltanto che adesso non riusciva a distogliere lo sguardo da quel viso bellissimo, Nico desiderò essere più vicino per poter sentire la risata della ragazza, per poter sentire il suo profumo, per poter- si irrigidì immediatamente e si maledisse per quei pensieri, voltandosi per andarsene infuriato con se stesso, con quei pensieri e con la ragazza che li provocava.

Le mani impegnate a completare l'acconciatura di Lacy, Selena colse con la coda dell'occhio un movimento dietro di lei. Non ebbe bisogno di girarsi, per sapere che fosse stato creato dal figlio di Ade che lasciava il suo nascondiglio dietro la colonna per andarsene.

Magari aveva sperato che lei non si accorgesse. Sentì il sorriso che aveva mantenuto fino ad allora irrigidirsi.

Il modo in cui si era evoluto il loro rapporto dal momento in cui era entrata al campo aveva dell'incredibile, si ritrovò a pensare.

Sebbene fosse convinta che la odiasse, Nico non aveva esitato a salvarla non una, ma ben due volte, mettendo fra l'altro a repentaglio la sua stessa incolumità, e dopo ciò che era successo nella cabina avevano come stretto un accordo di mutua tolleranza reciproca. Ormai, quando si incontravano a cena, evitavano di lanciarsi frecciatine, limitandosi ad ignorarsi, lanciandosi ogni tanto qualche fugace occhiata.

Quindi, non riusciva assolutamente a comprendere l'atteggiamento del ragazzo. Era vero, lei aveva sbagliato nel supporre che fosse innamorato di lei, ma si era messa il cuore in pace, avendo capito di non piacergli per nulla, ecco che lui faceva qualcosa che le faceva montare mille dubbi.

Non capiva perché continuasse a guardarla ogni volta che ce ne era l'occasione; ma soprattutto, non capiva perché a lei questa cosa non dispiacesse. Anzi, quando Nico la guardava si sentiva più serena, addirittura... Felice.

Love's CurseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora