capitolo 1

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pov's lele

sono mesi che io, insieme ai miei amici, vivo a Milano. wow, una città stupenda e ogni mattina ne sono sempre più convinto. È tardi, parecchio tardi, le 14 per la precisione ed io come sempre sono ancora a letto a dormire. In questa casa ci sono io, diego che è il mio migliore amico e quello a cui sono più legato, Gian, il più affettuoso oltre me e Tancredi, un amico incredibile. Mi alzo dal letto e vado in cucina...

Diego:-avevamo perso le speranze, Le.

Tanc:-e non ci venire a dire che hai fame perché abbiamo finito tutto-dice mettendosi a ridere.

io:-no, cosa mangio ora?

gian:- non sono fatti nostri- e si mettono tutti a ridere mentre io rimango blessato dal loro egoismo.

io:- va bene, allora stasera cucinerò io, per il momento sto bene così.

E così vado in bagno mentre gli altri mi guardano perplessi.

Torno di là e noto una borsa messa lungo il corridoio.

io:-raga che è sta borsa per il corridoio?

gian:-ci siamo dimenticati di dirti che da stasera per i prossimi tre giorni, io e diego non ci saremo.

tanc:-e così rimarremo soli soletti 

Non so perché ma questa frase mi ha scombussolato la testa e non poco. Che mi succede?

gian:-ehii, tutto apposto?- mi chiede sventolandomi una mano davanti la faccia.

io:- s-si

diego:-perfetto, partiremo più tardi, dobbiamo rivedere Elisa e Marta.

Era normale, ormai. Non erano più tanto a casa da quando si sono fidanzati e per questo la mia amicizia con Tancredi era notevolmente aumentata. Così sembrava.

Due orette dopo, gian e diego erano pronti a partire. Gian si avvicinò a me e mi diede tanti bacetti sulla guancia, mentre diego mi abbracciò. Il nostro legame era fatto così, pieno di coccole. Salutarono Tancredi e se ne andarono. Ora mi toccava stare per tre lunghi giorni con un figo assurdo, ma che potevo farci. Aspetta,cosa sto pensando, non è possibile. A risvegliarsi dal mio stato di riflessione, ci pensò tanc, l'unico in grado di ributtarmici con un solo sguardo.

tanc:- stasera cosa cuciniamo?

io:-non so, qualcosa di semplice e che magari esce decente. 

Ed entrambi scoppiano a ridere dopo la mia affermazione.

Decidiamo cosa cucinare e mentre lui inizia, io vado in camera mia a mettere in ordine un po' la camera.

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ciaooo amicii

È da un po' che volevo fare questa storia, quindi beh, meglio tardi che mai.

un tornado di emozioni// tankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora