Capitolo 28

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Gianmarco's pov

La mattina seguente fu più difficile da affrontare. Infatti, mi ero svegliato in orario decente e mi ero ritrovato Diego tra le mie braccia. Era bello, molto bello, mi sentivo in pace ma non potevo approfittare del mio essere ubriaco per costruire qualcosa. Non era nella mia persona e non lo sarebbe mai stato. Mi ricordavo tutto ed era molto strano visto che di solito passavo le giornate intere a cercare di ricordare. Era il destino probabilmente. Fatto sta che non volevo che il mio migliore amico stesse male per il mio essere confuso o per la mia stupidità quindi la cosa migliore sarebbe stata parlarci e non evitare il problema in modi assurdi, come era solito fare in queste occasioni. La verità era che Diego non mi era indifferente. Tenevo a lui ma non sapevo se tenessi a lui come un ipotetico migliore amico oppure come qualcosa di più. Dopo un'oretta iniziò a svegliarsi anche lui e lì il panico iniziò a impossessarsi di me. E se la prendesse male? Se avesse creduto che fossi uno stronzo? Se non mi capisse? Boh, dovevo parlargli o sarei impazzito, ne ero sicuro.

io:- buongiorno Diè. Senti devo parlarti ma tu ricordi quello che è successo ieri sera?- gli chiesi un po' incerto. Poteva essere che lui non si ricordasse nulla e tutte le mie paranoie insieme a tutti gli sforzi fossero stati vani. Si stropicciò una mano contro gli occhi cercando di capire qualcosa.

diego:- buongiorno...ricordo tutto, purtroppo o per fortuna- oke, ora mi sarei dovuto iniziare a preoccupare. Mi ci serviva un bel discorsetto. Era pur sempre il mio migliore amico ed io ero una persona tanto confusa da cercare il proprio tempo. In tutto ciò, ci eravamo messi seduti sul letto, uno di fronte all'altro, godendoci la quiete prima della tempesta.

io:- oke, allora vorrei parlarti a proposito di questa cosa. Senti Diè, te prima di tutto sei il mio migliore amico e non vorrei mai che tu soffrissi a causa mia anche perché non te lo meriti. Lo sai che mi sono lasciato da poco e che ero innamorato di Marta e sai il modo brusco in cui ci siamo lasciati. Per arrivare al punto. Sono confuso. Probabilmente non sono mai stato così confuso in vita mia. Sto ancora male per la mia ex, non so se sono gay o bisessuale o etero, non so che cosa provo ma so che tu non mi sei indifferente e che quello che è successo ieri sera per sarà sempre un qualcosa. Ho solo bisogno di tempo per capire- cercai di essere il più sincero possibile. Volevo essere sincero, soprattutto con lui che mi ha sempre supportato e sopportato. Però, in quel momento, avevo solo tanta paura di come avrebbe potuto reagire. Non riuscivo a stargli lontano e pensa se mi avesse odiato. Credo che per me sarebbe stata la fine.

diego:- lo so, lo capisco. Gian, io non sono arrabbiato con te, non voglio fare come molti che a causa del loro essere ubriachi, lasciano che tutto vada a puttane. Io lotto per le cose che voglio e te lo sai molto bene. Neanche te mi sei indifferente e serve anche a me del tempo quindi la cosa migliore è chiarirci le idee e poi vedere. Ti chiedo solo una cosa. Di non abbandonarmi ora e soprattutto per questo. I-io ho bisogno di t-te- mi disse queste ultime parole con la voce tremante e gli occhi lucidi. Non riuscivo a vederlo così. Annuii, lo abbracciai e lui si strinse a me.

io:- Ci sarò sempre Diè, come te ci sei sempre stato per me- e rimanemmo in silenzio, abbracciati, felici perché insieme stavamo bene e a goderci quelle emozioni un po' tutte confuse, con l'unica preoccupazione di cosa sarebbe successo dopo a causa di quelle emozioni.

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sciauu amoriii 

oggi non ho nulla da dire per vostra fortuna quindi nulla, questo capito è un po' corto ma è molto importante per il proseguito quindi godetevelo e lasciate tante stelline perché comunque mi ci impegno a fare sti capitoli ahaha. E nulla, secondo voi come finirà la questione? Riusciranno a chiarirsi? bohh, chi lo sa.

Alla prossima. 

un tornado di emozioni// tankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora