pov's lele
Ero cosi incazzato con quel ragazzo. E quando per l'ennesima volta lo sentii singhiozzare, credevo veramente di star per cedere. Era talmente carino, anche quando stava male, che non potevi lasciarlo li, da solo. Fatto sta che mi riaddormentai mentre ogni tanto sentivo lui che piangeva. Non fraintendete, mi dispiaceva un botto, tengo moltissimo a lui e lo sanno tutti ma non può trattarci cosi.
-----la mattina dopo----
Mi svegliai. Cioè, in realtà, mi svegliarono. Era normale, avevo dormito in salotto, sapevo già che come si sarebbero svegliati gian e Diego, il mio sonno sarebbe finito. Mi alzai e andai in cucina, dove stavano già mangiando tutti, tranne Tancredi.
Diego:- come stai, bro?- mi sorrise. Adoravo quel sorriso, ti faceva passare, anche solo per un istante, tutti i pensieri che avevi in testa. Sorrisi anch'io, sia a Diego che a Gian.
io:- sto come una persona starebbe se avesse dormito sul divano, litigato con il suo migliore amico, dormito 4 ore e poi svegliato con un fracasso- dissi sarcasticamente. Loro capitolo che non ero veramente arrabbiato, ma che avevo tanto bisogno di dormire e di Tancredi. Inutile mentire, no? Mi era mancato tanto anche solo per una notte e sertirlo star male, faceva ancora più male a me. Ma, in fondo, lo stavo aiutando. Avrebbe capito a cosa tiene veramente e cosa non avrebbe mai lasciato andare. Spero sia cosi.
gian:- scusa, se te lo chiediamo, ma cos'è successo ieri sera? Siamo una famiglia, capiamo e risolviamo tutto insieme, no?- il solito gian. Era un ragazzo sensibile e bravo con le parole, sapeva farti ragionare, a volte, più del dovuto. Mi aveva aiutato molto anche in passato. Comunque, gli racconto tutta la storiella e vedo loro molto interessati. Si vede che ci tengono a noi. Anche perchè, io e Tancredi, litighiamo sempre, ma dopo pochi minuti famo pace. Oppure perchè, sì, litighiamo, ma non è mai così grave da portare uno dei due a dormire sul divano. Perchè il momento in cui abbiamo a dormire insieme o a vedere Netflix sul letto, è uno dei più importanti ed è per questo che faceva cosi male.
gian:- sai che non le pensava veramente, le cose che ha detto?- lo sapevo? Si, ne ero consapevole ma per una volta vorrei non essere io quello che perdona sempre tutti dopo essere stati anche male.
io:- lo so, lo so- risposi semplicemente. Non era il momento di iniziare a farsi pippe mentali e lo sapevo.
Diego:- quanto hai dormire stanotte?- non risposi, alzai semplicemente 4 dita per mostrargli quanto avessi veramente dormito, poi continuo - perchè?- chiese schietto.
io:- mhh, boh, non riuscivo, poi ce l'ho fatta ma una volta mi sono svegliato pe pisciare e l'artra per Tancredi che piangeva e poi, il sonno non tornava- loro mi guardano, sapevo che avrebbero voluto farmi molte altre domande ma avevano capito che non era il momento giusto. E cosi, continuai a mangiare, finche non comparve Tancredi. Era stata una notte difficile anche per lui. Aveva delle occhiaie da far paura, il viso pallido e aveva indossato una maglietta abbastanza aderente che lo rendeva ancora più magro e lo faceva sembrare ancora più timido, innocente e indifeso. Vederlo cosi, mi faceva male, tanto male. Era come un bimbo, in quel momento. Un bel bimbo che avrei voluto tanto difendere ma che non si lasciava aiutare, perchè troppo orgoglioso. Appena entrò in stanza, mi guardò e stessa cosa feci io. Per poco tempo, ma potrei scommettere che per un seconda vidi una lacrima, scivolare lungo il suo viso. Avrei voluto alzarmi e andarlo a coccolare dicendogli che c'ero io. Ma questa volta no. Doveva essere lui a dimostrarmi che c'era. Mi alzai e me ne andai,tra gli sguardi di tutti, soprattutto di Diego e gian, preoccupati per la situatione, e non curante del dolore di Tancredi che si percepiva dentro tutta la stanza. Ero in camera mia e avevo sentito Tancredi che provava a venire anche lui in camera, ma Gian glielo aveva impedito, dicendo che sarebbe stato meglio, se mi avesse lasciato un po' in pace altrimenti avremmo sofferto ancora di più. Era cosi, in realtà. Come sempre gian aveva ben inteso cosa era meglio fare. Poco dopo mi addormentai, con quell'unico pensiero ancora in testa. Tancredi ce l'avrebbe fatta a farmi capire che lui c'era e si fidava di me? Era difficile, ma chissà.
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ciau raga, eccomi di nuovo, non so come ma son riuscita a fare questo capitolo in fretta, non vi ci abituate ahah, sapete che sono lenta. Fatemi vedere che siete fieri di me e di quanto poco tempo ci ho messo per pubblicarlo. Apparte gli scherzi, spero vi piaccia e nulla, alla prossima ;)
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un tornado di emozioni// tankele
Romansacosa succederebbe, se dopo mesi vissuti insieme, qualcuno capisse che i sentimenti che provava non erano quelli che aveva sempre creduto che fossero...scopritelo, no? ;)