DEVI FARCELA!

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24 Gennaio 2020

Dopo quel giorno in cui mia madre ed io abbiamo fatto pace sono successe tante cose

Ho iniziato la cura per il tumore e a dire la verità mi sento molto debole, sono dimagrita tantissimo e mi sento uno schifo; mia mamma mi ha accompagnato a tutte le visite di controllo, ed era strano il suo comportamento con il mio dottore

Invece a scuola tutti si prendono cura di me e sono tutti gentili, praticamente è come se mia figlia fosse un po' figlia di tutti ecco.

E poi c'è lui, il professore più i giorni passano e più mi convinco di provare qualcosa di forte per lui

Mentre sto pensando queste cose sono in classe, alla quarta ora, nella sua lezione

N: Fabiano

Io: si?

N: tutto ok?

Io: si

N: se hai bisogno di uscire esci pure

Io: no no sto bene

N: allora visto che devo valutare tutti e manchi solo tu, te la sentiresti di venire all' interrogazione?

Io: arrivo

Come immaginavo oggi mi avrebbe interrogato, mancavo solo io e mi sembra giusto.

N: allora incominciamo... Ragazzi intanto fate quello che volete fino alla fine dell'ora

Mi sottopone a dei quesiti abbastanza tosti perché sa che sono in gamba, mi dispiace ma non vincerà lei.

Alle ultime domande comincio a sentirmi strana e dei dolori atroci iniziano a infastidirmi.

N: ti senti bene?

Io: no

N: Alex sei bagnata in mezzo alle gambe!

Mi alzo per vedere ed effettivamente è vero.... ma che mi succede

Io: prof io.- non riesco a finire, buio totale

[...]

X: OSSIGENO PRESTO!, Sta per riprendere conoscenza!

D: Alex mi senti? Ti stiamo portando in sala parto!

Vedo tutto confuso, voci offuscate, mia mamma che mi corre accanto da una parte, il prof che rincorre la barella

Stiamo per entrare in sala parto

D: no Stefania purtroppo non potete entrare, la cosa è molto grave

S: Gian abbi cura di lei.

Gian... nemmeno io sapevo il nome del mio dottore, lei come fa a saperlo

D: qualunque cosa accada nostra figlia si salverà! Le praticherò un cesareo, non è in grado di spingere.

N: Alex devi farcela!.- mi stringe forte la mano e mi portano dentro

[...]

Mi risveglio in una stanza, ma come è già tutto finito?

S: tesoro ti sei svegliata!

Io: mamma, prof, avete visto già la bambina?

N: no non ci hanno fatto sapere niente ancora

D: Alex ti sei svegliata...

Io: dottore la mia bambina come sta?

D: allora ho due notizie, una buona e una cattiva.... quella buona è che sei guarita dal tumore

S: che bello!

N: e la cattiva?

D: purtroppo la bimba ha avuto problemi respiratori appena nata, essendo debole dalle cure e prematura di un mese non ce l'ha fatta..

Io: NOOOOOOOOOOOOO- scoppio in lacrime, non ci credo no.

N: Alex...

S: tesoro non fare così...

Io: lasciatemi da sola... Per favore...

Se ne vanno e mi lasciano sola a pensare.
Non so se ringraziare Dio per avermi lasciato vivere o se odiarlo perché mi ha portato via l'unica gioia dopo tutto quello che ho passato.
Intanto che rifletto è passata un'ora, e c'è una visione che non da paca alla mia mente. prima di entrare in sala parto ho sentito il dottore che diceva: salverò mia figlia... voglio chiarire subito!

D: Alex mi hai chiamato? - dice entrando e chiudendo la porta della stanza

Io: tu sei mio padre?

SPAZIO AUTRICE

Scusate se non faccio vedere tanto le cose dal punto di vista di Niccolò ma ancora la storia vera e propria deve incominciare questa prima parte come vedete è concentrata su Alex.

QUANDO FUORI PIOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora