Hakai

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Disclaimer:
Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte dell'universo di Dragon Ball sono di proprietà di Akira Toriyama© e Toei Animation©.
L'immagine di copertina è stata realizzata per questa storia da Misatona.
Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se creditata e anche con link all'originale.
Nessun copyright si intende violato.


- It takes a fool to remain sane -


CAPITOLO 13
Hakai



Goku non credette alle proprie orecchie e, per un istante, fu convinto che l'acqua fredda del laghetto nel quale era appena stato scaraventato gli avesse danneggiato seriamente l'apparato uditivo.
«Ma tu sei pazzo!» farneticò Goku, sputacchiando acqua. La mano ruvida del principe lo prese alla sprovvista per il bavero, e questi lo sollevò dall'acqua portando il viso minacciosamente e pericolosamente vicino al suo. Se avesse potuto, Vegeta gli avrebbe sbranato via la faccia.
«Prova un'altra volta a darmi del pazzo, deficiente che non sei altro, e ti riduco a pulviscolo cosmico» ringhiò sua altezza sbattendo poi nuovamente l'amico in acqua.
«Vegeta, non voglio assolutamente mettere in discussione la tua forza combattiva, ma sai bene che da soli non potremmo mai vincere quella battaglia. Vorrei ricordarti che in tutta probabilità dovremmo persino ricorrere a Gogeta».
Goku uscì in autonomia dal laghetto per scrollarsi di nuovo di dosso l'acqua, infreddolito.
«Tsk. Quella è l'ultima possibilità! E poi andiamo, Kaarot, sappiamo benissimo che nel caso andasse tutto storto Vados e Whis riporterebbero indietro il tempo. Sono dalla nostra parte più di quanto osino dichiarare» gli rammentò Vegeta, in uno sbuffo.
Erano oramai settimane che l'angelo del Settimo Universo stava tenendo d'occhio quella situazione, esattamente dal giorno in cui quel villano di Freezer aveva deciso di rubare le Sfere del Drago Polunga. E, dopo aver indagato e scoperto il motivo di tale gesto, non aveva esitato ad avvertire i suoi due allievi preferiti per fargli provare a risolvere la situazione.
«Non sono queste le regole. E poi stiamo aspettando questo momento da un sacco di tempo, diamine!» insistette Goku, barbellando dal freddo.
«Già, rispedire Freezer all'inferno è oramai il mio sogno recondito da quasi cinque anni» mormorò Vegeta.
Quella maledetta lucertola era stata risparmiata da quel deficiente del suo rivale e, dopo averlo lasciato andare dopo lo scontro con Broly, aveva tramato ben cinque anni prima di compiere un'ennesima, schifosissima mossa.
Whis l'aveva tenuto d'occhio a lungo: si era allenato in modo da diventare forte, molto forte. E, non avevano capito bene come, ma sembrava anche che fosse diventato persino più alto! Ma, nonostante ciò, non era mai riuscito a stare al passo con il potere dei due saiyan. Proprio per quel motivo Freezer aveva deciso di indirizzare le proprie reminiscenze belliche e la sua sete di vendetta nei confronti saiyan verso coloro che più gli somigliavano: i saiyan del Sesto Universo. Il suo programma era quello di far esplodere il pianeta Sadala proprio come aveva fatto con Vegeta Sei e poi, solo dopo, si sarebbe recato sulla Terra a far piazza pulita una volta per tutte. Ma Freezer lo sapeva, sapeva bene che quei due scimmioni gli avrebbero potuto dare filo da torcere, quindi per prima cosa si era recato su Neo Namek per rubare le sfere di Polunga – senza dare nell'occhio, quella volta, oppure si sarebbe trovato Goku e Vegeta tra i piedi – e poi aveva finalmente espresso il suo perfido desiderio. Aveva assoggettato Broly al suo potere, in modo di avere finalmente un alleato potentissimo grazie al quale sarebbe stato sicuro di vincere quella guerra che stava durando da oramai troppi anni. Utilizzare un saiyan per far fuori i saiyan, deliziosamente contorto!
Quindi, proprio per quel motivo, Whis aveva insistito affinché i due allievi seguissero un allenamento speciale nel mondo del nulla insieme a lui, sua sorella Vados e persino Daishinkan Sama per poi recarsi sul pianeta Sadala a combattere contro la minaccia di quella coppia potenzialmente distruttiva che, secondo i calcoli della rotta della navicella di Freezer, sarebbe giunta sul pianeta dei saiyan del Sesto Universo non prima di tre settimane. Poi, se tutto fosse andato per il meglio, avrebbero chiesto alle Sfere del Super Drago di riportare Broly a uno stato di coscienza e salvarlo dalla tirannia di Freezer. Quel ragazzo era davvero sfortunato! In un modo o nell'altro era sempre finito in mani sbagliate, la sua forza era sempre stata utilizzata per perfidi scopi.
«Vegeta, non sarà una passeggiata questa battaglia, lo sai bene» gli rimembrò Goku, con insistenza. «E poi... beh, poi non voglio per nulla al mondo rinunciare all'allenamento con il padre degli angeli. Insomma, stai per caso cercando di lasciarmi indietro?»
«Sei tu che mi hai chiesto un consiglio! Dico solo che, dannazione, se vuoi recuperare il rapporto con la tua famiglia, partire per tre settimane certo non è la cosa migliore da fare» spiegò Vegeta, calmando poi un po' il tono per provare - anche in minima parte - a farlo ragionare. «Ma è una tua scelta, non mia. Sei disposto a rischiare di perdere per sempre la fiducia di tuo figlio in cambio dell'allenamento che, finalmente, ti potrà dare l'immenso potere della Distruzione?*»

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