Rigiro la lettera tra le mie mani, ed ancora tremante, inizio a leggerla.
Ciao Dario, non so se hai già letto la lettera che ho scritto in studio, se non l'hai già fatto fallo prima di leggere questa.
Tranquillo, non farò nulla di avventato e non è colpa tua, ho solo avuto bisogno di una pausa. Una pausa da tutto, da me.
È stata una situazione assurda quella di ieri, e non posso non biasimarti dalla tua reazione, sei stato colpito senza aver avuto prima un preavviso. Forse tornerò. Non preoccuparti, sto bene.
Rileggo più e più volte la lettera, non trovando un senso alle parole che ho letto.
Gli scrivo un messaggio: "Dove sei?" Ho bisogno di parlargli a quattr'occhi.
Visualizza immediatamente ed esce il famoso sta scrivendo ma dopo sembra rinunciare e si annulla il tutto. Sbuffo rumorosamente ed esco di casa, tornando in studio.
"Ehi Da" dice Tonno, ancora un po' scosso dalla notizia
Lo saluto con un cenno di testa e vado sul divano del salotto, dove Nels ci è ancora steso sopra.
"Va via." mi dice con ancora la testa tra le braccia.
"Non ho intenzione di cercarti di sollevare il morale Nels." dico dopo aver sbuffato molto rumorosamente.
Si alza lentamente per lasciarmi spazio per sedermi e poi crolla sulla mia spalla.
"Ehi Nels" gli sussuro molto dolcemente, come si farebbe ad un bambino. Lui alza lo sguardo verso di me.
"Mi manca già." ammette con gli occhi chiusi.
"Anche a me." mi chiedo dove possa essere finito, vorrei troppo parlargli.
"Mi dici cos'è successo? Perché se ne andato?" mi chiede dopo qualche minuto.
"È una cosa troppo personale Nels, non voglio parlartene, scusa." dico spostando lo sguardo su Tonno e Bic che fanno le solite cazzate.
"Okay." dice rassegnato Nels, per poi alzarsi ed andare a montare il video che dovrebbe uscire domani. Quando sto per alzarmi, mi vibra il telefono nel jeans.POV'S CESARE
Dopo aver consegnato le lettere mi rifugio semplicemente a casa, non sapendo ancora dove andare. Guardo un po' di TV, poi cucino un'insalatona e mi metto a pulire un po' in giro, tentando -invanamente- di distrarmi.
Mi arriva una notifica: è Dario.
Il messaggio mi chiede dove io sia, ma sicuramente non ha fatto alcuno sforzo per trovarmi. Digito un messaggio: Secondo te cretino?, ma poi ci ripenso e lo elimino. È un ragazzo sveglio e sa dove trovarmi.
Lascio il telefono a casa e prendo Chewbe per uscirlo un po'. Passeggiamo tra i vicoli più bui e stretti di Bologna, mentre il sole appare e scompare tra le nuvole. Arriviamo in una delle tante zone periferiche di Bolo, quella dei bar. Ammetto di essere molto tentato di entrare in uno di questi ed inziare a bere come se non ci fosse un domani, ma poi ci ripenso e torno a casa prendendo, questa volta, le vie principali. Mentre cammino con Chewbe che mi tira perché richiede una corsetta, mi fermo a osservare i colli. È il mio posto, ed è quello di Dario. Sorrido, sospiro, guardo Chewbe e lo accontento. Inizio a correre, come fossi un bambino che deve tornare a casa entro l'orario prestabilito, e devo ammettere che molta gente mi ha guardato male.
Arrivati a casa stacco Chewbe dal guinzaglio e lo lascio libero di bere un po', mentre io vado in camera a vestirmi più pesante, vista la bassa temperatura fuori.
Ripenso a tutto il casino, mi guardo allo specchio: io non sono questo. Non sono un ragazzo che scappa dalle situazioni. Decido di fare una cosa, forse fin troppo coraggiosa.
Prendo il telefono, salgo a cavallo della mia moto e vado lì, dove volevo andare. Arrivo ai piedi del mio -nostro- luogo e scrivo a Dario.
"Sono nel nostro posto, se mi vuoi, sono qui"PUBBLICATO IL 08/03/20
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Siamo ovunque || Space Valley (Cesario)
RomanceÈ possibile che due ragazzi, che si conoscono da sempre, scoprono di avere attrazione uno per l'altro?