POV'S CESARE
Siamo arrivati a destinazione, sui colli, su richiesta di Dario.
Ci sediamo sul nostro anfratto di colli, è la zona migliore si vede tutta Bologna e il tramonto cade parallelo sulla città.
Prendo un bel respiro e mi avvicino a lui.
Ora basta fare i bambini.
"Quant'è bella la nostra Bolo?" mi chiede Dario sorridente verso la città.
"Molto. Sono felice di essere qui." gli rispondo.
Annuisce e si stende completamente nell'erba.
"Che stai facendo?" gli chiedo completamente stranito.
"Faccio un sonellino." risponde chiudendo gli occhi.
È fottutamente pazzo.
Mi alzo senza far rumore e vado vero la fontana. Devo dargli ciò che si merita. Penso alla sua reazione e faccio una risatina, rendendomi conto di essere pazzo.
Prendo la mia bottiglietta completamente piena e mi dirigo verso di lui.
Dorme tranquillamente ormai, e per un'attimo penso di lasciar perdere, ma ci ripenso immediatamente e la lancio comunque.
Si sveglia e si guarda, si tocca i capelli fradici ed il suo sguardo diventa inferocito.
Si alza di scatto e viene verso di me, che sto correndo via ridendo tantissimo.
Lui è alto, io muscolo. Non so chi vincerebbe un una corsa, ma non vorrei saperlo.
Invece Dario con un passo molto svelto mi raggiunge e mi stringe a lui, per bagnare anche i miei di vestiti.
"Cazzo lasciami!" gli urlo ridendo mentre lui continua a tenermi stretto sempre più forte.
"Dario!" continuo a dire e lui mi lascia immediatamente, per poi squadrarmi e scoppiare a ridere insieme a me.
"Ma guardati!" dice continuando a ridere indicandomi col dito.
Non riusciamo a smettere di ridere e Dario di accascia a terra completamente stremato.
Lo aiuto ad alzarsi e mi balena un idea in mente.
Inizio a correre e lui mi segue senza capire, ma quando arriviamo a quel piccolo rusciellino che sta sui colli, mi guarda con una nota divertita negli occhi.
"Tanto vale." gli dico con un sorriso a 32 denti. Mi spoglio in fretta, rimanendo in boxer e mi butto giù.
"Ma sei rincoglionito?" mi dice ridendo quando riemergo.
"Dai vieni anche tu, è calda
" gli rispondo ridendo. Mi guarda storto ed io gli schizzo un po' d'acqua addosso, bagnandolo ancora di più.
"Fanculo" dice ridendo e spogliandosi anche lui.
Si butta anche lui. "Occhio per occhio, dente per dente." dice prendendomi e buttandomi sott'acqua. Non riesco a non ridere e le mie bolle d'aria gli arrivano in faccia e questo fa ridere anche lui.
"Sei uno stupido." dice continuando a ridere, ed io con lui.
Abbiamo il fiatone, ma non riusciamo a smettere di ridere.
Prendo coraggio a mi avvicino a lui, buttandogli così tanta acqua addosso che si butta sott'acqua per allontanarsi.
"Questa me la paghi." dice con il fiatone nuotando verdo di me.
Mi prende di nuovo ed io automaticamente stringo le gambe intorno alla sua vita.
Si blocca immediatamente.
"Scusa, mi è venuto così." mi scuso togliendo le gambe.
Senza proferire parola me le riprende e le riposiziona esattamente dov'erano.
Mette le mani sulla mia schiena per sorreggermi.POV'S DARIO
Sento il suo respiro in faccia e, nonostante la posizione, mi sento molto a mio agio.
Appoggia le mani sulle mie spalle, avvicinandosi ancora di più.
"Non devi avere paura." lo rassicuro con voce molto bassa, vedendolo tremare.
"Non possiamo continuare così, lo sai vero?" gli chiedo con una voce più roca del previsto.
Annuisce guardando altrove, e quando si rigira verso di me, prendo quel pizzico di coraggio che mi mancava.
Lo bacio, le mie mani si spostano più in su e lui mette le sue sul mio viso.
Sento il prurito dato dalle barbe che si scontrano.
Mi viene un brivido dietro la schiena e decido di approfondire il bacio, posizionando Cesare sull'erba accanto al fiumiciattolo. Essendo alto ci arrivo perfettamente, posiziono le mani sull'erba libera accanto a lui invece le sue arrivano tra i miei capelli.
Schiude le labbra, facendomi rendere il bacio più vivace e vivo.
I miei jeans iniziano a vibrare: non ho più detto nulla a Mya.
MYA! CAZZO!
Scatto all'indietro e salgo sull'erba mentre Cesare rimane imbambolato lì.
Prendo i vestiti e Cesare scatta in piedi e si riveste anche lui.
"Accompagnami a casa." gli dico con una voce più fredda di quello che volessi.
Lo vedo rabbrividire ma annuisce senza dir nulla.
Rimontiamo in macchina, ed avvia il motore.
"Non proferirne parola con nessuno." gli impongo decisamente.
Sta zitto. Non mi cerca e non ci prova, stringe le mani al volante quando la macchina si ferma davanti la fila.
Passiamo tutto il tragitto in un silenzio tombale, e penso che entrambi stiamo pensando a prima.
Arriva davanti casa e mi lascia lì.
"Sta tranquillo, non sono il tipo che spiffera in giro." sussurra per poi partire ad una velocità mai vista prima.PUBBLICATO IL 27/03/20
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Siamo ovunque || Space Valley (Cesario)
RomanceÈ possibile che due ragazzi, che si conoscono da sempre, scoprono di avere attrazione uno per l'altro?