Capitolo 12

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"I-io esco un attimo" dico cercando di far risultare la mia voce il più normale possibile.
Quasi scappo, lasciandomi indietro la porta aperta, e con la coda dell'occhio vedo che Nelson mi sta seguendo.
In ben che non si dica sono fuori dall'ospedale e cerco distrattamente il pacchetto nei jeans. Non trovandolo, decido di andare con più calma, e una volta trovato, mi porto la sigaretta alla bocca, la accendo e mi appoggio al muro dietro di me.
"Avevo capito che avevi smesso." dice Nels accostandosi a me.
Gli faccio un sorriso sghembo, con ancora la stecca cancerogena tra le labbra e scuoto la testa.
"A volte le cose cambiano, no?" È impossibile decifrare la sua espressione.
"Comunque tu e Dario avete un rapporto più unico che raro." dice puntando lo sguardo su di me.
"Che vuoi dire?" gli chiedo, cercando di capire dove stia andando a parare.
"Insomma.. tu e Dario avete un rapporto indescrivibile. Ad esempio quando tu ti sei allontanato da noi Dario già sapeva il perché e sapeva anche dove trovarti. Oppure tu sei stato il primo sapere che lui si trovava qui, in ospedale." dice continuandomi a guardare.
"Quindi?" chiedo ancora, cercando di scavare la fossa sotto i suoi stessi piedi.
"Nulla, elogiavo solo la vostra incredibile amicizia." Incrocio i miei occhi con i suoi, e lui devia immediatamente il suo sguardo verso un altro oggetto.
"Nels. Parla chiaro." vado dritto al punto.
"Ok. Credevo di essere io il tuo migliore amico." dice, abbassando lo sguardo.
"Lo sei." gli dico sorridendo.
"Hai un rapporto migliore con Dario." continua a ripetere.
"Ciò non vuol dire che sia il mio migliore amico." dico, incastrando il mio sguardo su di lui.
"È colpa sua se ho lasciato SV, per questo lo sapeva. Sapeva dov'ero perché volevo chiarire con lui. E sono stato il primo a sapere che Dario era in ospedale semplicemente perchè Antonella aveva solo il mio numero." continuo, spiegandogli tutto.
"È colpa sua se hai abbandonato Space Valley? È per quella litigata che avevate fatto?" chiede, incredulo dalle mie spiegazioni.
Annuisco soltanto. Non avrei la forza di spiegare cosa è successo in quel fottuto bagno.
"Tu sei il mio migliore amico, diciamo invece che Dario è... è ancora da specificare." dico, prendendola sul ridere.
Nelson non capisce la battuta, com'è giusto che sia.
"Il rapporto che c'è tra me e Dario è in una situazione di stallo. Ti prego non chiedermi niente perché non saprei come risponderti." dico, avanzando tutte lo possibilità di domande.
Sorride, ma non penso abbia capito. Vediamo passare Emiliano, un caro amico di Dario, sarà venuto qui solo per lui.
Abbasso lo sguardo. Ripensando a tutto quello che è successo in questi ultimi giorni. Sembra sempre di più una cazzo di fanfiction.
Mi sembra di non sapere più nulla di quello che mi circonda, da quando Dario è venuto a vivere con me, la mia vita è cambiata d'improvviso.
Ho capito che non è un amico qualunque per me, ho capito che i suoi piccoli gesti mi fanno ammattire.
Da quel pugno in quel bagno, ho capito di essere troppo avventato nel fare le cose, che il mondo non gira solo intorno a me e che anche le altre persone hanno dei propri sentimenti. Ho lasciato Sofia, la mia ragazza storica. Per cosa? Per soffrire ancora, ma l'ho fatto soprattutto per i suoi sentimenti e da quello che ho imparato da quel pugno.
Ho lasciato SV, per capire se è solo una stupida "fase", una cotta per il suo bel aspetto o soltanto una stupidaggine.
E non c'ho capito un cazzo.
Non so più nulla di questo mondo.
Ormai, la mia unica certezza e che amo Dario.

PUBBLICATO IL 13/03/20

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