Capitolo 8

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Il cuore mi sta per esplodere quando fermo la macchina nel parcheggio fuori dallo studio.
Esco dalla macchina ed arrivo dietro la porta, faccio un respiro profondo e apro la porta.
La scena che trovo una volta aperto è stranissima. Sono tutti nella cucina tranne Nels, lui è steso con la testa affondata tra il cuscino e la spalliera del divano rosso del salotto. Ogni tanto si sente un singhiozzo provenire dalla sua direzione. Lascio le chiavi sul mobiletto all'entrata e mi dirigo verso gli altri.
"Rega che succede?" chiedo, molto calmo ma in realtà, agitato dalla situazione.
Frank accenna a parlare, ma non riesce a dire nulla di sensato, quindi si limita ad indicarmi un pezzo di carta appoggiato sul bancone. Lo prendo, è una lettera.
Ciao ragazzi, siete venuti qui e non mi avete trovato, vero?
Beh, l'ho fatto apposta. Non sarei mai riuscito a dirvi quello che sto dicendo ora in faccia.
Quello che voglio dire è che abbandono Space Valley. Il progetto più bello della mia vita. Non riesco più a sostenere il suo peso a causa di quello che sta accadendo nella mia vita.
È una situazione complicata, ma sappiate che vi voglio bene, e ve ne vorrò per sempre.
Non cercatemi, chiamatemi o messaggiatemi. Non risponderò.
Vorrei dire due cose ad ognuno di voi.
Nelson, forse sei una delle persone con cui ho legato di più in tutta la mia vita, non abbatterti, una volta finito questo periodo sarò io stesso a contattarti.
Tone, sei una delle persone più dolce e allo stesso tempo più stupide che abbia mai conosciuto, ci rincontreremo, magari il Club dei manzi tornerà!
Nic sei praticamente mio fratello. Basta vedere il tuo sorriso radioso per far diventare una bella giornata una giornata no, e credimi, l'hai fatto tante volte.
Frank, dici di non avere amici, ma per me lo sei. Sei troppo saggio, potresti essere davvero un profeta, sai?
Dario, beh tu sai. Anzi, se proprio vuoi, dì agli altri.
Chiedo una sola cortesia a tutti voi, continuate Space Valley e non siate tristi.
Vi voglio bene, NESSUNO escluso.
Mi basta leggere una sola volta le sue parole per capire. Ha abbandonato il gruppo. Per non vedermi più. Non vuole più avere niente a che fare con me. Lo capisco un po', ma non è giusto che abbia abbandonato tutto per colpa mia.
"Allora? Ci dici il perché di questa cazzata?" dice Tonno guardandomi
"Esatto, secondo me riguarda quello che è successo nel bagno ieri." conferma Frank, accusandomi.
"Non sapete un cazzo di cos'è successo." sussurro per non far sentire la voce incrinata.
Tutti mi incitano a dire cosa sta succedendo, ma il trillo del mio telefono ci distrae tutti.
È un messaggio di mia madre: Vieni a casa immediatamente, poi voglio sapere una cosa. Come mai Cesare ha la tua roba?
Il mio cervello fa 2+2. Cesare è a casa mia. Senza proferire parola esco dallo studio per andare a casa.
Arrivo a casa mia in un tempo record.
"Cesare?" dico guardando i miei senza nemmeno salutarli.
"Se ne appena andato, perché?" mi chiede lei, ignara di tutto.
Vado in camera e trovo la mia valigia, la apro, ci sono tutti i miei vestiti.
Sopra una felpa nera, che credo che sia quella di SV, trovo un altro biglietto, anzi, un'altra lettera. È sempre la sua scrittura, forse è dedicata solo a me?

PUBBLICATO IL 06/03/20

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