Alla fine, Frank decise di non fare assolutamente nulla di quello che aveva in piano.
Ne aveva uno nuovo, di piano. Quello b.
Sarebbe stato sicuramente la carta vincente.
Una settimana dopo, tornò a scuola, semplicemente, e camminò dritto verso l'aula di lezione, evitando alla grande Gerard Way.
Solo lui aveva il suo numero, quindi Gerard non avrebbe potuto chiamarlo o messaggiarlo per chiedergli qualcosa.
Frank l'aveva fatto di proposito, sapeva che lui avrebbe cominciato a pensare che qualcosa non andasse e di conseguenza si sarebbe preoccupato.
Preoccupato che Frank potesse andare a dire tutto.
A chi non si sa, ma questo poco importava.
«Frank, dannazione!» Esclamò Gerard spingendo il ragazzo dal petto fino a farlo appoggiare agli armadietti dello spogliatoio maschile.
«Che ci fai qui?!»
Gerard non faceva nessuno sport, quindi pensava che stando lì era al sicuro, non doveva nascondersi.
Ma beh, evidentemente aveva sottovalutato ancora una volta Gerard Arthur Way.
«Se ti vede il coach ti massacra. Prima te e poi me» Sbuffò Frank infilandosi subito la maglietta della divisa scolastica e spingendo successivamente Gerard fuori da lì.
«Allora? L'hai fatto?»
La fronte di Frank si corrugò, «Fatto cosa?»
«Oh andiamo. L'hai detto a qualcuno?»
Frank sollevò un sopracciglio e dentro di sè crebbe qualcosa di strano molto simile al cinismo che gli diede un'impeto di potenza.
«Beh...» Incrociò le braccia guardando altrove.
«Come "beh"?» Chiese Gerard mentre i suoi occhi sgranarono. Prese per le spalle il moro e lo costrinse a guardarlo. «Senti, Frank. Non...»
«Seguimi, per favore» Disse infine prendendo Frank per mano mentre si mordeva il labbro, nervoso, e camminò verso il cortile.
«Non è ancora pausa. Se ci vedono..»
«Abbiamo i cinque minuti del cambio d'ora, ricordi?»
E così il moro stette in silenzio, finché Gerard non lo portò praticamente sotto le scale d'emergenza e non lo spinse nell'angolino.
«Che- che vuoi fare?» Domandò Frank, facendo i peggio pensieri.
Gerard Way non è un bullo, si ripeteva nella mente. Non vuole picchiarmi.
O peggio uccidermi.
Vuole solo parlarmi.
«Non vorrei doverlo fare.» Gerard gli prese i polsi e li appoggiò in alto sopra la sua testa, fissando i suoi occhi.
Anche se Frank si sentiva guardato nell'anima, e si imbarazzò molto perché gli sembrò di essere nudo davanti a lui, privato della sua debole armatura, cercò di mantenere la calma.
«Non farlo. Ti prego... io- io non ho detto nulla. D'accordo? Ecco, bene, adesso lasciami a-»
Gerard scosse la testa, «Io non mi fido di te» Disse, e cominciò a guardarlo ancora più a fondo.
Le labbra di Frank si schiusero, «Ma...» I suoi occhi cominciarono a concentrarsi su quelli del ragazzo. O meglio a perdercisi.
«Io...»
E quella fu l'unica cosa che Frank riuscì a sussurrare.
Dopodiché la sensazione finì.
Sbattè le palpebre un paio di volte e si stropicciò un occhio, guardandosi attorno.
Sbadigliò; gli sembrava di essersi appena svegliato.
Ma ricordava di aver appena fatto una dura sessione di allenamento, così capì di essere solo stanco.
A quell'ora aveva lezione di latino, così, stranamente in ritardo di un minuto, raggiunse l'aula.
«Buongiorno professoressa. Mi scusi per il ritardo» Disse formalmente, andandosi a sedere vicino a Jane che aveva l'unico posto libero accanto a sè.
«Nessun... problema, Iero»
«Ehi, chi si rivede»
«Scusa Jane, ho avuto un po' da fare» Rispose Frank massaggiandosi la testa con la mano fra i capelli.
«Tutto okay? Non ci sentiamo dall'incidente»
«Oh, uhm, sì. A te?»
La ragazza si limitò ad annuire.
Seguirono la lezione, infondo conveniva a entrambi perché non erano un granché messi bene in latino.
Nella pausa pranzo si sistemarono ad un tavolo Frank, Ron e Jane con il suo nuovo ragazzo.
Frank si allontanò un momento per andare a prendere uno snack alla macchinetta. Non mangiava quasi mai il cibo preparato della mensa, perché gli faceva senso non sapere com'era fatto e quando - nonostante ciò sia un po' incoerente dato che le barrette di cioccolata o la cola delle macchinette avevano i loro segreti.
Preso il suo "pranzo", si appoggiò al muro e cominciò a consumarlo. Si guardò un po' intorno per poi notare una persona.
Il ragazzo dai capelli biondo cenere di cui tutti parlavano. Seduto a una tavola affiancato da due ragazzi e nemmeno mangiava.
Che strano, pensò. Più strano di come credono che io sia.
D'un tratto, il ragazzo rivolse lo sguardo proprio nella direzione di Frank. Si guardarono a vicenda per un momento.
Dopodiché il moro se ne tornò al tavolo dai suoi amici.
«Quindi Frank, giochi a lacrosse?»
«Scherzi? Mi ammazzerebbero» Rispose Frank, ridendo «Sono entrato da poco nella squadra di football»
«Oh, capisco» Rispose il ragazzo di Jane.
«Comunque non ricordo il tuo nome, potresti ripeterlo?»
«Frank.»
Il sorriso di Dave gli fece un po' ribrezzo. Era grande e sottile, e sembrava così finto.Verso sera, Frank prese il telefono e cominciò a cercare qualcosa su internet, annoiato.
Improvvisamente decise di aprire la rubrica e di controllare se ci fossero dei contatti inutili; lo faceva sempre, qualcosa come una volta ogni due o tre mesi.
Qualcosa in fondo alla rubrica lo attirò. Era un numero salvato da poco e senza nome.
Soltanto un numero salvato.
Così decise di scrivergli ma notò che molto stranamente non poteva.
Allora chiamò.
Quattro squilli, dopodiché una voce calma rispose.
«Sì?»
«Chi sei?»
Ci fu un momento di silenzio; potè sentire la persona dall'altro lato respirare.
E infine chiuse. Chiuse il telefono in faccia a Frank.
Ma che diamine?...
Non avrebbe cancellato il numero, assolutamente.
Doveva capire chi era. Così richiamò.
«Hai sbagliato numero.» Rispose diretta la voce, ma Frank ribattè prima che potesse riattaccare ancora.
«Senti, ho trovato questo numero in rubrica e voglio solo sapere se ti conosco.»
«No. Non mi conosci.
Cancella questo numero»
E quelle furono le ultime parole di quell'uomo.
D'accordo.
Era tutto così strano quel giorno.
Ma Frank cancellò il numero senza farsi troppe domande, era già confuso di suo, non voleva altri problemi a cui pensare.
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𝒊𝒍 𝑵𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝑷𝒐𝒔𝒕𝒐
Romance𝘛𝘪 𝘧𝘪𝘥𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘪𝘴𝘵𝘪𝘯𝘵𝘰? ᵇᵒʸˣᵇᵒʸ ᶠᵃⁿᵗᵃˢʸ ⁿᵒ ᵛᵃᵐᵖⁱʳᵉ ©𝑝𝑎𝑟𝑡𝑦𝑏𝑢𝑔𝑝𝑜𝑖𝑠𝑜𝑛 (Frerard) [Cominciata agli i...