Capitolo 7 - Il Cappello Parlante

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Marius e Robert raggiunsero Hagrid che stava richiamando tutti gli studenti del primo anno all'altezza della locomotiva del treno. Attorno a lui si erano già raggruppati alcuni ragazzi e tra loro c'erano anche Juliet e Michelle, le due ragazze conosciute sul treno che indossavano le loro divise nuove di zecca.

- Ciao! - li salutarono.

- Siete stati più veloci di noi a scendere - constatò Robert con un sorriso.

- Già, poi eravamo già al primo vagone - spiegò Michelle - Non ci abbiamo messo moltissimo. 

- E noi ci abbiamo anche messo un po' a scendere - gli fece eco Marius - Dovevamo dare una sistemata allo scompartimento, era decisamente disordinato. 

- Dai che quando impareremo la magia, ci metteremo di meno a fare queste cose - disse Michelle, facendo sorridere il resto del gruppo. 

- Forza ragazzi! Siete tutti? - tuonò Hagrid, sovrastando le voci dei ragazzi.

Altri ragazzi, tutti della stessa età di Marius, si erano aggregati al gruppo. Erano circa quaranta e tutti sembravano particolarmente tesi e spaventati. Dopotutto era la prima volta a Hogwarts per ognuno di loro.

- Andiamo ragazzi! - intimò Hagrid - Seguitemi!

Tutto il gruppo si accodò al gigantesco omone che, grazie alla sua stazza riusciva ad aprir loro la strada tra gli studenti che si stavano approssimando a delle carrozze. Marius non fece in tempo a chiedersi come avrebbero raggiunto la scuola, che Hagrid si fermò davanti ad un grande battello. Gli ricordava quello che avevano preso con la sua famiglia in occasione di una gita sul Tamigi a Londra.

- Forza, salite sopra - annunciò l'omone - voi del primo anno avrete la possibilità di raggiungere la scuola dal fiume. Sarà un bello spettacolo. 

I ragazzi salirono rapidamente, cercando di prendersi i posti migliori. Uno dei più lesti fu Robert che riuscì a occupare la panca in prima fila, permettendo anche a Marius, Juliet e Michelle di posizionarsi subito dietro Hagrid che si era messo al timone. Era una serata fantastica e navigavano sotto ad un limpido e stellato stellato nel quale splendeva una luna che illuminava le zone circostanti.
Uscito dal villaggio, il battello seguì il corso del fiume costeggiando una fitta foresta. Nel gruppo era calato il silenzio, tutti si guardavano attorno beandosi del paesaggio, accompagnati dal rumore dell'acqua e da qualche cicala che cantava dagli alberi circostanti.

- Quest'anno siete fortunati che ci avete trovato il tempo buono - disse loro Hagrid dopo qualche istante - l'anno scorso c'è stata una vera e propria tempesta. Mi ricordo che il giovane Albus Potter, col freddo che si è preso sul battello, è arrivato con la febbre.

Marius pensò che non era proprio l'ideale iniziare l'avventura ad Hogwarts con la febbre a quaranta e quello fu un altro motivo per apprezzare il bel tempo. Dopo circa dieci minuti di navigazione, la foresta si diradò e agli occhi dei ragazzi apparve il castello di Hogwarts. Marius non trovò parole per descrivere ciò che stava ammirando, e l'unica parola che riuscì a dire fu - Oh! - e vedendo le facce dei suoi compagni, capì che anche loro erano ammaliati dalla visione. La struttura da quella distanza appariva maestosa, illuminata dalle tenui luci che arrivavano dal cielo.

Il battello entrò quindi in un grande lago all'interno di un parco. Hagrid si alzò dalla sua postazione e iniziò le operazioni di attracco. Si fermarono vicino a un ponticello in legno. Marius vide che l'omone stava utilizzando uno strano ombrello per muovere le corde e bloccare l'imbarcazione

- Forza ragazzi! Seguitemi - intimò Hagrid, una volta fermato il battello. Rapidamente tutti i ragazzi del primo anno scesero dall'imbarcazione e si lasciarono guidare lungo un parco dalla loro gigantesca guida, fino a che non giunsero di fronte ad un grande portone in legno di quercia, contro il quale Hagrid battè tre volte il pugno. Il portale si aprì e i ragazzi furono invitati ad entrare dentro. Finirono in una sala che, presumibilmente, doveva fungere da ingresso, ma era di dimensioni incredibili e sembrava poter portare ovunque visto che Marius contò almeno una decina di porte, oltre ad una grande scalinata che ricordava quelle dei castelli delle favole.

Marius Grebb - La scoperta di un nuovo mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora