Capitolo 30 - Un errore 'fortunato'

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- Odio essere preso in giro -  

Nella sala cadde il silenzio: Leana giaceva inerte legata alla sedia, mentre James Potter era steso a terra con gli occhi chiusi dopo l'incantesimo di Goran Mulciber. Marius sentiva il sudore lungo la schiena, mai come in quel momento era consapevole del pericolo in cui si erano cacciati. Forse avrebbero dovuto lasciar perdere, ma arrivati a quel punto non potevano tirarsi indietro. Scambiò un rapido sguardo con Matt che sembrava condividere le medesime sensazioni, mentre Michelle sembrava sull'orlo di una crisi di nervi. 

- M...Marius, che è successo a James? - domandò Michelle con voce tremante.

Marius attese qualche secondo prima di rispondere. Sembrava che il tempo si fosse fermato dentro quella stanza: Mulciber non sembrava intenzionato ad attaccare, fissava soddisfatto il corpo inerte di James.

- Penso che abbia solo perso i sensi - rispose Marius, cercando mantenere un tono calmo - Se non ho visto male ha lanciato solo uno Schiantesimo.

- Ben detto ragazzo, si vede che sei uno studente brillante - disse Mulciber con un sorriso beffardo - Sinceramente potuto anche fargli di peggio, l'impertinenza è una cosa che non sopporto, specialmente da uno come Potter. Non penso, tuttavia, che sia conveniente per me andare oltre qui a scuola.

Le parole di Mulciber preoccuparono ulteriormente Marius. Dal primo incontro aveva avuto l'impressione che quel tipo non fosse del tutto a posto, ma solo in quel momento riusciva ad avere consapevolezza fino in fondo della sua malvagità. Era pericoloso, non sembrava intenzionato a guardare in faccia a nessuno pur di raggiungere il suo obiettivo, qualsiasi cosa fosse. Per un attimo l'istinto di scappare e mettersi in salvo con Matt e Michelle prese il sopravvento, ma poi si ricordò che ogni minuto che passava era un minuto concesso a Lucy e al professor Paciock. 

- Così credi che Leana sia una Veggente - disse improvvisamente Matt.

Marius volse lo sguardo verso l'amico. Era madido di sudore, anche un po' pallido, ma i suoi occhi brillavano di determinazione. 

- Non lo credo - ribatté Mulciber - Ne sono sicuro.

- Come fai a saperlo? - insistette Matt - Non ne so molto, ma mio padre un giorno mi disse che non è possibile riconoscere ad occhio gente con un dono del genere. Tra l'altro non è neanche una cosa che funziona a comando, o sbaglio? 

- Hai ragione - rispose Mulciber - Ma si da il caso che io l'abbia sentita mentre faceva una profezia.

- Davvero? - domandò Matt stupito. 

Marius fu sorpreso dal tono di voce dell'amico. Sembrava realmente interessato a quel che aveva da raccontare Mulciber. 

- E' successo tempo fa, il primo sabato dopo l'inizio della scuola - spiegò Mulciber. Parlava tenendo puntata la bacchetta contro i tre ragazzi. Era immerso nella conversazione, ma allo stesso tempo non aveva alcuna intenzione di abbassare la guardia - Incuriosito mi avvicinai e notai che era come in trance. Sguardo vitreo, occhi quasi fuori dalle orbite. Ci ho messo pochi istanti per capire quello che stava avvenendo, vi assicuro che non mi sembrava vero. Persi l'inizio della frase ma comunque riuscii a capire ciò a cui si riferiva. Parlava di un ragazzo che era a Hogwarts e che avrebbe risollevato le sorti della squadra di Quidditch di Grifondoro. Poi di colpo cadde a terra priva di sensi.

- E a quel punto sono arrivato io... - mormorò Marius, capendo finalmente cosa fosse successo quel giorno nel parco di Hogwarts

- Proprio così, ma fortunatamente non hai compromesso la profezia. Sei arrivato tardi - disse Mulciber - Da quel momento ho iniziato a controllare Leana e i suoi comportamenti. Dovevo avere la conferma che quella ragazza avesse i poteri da Veggente...

Marius Grebb - La scoperta di un nuovo mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora