Capitolo 35 - Una giustizia ingiusta

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- No! Non può essere - 

Marius non riuscì a trattenersi. Gli occhi della sala erano puntati su di lui. Il mago del Ministero teneva ancora in mano la bacchetta di George, il quale si guardava intorno completamente spaesato. 

- Signor Grebb, ora basta - disse bruscamente il preside McBride - La prego di far silenzio, altrimenti sarò costretto a farla uscire. 

Marius cercò con lo sguardo sostegno da parte del professor Paciock, ma i suoi occhi volgevano altrove. Al suo fianco il professor Flincher, con aria contrita, fece un passo verso George Richmond. 

- A questo punto signor Richmond, lei dovrebbe venire con noi - disse l'uomo del Ministero

- Ma perché? - tuonò George - Non ho fatto niente, ve lo giuro. Non sarei neanche in grado di fare una Maledizione Cruciatus.

- Stia calmo signor Richmond - intervenne il professor Paciock mettendo una mano sulla spalla del ragazzi.

- Come posso stare calmo? - insistette George - Vengo accusato di aver commesso una Maledizione Senza Perdono! Io so cosa succede a quelli che fanno queste cose...

La voce del ragazzo si incrinò. Era spaventato e non riuscì a trattenere qualche lacrima mentre i due uomini del Ministero lo presero sotto braccio e lo portarono fuori dall'ufficio del professor Flincher.

- Non c'entro nulla! - continuò vanamente - Ve lo giuro! Lasciatemi andare!

George Richmond continuò a strillare, mentre i maghi lo portavano verso i cancelli di Hogwarts. I presenti nella sala rimasero in silenzio ad ascoltare, nessuno aveva il coraggio di dire qualcosa. Si era creata uno stallo insolito, come se nessuno volesse fare la prima mossa. La calma fu rotta da Michelle che scoppiò a piangere. 

- Signor preside, se possibile riaccompagnerei i ragazzi alla torre di Grifondoro - propose il professor Paciock. 

- Bene - assentì McBride - Io torno nel mio studio, dovrò scrivere al Ministro Shacklebolt e forse dovrei dire qualcosa anche ai giornalisti, altrimenti non me li tolgo di torno. 

Il preside fece un cenno a Flincher e uscì dallo studio a passo spedito, poco dopo si mossero anche Paciock e i ragazzi. Non appena uscirono, Leana scappò via senza dire nulla. Evidentemente si sentiva tradita dai suoi amici. Lucy le corse dietro cercando di raggiungerla.

- Ora che gli faranno? - domandò Michelle che non riusciva a smettere di piangere.

- Lo porteranno al Ministero della Magia - spiegò il professore - Effettueranno un processo e poi se viene provata la sua colpevolezza, lo manderanno ad Azkaban.

- La prigione dei maghi? - chiese Marius.

- Proprio così - rispose Paciock - Secondo la legge l'utilizzo di una Maledizione Senza Perdono come la Cruciatus potrebbe costare l'ergastolo.

- Ma non è possibile! - esclamò Matt - Deve esserci un modo per salvarlo, è innocente!

- Come? - ribatté Michelle pessimista - Non vedo come possa salvarsi. Corrisponde alla descrizione di Leana e la bacchetta sembra condannarlo. Ormai per lui è finita.

- Non necessariamente - disse il professor Paciock con tono rassicurante.

- Perché? - chiese Marius.

- Non nego che mi aspettavo una situazione del genere - spiegò il professore - Quando mi avete detto che sulla Mappa del Malandrino era comparso il nome di Mulciber, ma che la sua bacchetta risultava pulita, ho immaginato che avesse utilizzato quella di un suo compagno.

Marius Grebb - La scoperta di un nuovo mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora