Capitolo 21 - Un Natale speciale

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Marius fu svegliato il mattino seguente dalla voce di sua sorella Klare. Parlava animatamente al telefono in salotto e sembrava esserci qualcosa che la rendeva particolarmente contenta. Era la vigilia di Natale e Marius non capiva cosa potesse esserci di così emozionante la mattina presto in un giorno di vacanza. Quando si alzò da letto per aprire la finestra, tuttavia, comprese l'atteggiamento della sorella: Rednal era completamente stata completamente imbiancata da una nevicata notturna. Non succedeva da anni ed era uno spettacolo incredibile: per strada si erano riversati decine di bambini e ragazzi di ogni età che giocavano a palle di neve. Gli adulti della cittadina, vestiti con giacche pesanti, passeggiavano con le loro famiglie godendosi questa giornata speciale. Era qualcosa di imperdibile. 

Marius aprì immediatamente l'armadio e andò alla ricerca dei suoi vestiti più pesanti. L'anno precedente con i suoi genitori si era recato sulle montagne italiane a sciare per una settimana. Ricordava che gli abiti che avevano comprato gli stavano particolarmente grandi, forse avrebbe potuto indossarli ancora. Si cambiò rapidamente e scese in sala dove c'era Klare che aveva appena attaccato il telefono

- Hai visto che bello! - esclamò Marius. 

- Già, non si vedeva da anni una cosa del genere - convenne Klare con sguardo sognante. 

- Mamma e papà non ci sono? - domandò Marius. 

- Sono dalla nonna, avevano delle commissioni da sbrigare per la cena di stasera - spiegò Klare. 

Marius trovò uno zuccotto di lana all'ingresso di casa, se lo mise in testa e uscì. Lo accolse un freddo pungente, ma in cielo splendeva un bel sole. La sera prima il clima era rigido, ma non si aspettava che potesse nevicare. Corse subito verso casa di Tonia, ma quando suonò lei era ancora a letto. Decise di farsi un giro solitario per le strade di Rednal per godersi lo spettacolo della neve. Nel parco c'erano famiglie intente a costruire pupazzi di neve, mentre tanti cani liberi si rotolavano nel ghiaccio giocando tra loro. Per la città era probabilmente il miglior regalo di Natale. 
Passando vicino alle finestre delle case Marius sentì odori di ogni tipo provenire dalle cucine. In molti si stavano preparando per la cena della sera e il pranzo di Natale. Mentre camminava incontrò anche Bob, un suo amico della scuola elementare. 

- Marius! Finalmente ti rincontro - disse salutandolo. Era un ragazzo tarchiato e non molto alto. Indossava una giacca imbottita e un cappello celeste che esaltava il suo aspetto 'tondeggiante". 

- Ehilà Bob - replicò Marius - Come stai? 

- Io bene, ma tu sei sparito. Tonia mi ha detto che sei andato a studiare fuori - disse. 

- Già, ho avuto questa occasione. Però tutte le estati sarò qua - lo rassicurò Marius - Ti avrei cercato un giorno di questi, mi dispiace non averti avvertito per tempo. 

- Nessun problema, mi fa piacere vederti - disse Bob - Comunque io questi giorni sono sempre qui a Rednal. Tu quando devi ripartire? 

- Il 4 gennaio ho il tr... il volo - rispose Marius, correggendosi in tempo. Partire con il treno per gli Stati Uniti non sarebbe stato credibile. Doveva ricordarsi di fare attenzione con i suoi amici Babbani e anche con i suoi parenti per le feste di Natale. 

- Dai allora ci sarà occasione - disse Bob sorridendo - Ti va di fare un giro? 

- Certamente - 

Bob era un ragazzo molto simpatico e gli piaceva tanto la sua compagnia, ma non ricordava che parlasse così tanto. Nel giro di mezz'ora raccontò per filo e per segno tutto quello che era accaduto a Rednal in sua assenza, della situazione alla scuola media e della sua nuova passione per il cricket. Marius colse la palla al balzo per limitare al minimo le sue informazioni e non rischiare di dire qualcosa su Hogwarts. Nel corso della mattinata si unì a loro anche Tonia che aveva contattato Bob per telefono. Marius si rese conto di essere l'unico a non possedere il cellulare: i suoi genitori gli avevano detto che glielo avrebbero regalato con l'inizio delle scuole medie, ma con il trasferimento a Hogwarts la promessa era passata in cavalleria. Bob fu stupito da quella notizia, ma Marius si giustificò dicendo che alla scuola americana era proibito per gli studenti del primo anno. 
I tre girarono a piedi tutta Rednal. Si interrompevano ogni tanto per tirarsi qualche palla di neve, trascorrendo una mattinata davvero piacevole. All'ora di pranzo si separarono, augurandosi reciprocamente buon Natale. 

Marius Grebb - La scoperta di un nuovo mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora