Capitolo 33 - Piccole soddisfazioni

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Marius uscì dall'ufficio del professor Paciock rincuorato. Sentiva di potersi fidare del suo insegnante ed era convinto che il Ministero della Magia avrebbe fatto luce sulla vicenda. Camminava verso il parco assieme ai suoi amici, quando gli venne in mente di scrivere a Seamus. Nel suo ruolo di direttore della Gazzetta del Profeta, probabilmente, aveva già saputo qualcosa, tuttavia Marius voleva offrirgli il suo punto di vista. Si separò dal resto dei suoi amici per tornare alla Torre di Grifondoro. Decise di scrivere anche a Tonia: di lì a poco si sarebbero rivisti, ma aveva bisogno di confidarsi con la sua migliore amica. 

Era una giornata di sole piuttosto calda. Con gli esami conclusi, tutti gli studenti si erano riversati nel parco per godersi qualche ora di libertà. Il castello era stranamente deserto e nel tragitto verso la scalinata principale non incontrò nessuno. 

- Marius! - 

Una voce fece trasalire il ragazzo che aveva appena messo il piede sul primo gradino della scalinata principale. Si voltò e vide Juliet che stava camminando a passo spedito verso di lui. I suoi lunghi capelli neri ondeggiavano a destra e sinistra, aveva un sorriso radioso e Marius avvertì l'ormai nota stretta allo stomaco. 

- Neanche a dirlo, stavo andando in Guferia. Ogni volta che devo andarci ti incontro - scherzò Marius, ricordando il loro incontro all'inizio dell'anno. 

Juliet non disse nulla e si lanciò su di lui abbracciandolo. Marius fatico a mantenere l'equilibrio, poi tentò goffamente di ricambiare. In quel momento comprese cosa aveva provato James al loro rientro in Sala Grande. 

- Ero troppo preoccupata - disse Juliet sciogliendo l'abbraccio - Come stai? Ho sentito delle voci girare, ma non sono riuscita a capire bene. Questa mattina ho avuto un piccolo contrattempo sono scesa tardi a colazione. Michelle sta bene? 

Parlò rapidamente, tradendo una reale preoccupazione

- Sto bene, ogni tanto ho un po' di mal di testa ma ho preso una bella botta - rispose Marius - Anche Michelle, è fuori nel parco con gli altri. 

- Ho chiesto anche a Lucy Weasley, ma è stata piuttosto vaga - 

- È un po' complicata - spiegò Marius - Ci è stato consigliato di non parlare tanto, penso che anche a Lucy abbiano detto lo stesso. Comunque riguarda Goran Mulciber. 

- Davvero? - fece Juliet sorpresa.

- Già - spiegò Marius - Senti se vuoi ti spiego tutto con calma. Andiamo verso il parco?

- Ma non dovevi andare a scrivere delle lettere? - ribatté Juliet.

- Sì, però dai... - balbettò Marius - E' una bella giornata, posso scrivere anche dopo. 

In realtà il ragazzo non voleva perdere l'occasione di trascorrere del tempo con Juliet.

- Va bene. Allora, che cosa è successo?

Marius iniziò con il racconto, partendo dall'ultimo esame nella torre di Astronomia. Sapeva di potersi fidare di Juliet e le disse tutto per filo e per segno. Abbassava la voce quando passavano vicino a gruppi di studenti nel parco, ma non si interruppe mai. In un certo senso era piacevole dire tutto, non aveva provato la stessa sensazione con Paciock e Flincher. Juliet seguiva assorta le fasi della vicenda, senza trattenere un verso di disappunto quando Marius giunse all'epilogo della storia. 

- Non mi stupisce - commentò - Secondo me McBride non accetterà mai accuse contro Mulciber. Lo stima, lo ammira come pochi altri. Inoltre quando ha parlato dell'episodio in Sala Grande, non ha voluto fare nomi. 

- Perché ne ha parlato? - domandò Marius, curioso di sapere cosa fosse circolato a scuola. 

- Sabato sera a cena, il giorno dopo il rapimento - spiegò Juliet - Ha preso parola dal tavolo dei professori e ha spiegato quanto successo. Ha parlato di te e degli altri, ma non ha fatto nomi sui possibili colpevoli.  

Marius Grebb - La scoperta di un nuovo mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora