Capitolo 8 - Una nuova Casa

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Finalmente era arrivato il momento di essere smistato. Marius si diresse verso lo sgabello del Cappello Parlante cercando di mantenere la calma, malgrado il suo cuore battesse a mille in quel momento. Sentiva gli sguardi della Sala Grande fissi su di lui, ma cercò di ignorarli. In fondo non conosceva nessuno e nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, a prescindere dal verdetto dello smistamento. Lui era concentrato esclusivamente su quel brutto cappello lercio e rattoppato. Appena arrivato vicino lo sgabello, prese il cappello e, dopo averlo indossato, si sedette.

- Uhm... interessante - Marius trasalì sentendo una vocina nel suo orecchio. Si guardò attorno, ma nel giro di pochi istanti realizzò che era il Cappello che comunicava con lui - una bella testolina, di un ragazzo cresciuto tra i Babbani; non vorrei esagerare, ma è da tempo che non avevo a che fare con un tipo del genere. In fondo qualsiasi casa potrebbe andar bene per te, devo pensarci bene... niente da quello che vedo direi che la scelta migliore sia una sola... - Marius trattenne il fiato e il cappello urlò: - GRIFONDORO.

Il tavolo alla sinistra della sala esplose in un applauso, Marius si alzò e si diresse di corsa verso il tavolo. Era fatta, non solo era filato tutto liscio, ma era stato smistato nella casa più rinomata di Hogwarts. Vide James, l'amico di Robert, che gli faceva posto su una panca: ora avrebbe potuto seguire lo smistamento con più tranquillità.

Successivamente vennero chiamate Hopkins Clara e Hopkins Mindy che andarono a Tassorosso (- Pensa che incubo avere un fratello nella stessa casa e nello stesso dormitorio - commentò James allo smistamento di queste due gemelle, suscitando l'ilarità di chi lo aveva sentito). Con lo scemare della tensione Marius perse di vista il seguito dello smistamento. Era concentrato a fissare i suoi nuovi compagni di casa: tante facce sconosciute che al momento lo ignoravano. Chissà con che persone avrebbe avuto a che fare da lì ai successivi sette anni. 

Maiurs si riconcentrò sulle operazioni di smistamento quando Flincher chiamo Michelle Pavlov. Anche lei tradiva molta paura dalla camminata verso lo sgabello, ma dopo poco il cappello parlò e la spedì a Grifondoro. Arrivata al tavolo prese posto vicino a Marius e disse:

- Speriamo che anche Juliet e Robert riescano ad unirsi a noi.

- Speriamo di sì - affermò Marius.

Le loro aspettative furono deluse quando Juliet Stone venne chiamata. La ragazza indossò per più di due minuti il Cappello Parlante che, alla fine, la spedì a Corvonero. Marius notò che Michelle era rimasta piuttosto colpita da questa notizia e provò a consolarla.

- Tutto bene? - le chiese. 

- N... non lo so, cioè non me lo aspettavo - borbottò Michelle - Cioè è così ingiusto... 

- Dai vedrai che comunque avremo tante occasioni di stare insieme - provò a dirle Marius. 

- Però è strano - rispose Michelle con voce triste - siamo sempre state insieme, fin dalla nascita, e ora nonostante ci era capitato di andare ad Hogwarts insieme, non staremo nella stessa casa.

- E' strano - rispose Marius - Però nonostante questo sono certo che vivremo una bellissima esperienza. Sicuramente conosceremo tanta gente simpatica anche qui a Grifondoro. Se ci pensi, io sono arrivato qua che non conoscevo nessuno e solo con il viaggio nel treno ho fatto amicizia con te, Juliet e Robert. 

- In effetti è così - affermò Michelle rincuorata - Grazie Marius - aggiunse poi con un sorriso.

- E dì che - ribattè Marius - Capisco la tua sensazione, stamattina quando sono andato via da Rednal sono stato travolto dalla nostalgia. Mio padre mi ha detto che sono le nuove sfide che dobbiamo affrontare crescendo. Penso proprio che sia così. 

Marius Grebb - La scoperta di un nuovo mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora