«Ha funzionato?» domandai quindi io quando Titus entrò nella stanza accompagnato da Lexa.
L'uomo camminò verso di me con un'espressione un po' stupita ed un po' fiero di sé stesso per il fatto che non fossi morta.
«Mi permetti?...» mi chiese lui ed io mi voltai alzando la maglia quanto bastava per fargli vedere il punto dove c'era la macchia «è ancora lì?» domandai io e mi rispose Lexa «no, il coagulo di sangue ora potrebbe ancora circolare nel tuo corpo o, se il trattamento di Titus è andato a buon fine tu sarai diventata un Natblida ed il sangue nero avrà preso il posto di quello rosso».
«E se fosse così cosa succederà poi?» domandai io voltandomi ed abbassando la maglia.
«Il sangue sacro dei Comandanti circolerà nelle tue vene al posto di quello comune quindi tecnicamente potresti diventare Comandante, ma non sarebbe corretto farti fare un Conclave anche se non penso sia nei tuoi interessi» mi spiegò Lexa.
«No, infatti no... » dissi io con poca voce mentre mi corrucciavo alla vista del coltello che mi stava porgendo Titus.Esitai un po', ma poi afferrai la lama molto più sottile di quelle alle quali ero abituata io, poi questa aveva delle antiche rune incise sulla lama di metallo e la guardai molto attentamente prima di aprire la mano sinistra.
Mi feci un taglio orizzontale che copriva quasi tutto il palmo e bruciava davvero tanto, ma mi limitai a mordermi il labbro inferiore ed a guardare il sangue che fuoriusciva dal mio palmo, era completamente nero.
«Ha funzionato...» sussurrai io e Lexa annuii «Ora sei ufficialmente una Natblida. Grazie Titus per il tuo lavoro» lo ringraziò lei.
«La ringrazio Fleimkepa» gli dissi poi io e lui piegò leggermente in basso la testa «ho fatto solo il mio dovere Heda, buona giornata Alyx kom Skaikru» si congedò lui e, proprio quando gli stavo per dire di chiamarmi solo Alyx, lui chiuse la porta alle sue spalle.
Restai ancora una volta da sola con Lexa, che non tardò a parlare «come ti senti?» mi chiese con un tono di voce che se non la conoscessi mi sarebbe sembrato premuroso.
«Bene, è un po' strano vedere il sangue di questo colore ma non mi sento diversa da prima»
«Ed invece lo sei, il tuo sangue ora è molto più prezioso degli altri e, nella impossibile ipotesi che nessuno vincesse il Conclave o che Aiden dovesse morire giovane ci sarà la possibilità che tu diventa Comandante, quindi sei estremamente preziosa»«Chi è Aiden?» chiesi io, leggermente sfacciata.
«È il ragazzino che sto personalmente addestrando per la successione, quando morirò penso che probabilmente sarà lui che mi succederà» mi rispose lei facendo calare poi un silenzio della stanza che esitai ad interrompere.
«come si diventa Comandanti?» chiesi io e Lexa fu leggermente stupita da quella domanda, ma rispose comunque«Come ho già detto il mio spirito sceglierà il Sangue Nero più consono e lo aiuterà a vincere il Conclave, dopo la vittoria al mio successore verrà data la fiamma che sarà compito di Titus custodire dopo la mia morte, quindi solo dopo l'Ascensione il prescelto diventerà Comandante» mi spiegò lei, fiera della sua cultura.
***
La mattina dopo ci fu quindi un consiglio di guerra con tutti gli ambasciatori dei 12 (ormai 13) clan che erano fedeli a Lexa e alla sua coalizione, o almeno così pensavo.
«Ambasciatori della coalizione, oggi onoriamo la nostra alleanza: un clan che si oppone ad uno di noi si oppone a tutti» esclamò Lexa.
«Portate l'accusata» disse poi Titus in Trigedasleng.Dei soldati fecero entrare la regina di Azgeda nella stanza con delle catene: era una donna molto bella quanto intimidatoria, il suo sguardo era del colore degli occhi di Roan che li rendeva profondi e glaciali, i capelli biondi quasi bianchi erano portati all'indietro ed aveva delle cicatrici su entrambi i lati del volto.
Una guardia la obbligò ad inginocchiarsi davanti al Comandante «la regina Nia di Azgeda ha confessato la distruzione di Mount Weather che ha causato la morte di 49 membri del popolo del cielo...- le ricordò lui con un tono estremamente accusatorio e serio -Wanheda, che cosa dici?» le chiese poi lui, voltandosi nella nostra direzione.
Clarke esitò un po' prima di rispondere perché era indecisa sul da farsi, ma rispose immediatamente dopo aver visto la mia espressione ferita e desiderosa di vendetta.
«Il popolo del cielo pretende giustizia» rispose quindi Clarke con voce seria.
Nia strinse i suoi occhi chiari in un'espressione carica di odio «la Nazione del ghiaccio non risponde a questa ragazza» ci sputò addosso lei.«Silenzio, la tua punizione prevedrà la morte» la minacciò Titus con il tono più duro del suo repertorio.
Mi venne quasi spontaneo guardare Roan negli occhi, ma la sua espressione sembrava totalmente indifferente alla situazione anche se persino un cieco avrebbe notato che quella sembrava solo una spessa maschera costruita con il tempo.«Hai qualcosa da dire in tua difesa?» le chiese poi Titus.
«Io non ho bisogno di alcuna difesa, ma a lei sì» rispose la donna riferendosi al Lexa, Clarke mi rivolse uno sguardo confuso ma io alzai un po' le spalle, non avevo idea a cosa si riferisse.
«il Comandante non ha bisogno di nessuna difesa, sa cavarsela benissimo anche da sola» la difesi io in Trigedasleng e assumendo uno sguardo di sfida.La donna si girò velocemente verso di me, facendo morirle in bocca tutte le parole che voleva usare per ribattere «tu sei colei che ha ucciso decine di miei uomini- mi disse lei osservandomi attentamente ed io evitai di sgranare gli occhi dalla sorpresa -lo capisco dal tuo sguardo».
«Allora saprai sicuramente con chi hai a che fare» le risposi io con voce velenosa mentre Clarke iniziava finalmente a capire chi fossi.
«Oggi è il giorno del giudizio- continuò lei dopo avermi studiata per bene -ed io ho intenzione di appellarmi al voto di sfiducia» lei sganciò la sua bomba ma ci pensò Titus a farla tacere «portatela al suo destino» lui ordinò di portare via la donna e delle persone che avevano iniziato a dire «non è più Comandante».
«Aspettate» ordinò poi la donna
«Signora la prego, faccia giustiziare questi traditori-»
«Lascia che faccia la sua mossa» lo bloccò lei «Comandante... Cosa significa?» domandò poi Clarke confusa.«È un colpo di stato» spiegò brevemente lei.
«Questa è la legge, la sua legge. Il voto unanime degli ambasciatori o la morte sono le uniche cose che possono far destituire il Comandante» esclamò poi la regina Nia.«Questo non è un voto unanime» si intromise Clarke «noi non riconosciamo la legittimità del popolo del Cielo!» urlò la regina.
«Ma noi sì- le andò contro Titus -ieri il popolo del cielo ha ricevuto il marchio, sono il tredicesimo clan. Questo voto di sfiducia non ha nessun valore! Tutti i cospiratori avranno lo stesso destino della regina del ghiaccio!»«Non ci verrà tagliata la testa perché sa che i nostri eserciti ci vendicheranno. Nessuno di noi qui vuole la guerra»
«Sappiamo tutte e due che cosa vuoi, Nia- esclamò Lexa alzandosi ed andando verso di lei -se mi giudici incapace di comandare lancia la sfida e vediamo chi vincerà» la sfidò Lexa alzandosi in piedi e la regina sorrise soddisfatta.
«Molto bene, allora io ti sfido»
«Ed io accetto la tua sfida»
«E sia. Un duello: guerriero contro guerriero, fino alla morte- esclamò poi Titus e Clarke fece una faccia preoccupata -regina Nia di Azgeda, chi scegli come tuo campione?».«Mio figlio... Roan, principe di Azgeda»
«Heda, chi combatterà per te?» domandò Titus ed io feci un passo in avanti mente Lexa mi guardava.Lei si voltò indietro e si sedette sul suo trono con aria solenne «io sono Heda- esclamò lei con voce dura -nessuno combatte per me».
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Warriors
Fanfiction~Sequel di: Are you alive?~ ⚠️Questo libro è basato sulla terza stagione di The 100 quindi contiene degli spoiler sulla stagione tre e probabilmente anche qualcuno della quattro. Non è obbligatorio aver visto la serie per leggere⚠️ Dopo la caduta di...