15. Lo Scontro

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Il sole mi batteva forte sul naso ed irradiava un calore insopportabile quel giorno, o forse era solo l'ansia per colpa dello scontro che si stava per svolgere.

Io facevo saettare lo sguardo da Nia a Lexa e Roan quando un tamburo ed un corno iniziarono a suonare minacciosi coprendo il vociare della folla che non aspettava altro che sangue, come se fossero dei gladiatori dell'antica Roma.

Il Comandante ed il principe del ghiaccio erano posti uno vicino all'altro nell'arena e aspettavano che Titus iniziasse a parlare.

«In questo duello c'è una sola regola- disse poi l'uomo in Trigedasleng -oggi uno dei due morirà» e quando concluse un urlo sempre più forte si levò dal popolo.

«Potete iniziare» concluse poi facendo un gesto con la mano che puntava i due sfidanti, poi però la tirò giù velocemente mentre si sedeva sulla sedia sopra ad una palafitta alzata.
Lo scontro era iniziato.

Roan estrasse la spada argentea dal suo fodero retto da una guardia, sguainandola con un mossa veloce ed un rumore metallico.
Guardò sua madre per cercare una qualsiasi conferma ma lei si limitò solamente ad annuire con un'espressione seria.

Anche Lexa camminò verso la guardia che reggeva la sua spada ed in quel momento incastonò i suoi occhi verdi in quelli azzurri di Clarke «lieta di vedervi» ci disse poi, mentre io la guardavo con occhi tristi, dovevo rischiare io al suo posto per il bene del mio popolo.

«Anch'io» rispose Clarke deglutendo impercettibilmente mentre io annuivo quando anche lei estrasse la sua spada con un gesto rapido e determinato a vincere.

Roan la caricò alle spalle come un codardo ma Heda quasi all'ultimo secondo si girò e fermò il suo colpo, facendolo girare verso di me e colpendolo alla schiena.

Il principe fece una smorfia di dolore mentre mi guardava con i suoi occhi di ghiaccio che per un attimo mi parvero quelli del Wallace, colui che uccisi a sangue freddo a Muont Weather.
Sembrava passata un'eternità.

Però il principe di Azgeda si rimise subito in sesto spostandosi in contemporanea alla donna in modo da creare un cerchio immaginario, ma poco dopo lui riprese subito a colpirla.

Le loro lame cozzarono l'una contro l'altra in modo quasi ripetuto producendo quel suono metallico che avevo sentito già un sacco di volte, anche solo ascoltarlo di nuovo mi fece sentire in bocca il gusto ferroso del sangue.

Roan schivò uno dei colpi della ragazza mora e ne approfittò per mettersi la spada avanti per proteggersi mentre Lexa la colpiva formando una 'X' in aria.

«Sei morta» le disse lui con voce dura mentre premeva la sua arma contro la spada di Lexa con tutta la forza che aveva in corpo.

Ma lei si aiutò poggiando la mano sulla spada di lui tagliandosi il palmo e sporcando di sangue nero la lama, poi con un verso di sforzo riuscì a fargli sbattere la sua stessa lama sul naso.

L'uomo arretrò di un paio di passi per colpa della mossa inaspettata ma un secondo dopo Lexa era costretta a stare a terra a quattro zampe per schivare tutti i colpi che le infliggeva Roan, fino a quando uno di essi le fece volare via la spada dalle mani.

Lei si rialzò con un balzo atletico e gli tirò un calcio sul viso facendolo arretrare prima che le afflisse il colpo mortale.

Clarke mi strinse forte la mano quasi come se volesse stritolarmela e trattenne il respiro con molta ansia.

Il Comandante vide che il bandito aveva fatto cadere la spada a terra quando lo colpì, così raccolse anche la sua lama guadagnandosi il coltello dalla parte del manico.

Roan aveva il sangue che gli gocciolava dal naso e, barcollando un po', diede un pugno in faccia ad una guardia e le prese la sua lancia, facendola volteggiare ai lati del suo corpo possente come gli aveva insegnato la sottoscritta mesi addietro.

Si susseguirono molti colpi rapidi che quasi non riuscii a distinguere, fermandosi un po' solo quando l'uomo riuscì a far cadere a Lexa prima la spada che aveva nella mano sinistra e poi quella nella destra, tirandole poi un calcio nello stomaco che la fece cadere a terra.

Titus si alzò di scatto ma si rimise a sedere subito dopo con un'aria sconsolata sul viso mentre Clarke mi toglieva la circolazione alla mano e tutti i sostenitori di Heda trattenevano il fiato.
Roan si avvicinò lentamente facendo saltare la lancia in aria prima di afferrarla con la sinistra e puntargliela al petto.
Lui alzò la sua arma con estrema lentezza per poi schiacciarla con forza verso il basso, ma essa toccò solamente il pavimento di pietra.
Lei con uno sgambetto gli fece perdere l'equilibrio ed approfittò di quei pochi secondi per rialzarsi in fretta, schivando tutti i successivi colpi del principe riuscendo anche a rubargli la lancia ed a ferirlo al braccio.
Lei lo colpì con il manico di legno in modo che si inginocchiasse a terra, per poi colpendolo al lato sinistro del viso provocandogli un taglio profondo sulla guancia e facendolo cadere a terra esattamente come era lei pochi attimi prima.
La ragazza copiò esattamente le stesse mosse dell'uomo, ma l'urlo della regina Nia la bloccò prima che potesse alzarla.
«alzati! Se ti arrenderai non morirai da principe, morirai da codardo!» lo minacciò la donna alzandosi dal suo trono.
«facciamola finita» rispose lui con tono serio rivolto alla ragazza dagli occhi verdi.
«jus drein jus daun» rispose lei scambiandomi una rapida occhiata furtiva, prima di prendere la mira e trafiggere il petto della ormai ex regina di Azgeda, tutto in meno di tre secondi.
Tutti cacciarono un immediato urlo, chi di sorpresa e chi di indignazione mentre Titus osservava esterrefatto il cadavere della donna e Roan si voltava con la schiena rivolta in alto, mentre ella esalava il suo ultimo respiro.
«la regina è morta- urlò poi Lexa fermando quel piccolo attimo di sgomento -lunga vita al re» esclamò ancora guardando l'uomo ancora sdraiato a terra, mentre i cittadini circostanti ripeterono in coro la sua ultima frase e la parola 'Heda'.
Tutte le persone circostanti (o almeno la maggior parte) scoppiarono in un urlo di gioia mentre Aiden faceva un sorriso di ammirazione rivolto alla sua maestra e Clarke riprese finalmente a respirare.
Ma io davvero non riuscivo a festeggiare nonostante fossi molto contenta che il Comandante fosse riuscita a vincere la regina del ghiaccio, continuavo a ripetermi nella mia testa lo stesso attanagliante pensiero.
Per quale motivo tutti guardano me prima di uccidere qualcuno?

Angolo autrice:
Lo so, non pubblicavo dal '42 e non facevo un angolo autrice dal paleozoico ma spero che possiate perdonarmi con questi cinque capitoli.
Vi si vuole bene 💕
-D3bbj_212

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