«Devo andarmene» esclamai io nella mia stanza, il duello era finito da poche ore ma sentivo nell'aria una spiacevole sensazione.
«Per quale motivo dovresti farlo? Dovrei pensare a tenere al sicuro il tuo sangue nero» spiegò Lexa facendomi irritare leggermente, nessuno si doveva preoccupare per me.
«Azgeda sa che sono una Natblida- le mentii io mostrandole il vecchio taglio già quasi chiuso del mio palmo -e poi so cavarmela perfettamente da sola» risposi io, serrando gli occhi a due fessure in modo minaccioso.
Lei fece un profondo sospiro prima di rispondermi con un tono di voce pacato «Capisco che ti manchino i tuoi famigliari ed i tuoi amici, ma è meglio che tu ti fida del tuo popolo e rimanga al sicuro qui con me e Clarke» cercò di farmi ragionare.
«Io ho piena fiducia nel mio popolo e gli avevo promesso che sarei tornata al più presto, qui basterà anche solo mia sorella come ambasciatore ma ricordati bene, mio caro Comandante, che sono ricordata come Natreìna per un motivo e non ho bisogno della protezione di nessuno» conclusi io con una voce che non voleva sentire ragioni.
Lei mi guardò a lungo negli occhi «va bene Alyx, se è questa la tua scelta».
«Lo è» risposi io, sicura di me.«D'accordo. Partirai verso i tuoi famigliari il più presto possibile, penserò io personalmente a darti il tuo cavallo» mi rispose lei, ma ho già imparato a mie spese che 'il più presto possibile' è troppo tardi.
«No, parto immediatamente, ho già preparato il necessario per il viaggio» la contraddì io e lei annuì «... Clarke lo sa?» mi chiese poi la donna.
«Sì» risposi solamente io, non avevo tempo da perdere, questa sensazione non significava mai nulla di buono.
«Va bene allora, porta un saluto a Kane ed ai tuoi amici da parte mia» mi disse lei mentre annuivo e scendevo le scale per raggiungere Haria.Ma la verità era solamente che volevo vedere come stesse Bellamy, la verità era che mi mancava da morire.
***
Arrivai ad Arkadia la mattina molto presto e ci volle molto tempo prima che le guardie mi riconoscessero e mi permettessero di entrare, ma tra loro non c'era Blake come al solito.
«Alyx!» mi salutò la voce di Octavia quando scesi da Haria e la legai nella stalla assieme agli altri cavalli.
«Ciao Octavia» risposi io ricambiando non proprio sorridente il suo abbraccio.
«Cos'è successo a Polis?» mi chiese poi lei seria dopo che sciolse il nostro affettuoso abbraccio.«La regina di Azgeda è morta, gli è succeduto Roan che è un mio amico, l'esercito è già arrivato qui?» domandai e la vidi distogliere lo sguardo da me.
Questo nella lingua di Octavia non faceva presagire nulla di buono...
«Sapevo che avresti subito toccato questo argomento, è successo davvero un casino durante la tua assenza...» rispose lei, leggermente evasiva.
«Potresti essere un pochino più precisa?» le dissi io già con i nervi a fior di pelle.
«Pike ha corrotto una decina di uomini per sterminare l'esercito di Indra e Bellamy è come impazzito e gli ha rifornito le armi necessarie, per fortuna tuo padre se n'è accorto prima che ebbero potuto uscire ed ora sono tutti in cella, ma Pike si è proposto alle elezioni come Cancelliere, sei venuta in tempo per il verdetto e-».«Spero vivamente per tutti che non gli sia successo nulla, altrimenti...» la interruppi io, ma le parole mi morirono in gola.
«Se perdessi questo tuo vizio di interrompere la gente a questo punto sapresti già che sono al sicuro in cella, ma solo il Cancelliere che verrà eletto oggi deciderà la loro sorte» mi spiegò brevemente lei mentre io mi guardavo già intorno alla ricerca di mio padre.
«Devo vederlo, subito» esclamai io chiedendole silenziosamente di accompagnarmi, ma lei scosse la testa.
«Ayx, ci sta già pensando tuo padre, tu dovresti andare a riposarti perché da qui a Polis è un lungo viaggio» mi disse lei con tono protettivo mentre mi metteva una mano sulla spalla che però tolsi velocemente «ti prego Octavia...» dissi io fermandosi a metà frase e lei improvvisamente capii la situazione e mi diede le indicazioni per la cella di coloro che avevano 'tradito il villaggio'.
Mi avvicinai a passo spedito lungo quei corridoi con i fili penzolanti e trovai già mio padre affiancato da 2 guardie davanti alla cella.
«Aspetta» lo richiamai io prima che potesse fare ogni minimo movimento, mio padre si girò velocemente nella mia direzione mentre Bellamy si alzò in piedi.
«Alyx, sei tornata» mi salutò lui con un sorriso «Sì, ve lo avevo promesso» esclamai io avvicinandomi alla cella.
«Cosa hai intenzione di fare?» gli sussurrai nervosa mentre una guardia inseriva il codice ad 8 cifre ed apriva la porta della cella.
Mio padre mi ignorò beatamente ed entrò nella cella con le mani poste dietro alla schiena ed un'espressione dura «congratulazioni nuovo Cancelliere» esclamò l'uomo andando davanti a Pike che abbassò lo sguardo per nascondere un sorrisetto divertito ed iniziò una rete di occhiate tra i partecipanti che iniziarono con Hannah e si conclusero con Bellamy, che mi guardò nervoso mentre aprivo leggermente la bocca.
«Cosa? Non può-» iniziai a dire io, ma fui interrotta dagli occhi ammonenti di Marcus.
«Dov'è Abby?» domandò Pike mentre io lo riempivo di occhiate confuse e cariche d'odio, sapevo che aveva in testa qualcosa ma non sapevo che cosa.«Avrebbe voluto essere qui- rispose mio padre mostrandogli la spilla del Cancelliere- è stata una vittoria schiacciante, ora il nostro popolo è una tua responsabilità Charles, spero che la prenderai sul serio» continuò mio padre con voce fin troppo calma.
«Grazie Marcus, è quello che intendo fare- rispose l'uomo afferrando la spilla e mettendosela alla maglia -come mia prima azione ufficiale da Cancelliere perdono me e tutti gli altri... Come mia seconda azione ufficiale: io rifiuto il marchio che ci ha reso il tredicesimo clan- esclamò ancora guardandomi negli occhi mentre alzavo il mento con fare di sfida, era un altro mio vizio che facevo quando mi sentivo presa in causa -e come terza... Finiremo quello che abbiamo iniziato».
Io guardai male prima lui e poi con uno sguardo deluso il ragazzo dagli occhi neri, non mi sarei mai aspettata da lui che appoggiasse questo uomo completamente pazzo.
«Sì signore» esclamarono in coro quelli della stazione agricola mentre pian piano uscivano tutti.
Blake fu l'ultimo ed era silenzioso, ma fu fermato dal braccio di mio padre «non è ancora troppo tardi per scegliere il lato giusto» esclamò l'uomo mentre il ragazzo lo guardava con quegli occhi neri e penetranti che ancora adesso mi toglievano il respiro.
«L'ho già fatto» replicò il ragazzo con voce dura e superandolo rapidamente mentre usciva dalla cella, ma non prima di avermi scambiato un ultimo sguardo che aveva il tipico sapore amaro degli addii.
L'avevo appena perso per sempre e me ne sarei accorta troppo tardi.
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Warriors
Fanfiction~Sequel di: Are you alive?~ ⚠️Questo libro è basato sulla terza stagione di The 100 quindi contiene degli spoiler sulla stagione tre e probabilmente anche qualcuno della quattro. Non è obbligatorio aver visto la serie per leggere⚠️ Dopo la caduta di...