Dopo la sigaretta io e Ethan rientrammo a scuola per partecipare alle ultime lezioni pomeridiane. Quando queste terminarono , io e Col tornammo a casa. Avevo chiesto a Ethan di non dire a nessuno delle sigarette , era stato talmente gentile da offrirmi una caramella alla menta per non far sentire il puzzo di fumo in bocca. Mi raccontò che anche lui , quando aveva cominciato non l'aveva detto a nessuno, così gli rimase l'abitudine delle caramelle in tasca. Arrivati a casa sentivo di nuovo la necessità di scaricare, segno che la sigaretta non aveva una buon durata con me. Fantastico , no? Avrei potuto fare una nuotata, ma non avevo voglia di rimanere in casa. Mi buttai di peso sul divano, c'era un silenzio inquietante in casa, che non migliorava per niente la situazione. Mi portai le mani alla faccia frustrata.
<<Jo , sicura di stare bene?>> feci un verso d'assenso. Lui sospirò e lo sentii allontanarsi dal divano.
<<Cosa fai quando hai bisogno di scaricare?>> chiesi prima che fosse troppo lontano.
<<Vado a correre in spiaggia e poi mi faccio un bagno in acqua >> fissai il soffitto bianco, non era una brutta idea. Mormorai un 'grazie' e salii in camera. Indossai un costume nero dal sopra a triangolino semplice e il sotto a pantaloncini anche se molto più ristretto, era pur sempre un costume. Aggiunsi anche una canottiera grigia e le scarpe da tennis , lasciai i capelli raccolti nella coda aggiungendo un'altro elastico per non far scioglierli. Scesi le scale , trotterellando su queste e arrivata giù trovai Col e Trent.
<<Ci vediamo dopo>> aprii la porta e feci per uscire ma la voce di Col mi fermò.
<<Veniamo anche noi>> ammetto che volevo rifiutare la sua proposta , ma dopo che mi aveva dato l'idea , mi sembrava male. Annuii e uscimmo tutti di casa , avevano avuto la mia stessa idea in quanto abbigliamento. Non ci voleva molto per arrivare alla spiaggia e in poco tempo cominciammo a correre . La pelle madida di sudore, i capelli che sbattevano sulla schiena a ogni passo e qualche risata qua e là. Mi sentivo davvero meglio , più leggera e spensierata. Il mio sorriso era tornato e niente me l'avrebbe portato via!
<<Jo stavo pensando che ci potresti insegnare l'italiano>> disse Colton . Lo guardai e scossi la testa.
<<No, la prima cosa che vorreste imparare sarebbero le parolacce e poi non potrei più insultarvi senza che voi lo sappiate>> risi , in poco tempo mi ritrovai a penzoloni. Capii che Trent mi avesse preso quando notai le spalle larghe.
<<Hey! Mettimi giù>> la mia risata tradì il mio riproverò. Potevo ben vedere il suo fondo schiena, e che visuale ragazzi. Per fortuna non potevano vedermi. Mi dimenai ancora , Trenton si tolse le scarpe con me ancora sottosopra, come se non pesassi niente e poi le tolse anche a me . Continuò ad avanzare fin quando l'acqua non gli bagnò il petto muscoloso , bagnando così anche le mie gambe poggiate ad esso.
<<Trent, non farlo>> lo supplicai. Mi stupii del fatto che l'avessi chiamato con il suo nomignolo. La sua risata aumentò e prima che potessi ribattere finii sott'acqua. Chiusi la bocca , nuotai verso il fondo dell'acqua .
<<Jojo>> Trenton incominciò a guardarsi in torno, aspettando che riemergersi. Preso dal panico si tuffò , venendomi a cercare. Chiusi gli occhi e presi un po' d'acqua in bocca. Lui mi afferrò riportandomi in superficie.
<<Jo>> sussurrò . Aprii gli occhi e gli sputai l'acqua in faccia , creando una piccola fontanella vivente. La sua espressione da preoccupata passò a sorpresa e sollevata.Eravamo a pochi centimetri l'uno dall'altra e mi teneva ancora in superficie con la sua presa. Gli scoppiai a ridere in faccia. <<Non sapevo se sapessi nuotare>> lo presi in giro ancora un po' e fu' così che iniziò una battaglia di schizzi. Poi mi accorsi che Colton non c'era , neanche a riva.
<<Colton?>> chiesi . Trenton si guardò intorno facendo una buffa espressione.
<<Meglio andarlo a cercare>> disse infine. Nuotammo fin quando non riuscimmo a proseguire camminando. Non che Trenton ci abbia messo molto data la sua altezza. Una volta usciti dall'acqua prendemmo in mano le nostre scarpe e camminammo a piedi nudi sull'asfalto. La mia canottiera era fradicia e appiccicata al petto , fortuna che avevo il costume. Tolsi uno dei due elastici dalla coda e arrotolai i capelli tra di loro , facendo uno chignon disordinato. Senza il phone non si sarebbero mai asciugati.
<<Eccolo lì >> indicò un punto davanti a noi. Colton era in compagnia di Ethan, ci avvicinammo a quei due che chiacchieravano. Quando fummo difronte a loro ci salutarono.
<<Hey , anch'io volevo fare il bagno>> Ethan mise il broncio , alche scoppiammo a ridere. Poi si accorse che eravamo davvero molto fradici e ci porse la sua tovaglia che aveva poggiato sulla spalla . Decisi di togliere la canottiera e di strizzarla , poi mi passai la tovaglia asciugandomi il corpo e infilai le scarpe. Decidemmo di tornare a casa e Trenton con noi . Mi chiesi se quel ragazzo avesse una casa. Lo conoscevo da due giorni e aveva passato la maggior parte del tempo con Colton. Andai dritta sotto la doccia , in quel periodo lavavo troppo spesso i capelli.Avevo pensato di accorciarli, ma ci avevo ripensato subito dopo. I miei capelli erano tutto per me . Specialmente quando d'inverno mi riparavano dal freddo . Uscii dalla doccia , asciugai i miei lunghi capelli e mi vestii. Una volta seduta sul morbidissimo letto presi a fissare la foto sul comodino, quella che ritraeva me a la mamma.
<<Ci assomigli, a tua mamma , intendo>> ero talmente assorta nei miei pensieri da non accorgermi che Colton era entrato in camera e si era seduto vicino a me sul letto .
<<Beh , tu sei la fotocopia di nostro padre>> sorrisi. A parte la somiglianza di occhi e capelli, il resto l'avevo preso da mia mamma. Posai la foto dove stava prima e guardai il sole che scompariva dalla finestra . Nella stanza creava un gioco di luci sulle varie superfici, creando l'ambiente nostalgico, ma anche infinitamente bello.
<<Col tempo andrà meglio , vedrai>> sapevo a cosa si riferiva. Gli ero grata del fatto che cercasse di risollevarmi l'umore.
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Can't live without you
RomantikJosette Blossom, anche nota come Josie. Lunghi capelli castani, occhi da gatta e tanta , tantissima dolcezza. Dopo la morte della madre Josie è costretta ad andare a vivere con il padre e la sua famiglia. Un padre che conosceva solo da sei mesi. Dal...